Foresto
La zona di Foresto caratterizzata da un
bel calcare a tacche, è noto agli arrampicatori, da almeno una trentina di
anni, da quando il sig. Cech aprì sulla parete est dell'Orrido una via di 120 metri
che ben presto divenne famosa tanto la parete era strapiombante, "la Fessura
Obliqua". Negli anni che seguirono molte vie sono state tracciate sulle pareti
dell'Orrido, soprattutto ad opera del Mucchio Selvaggio, gruppo di giovani e
forti alpinisti torinesi che, andando in controtendenza a quello che erano le
abitudini alpinistiche del periodo, preferivano le pareti difficili e i problemi
tecnici alle grandi vette. In seguito l'evoluzione della arrampicata sportiva
ha portato una nuova ventata e si sono attrezzate un gran numero di vie su tutte
le pareti, anche quelle minori, della zona. Oggi il comprensorio si presenta come uno
dei più importanti centri d'arrampicata piemontesi con diverse falesie monotiro
e pareti fino ai 200 m. di altezza.
SETTORE : STRIATURE NERE
Da molti considerata la più bella falesia della valle di Susa e sicuramente una
tra le più belle del Piemonte.
Anche le Striature Nere, nascono nella metà degli anni 70 per mano del nutrito
gruppo di scalatori, principalmente originari del capoluogo, che in qualche
maniera appartenevano al mitico gruppo del “Mucchio Selvaggio” che in quegli anni
scorrazzava per tutto il Piemonte scoprendone le così dette, rocce di fondovalle
e aprendo una moltitudine di itinerari. Sicuramente i tempi non erano maturi per
questo genere di pareti, tant’ è che anche nella prima guida di arrampicata
della Valle, scaturita dalla mano di G. Grassi nel 1980, non ne vengono esaltate
le caratteristiche.
Le cose radicalmente cambiano a metà degli anni 80, quando le più celebri pareti
dell’Orrido, cominciano a diventare strette per i più forti scalatori
dell’epoca, tra tutti basti ricordare Marco Bernardi, che in quegli anni saliva
agevolmente sul 7C. Bisognava trovare terreni nuovi per spingere avanti la
neonata (almeno in Italia) arrampicata sportiva, ed è così che da un giorno
all’altro, sulle strapiombanti pareti delle Striature si vedono spuntare i primi
spit. Aperte le danze, il gioco ha preso da subito piede e nel giro di poco più
di anno tutte le vie più belle e famose sono attrezzate. Tra il 1985 ed il 1995
in questa falesia sono state scritte intere pagine della storia dell’arrampicata
moderna, per anni è stata punto di riferimento in materia di difficoltà, sia per
i migliori arrampicatori piemontesi che per tutto il nord italia, basti
ricordare che in quegli anni è stata visitata dalla maggior parte dei fortissimi
dell’epoca, compresi i grandi nomi stranieri. Negli anni a seguire ancora
diverse sono state le vie aperte, ma per forza di cose, i traguardi della
arrampicata sportiva si erano spostati altrove ed è venuto a mancare quel clima
di “alto livello” così tanto respirato nel decennio precedente. Alcuni tiri
delle “Stria”, ancora oggi sono obiettivi importanti, per i giovani scalatori
spinti dal desiderio di alzare i propri limiti e da quello di ripercorrere
itinerari che hanno fatto la storia.
Muro prettamente verticale o leggermente strapiombante, arrampicata sovente di
dita con lunghe sezioni su piccoli appigli. La parete posta a circa 550 metri di
quota e l’esposizione a sud, rendono al falesia praticabile tutto l’anno, in
estate è possibile arrampicare solo dopo le 17 quando inizia ad andare in ombra
a partire dal settore sx.
Le difficoltà un pò sottostimate unite a una discreta usura della roccia ne
fanno una falesia di media ed alta difficoltà. La lunghezza dei tiri si aggira
mediamente sui 25 m. ma per alcuni monotiri è consigliabile la corda da 60
metri, l’attrezzatura è in generale molto buona, su fittoni resinati o spitfix
da 10 mm. tranne alcune vie (poche) al momento ancora da richiodare. In linea di
massima le difficoltà obbligatorie rendono l’arrampicata molto impegnativa
ACCESSO:
Dal paese di Bussoleno dirigersi verso Susa lungo la SS 25 dopo due Km svoltare
a dx verso l’abitato di Foresto, dalla piazza della Chiesa imboccare via San
Rocco (in discesa) e dopo 300 m in prossimità di una curva evidente imboccare a sx una strada sterrata proseguire fino al parcheggio (150 m.) Da qui una
mulattiera dapprima pianeggiante e poi in leggera salita conduce in 10 min. alla
base della parete.

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Itinerari |
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01 - Terra 7A+
02 - Di Ghisa 7B
03 - Mitopoietica 7B
04 - Mimose Appassite 5+
05 - Mafalda 6A
06 - Auril 6A+
07 - Teknikella 6B
08 - Speedman 6B+
09 - Il Ventre di Parigi 6B+
10 - Halloween 6C+
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11 - Creme
Caramel 7A
12 - Sinestesia 7B
13 - Luna 7B+
14 - Tecnologica 7B
15 - Senza Parole 6C
16 - Los Adventures 7A
17 - Ifix Tcen Tcen 6C+
18 - Iconoclastia 7B+
19 - Blues Brothers 7A
20 - Graffio di Satana 7A+ |
21 - Tre Passi
nel Delirio 7A+ (35 m.)
22 - Vivaldi e le 4 Stagioni 7A+
23 - Mal di Pancia e Mal di Stomaco 7A
24 - Rockmaster 6B
25 - Illimitata 6A+ / 7B
26 - L’inizio e La Fine 7B+
27 - Vomito 6A
28 - Mace 6A
29 - Bamblinanti 6A |

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Itinerari |
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30 - Il Grande
Da Vinci 6C
31 - Terror Time 7A
32 - Odranoel 6B+ / 7A
33 - il Segreto degli Gnomi 7C+
34 - Tuareg 7B+
35 - Muppet Show 6C+
36 - Reginetta delle Nevi 6B+
37 - Phenomena 6C
38 - 27 Settembre 1992 7A
39 - Fessura del Tentativo 6A+ |
40 - Farenheit
451 6B+
41 - Fermenti Lattici 6C+
42 - Sex Crime 7A+
43 - Umea 6C
44 - Egomania 6B
45 - Icarus 6C+
46 - Dedalus 6C
47 - Rio 7A
48 - Arrakis 6C
49 - La Falce dello Scorpione Turchino 6B
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50 - Coco 6B
51 - Verrà la Morte 7C+
52 - Gorilla Lilla 7A
53 - Funeral Party 7C
54 - Pronfipiede 7A+
55 - Tirsis 6C
56 - Tricala 7A
57 - Spiral Jetty 6C
58 - Pigliamosche 6B |
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