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11
febbraio 2014 -
AL PRESIDIO CLAREA
Pene da 6 a 18 mesi per aver violato sigilli portati via dal vento della baita abusiva della Clarea, 9 mesi di carcere per Beppe Grillo e Alberto Perino (Guarda il video qui).
L’incredibile richiesta arriva dalla procura di Torino che ha coinvolto nel processo ben 20 imputati. Persino il parere della sovrintendenza dei beni architettonici e paesaggistici che è pure un organo di stato, sempre molto rigoroso nei suoi pareri, ha dichiarato la compatibilità della baita con il paesaggio e inoltre è in corso una richiesta formale di sanatoria.
Ma la baita è un simbolo di lotta e le
richieste di condanna sono state formulate a chi è portavoce di questa lotta.
Attorno alla baita quel giorno c’erano anche diversi giornalisti, non hanno
violato forse anche loro i sigilli? Vorremmo ricordare che in Italia ci sono
centinaia di migliaia di fabbricati abusivi e mal costruiti che spesso sono
causa di dissesto idrogeologico, ma per questi la legge si dimentica, almeno
fino a quando non accadono le disgrazie.
Un mare di denaro pubblico viene sperperato in Val Clarea per costruire un
cunicolo geognostico, 100.000 euro al giorno spesi solo in guardiania, milioni
di euro spesi in progetti su progetti mentre quando piove, i fiumi esondano
dappertutto e le popolazioni non vengono nemmeno aiutate.
Con i 28 miliardi del costo della Torino-Lione si potrebbe cominciare a risanare
questo paese, ma forse questo non interessa alle lobbies e alle cooperative del
cemento e neppure a certi partiti.
Forse non fa notizia che centinaia di chilometri di ferrovie sarebbero da
rimodernare per migliorare il trasporto pendolare che i lavori sulla
Salerno-Reggio Calabria dopo mezzo secolo andrebbero conclusi e che tutte quelle
infrastrutture che dovrebbero essere sistemate stanno crollando insieme allo
stato. Ricordiamoci anche dell’Aquila che è ancora puntellata di tubi
innocenti, ricordiamoci dell’Emilia prima terremotata e poi inondata,
ricordiamoci di tutte quelle tragedie che fanno e purtroppo faranno soffrire
ancora gli italiani perché non si fa prevenzione e perché ci sono vulnus
legislativi che non garantiscono di vivere in sicurezza.
Con i soldi del TAV si potrebbe cominciare a sistemare il nostro paese e creare
tanti posti di lavoro.
Per noi la Torino-Lione non è un segno di modernità, la Torino-Lione è la
distruzione del territorio, è un segno di inciviltà.
Ringraziamo Beppe, Alberto e tutti quelli che
stanno lottando per rendere migliore questo paese, per un ideale non violento e
senza nessun tornaconto economico.
Ti chiediamo quindi ancora una volta, se vuoi, di darci una mano per le spese
legali.
SPESE LEGALI NO TAV. HAI GIÀ CONTRIBUITO ?
Abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.
Potrai informarti e informare i tuoi amici.
La redazione di
Ambientevalsusa
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24
gennaio 2014 -
SPESE LEGALI NO TAV. HAI GIA’ CONTRIBUITO ?
Abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.
Per una concreta solidarietà ad Alberto Perino, Loredana Bellone e Giorgio Vair,
colpiti da un provvedimento del tribunale per le loro posizioni di civile
opposizione al TAV, chiamati a pagare 214.180,40 Euro (leggi sotto perché).
Invia il tuo contributo e riceverai via e-mail il racconto “Adesso o mai più” .
Riceverai il libro in formato elettronico, se vorrai potrai inviarlo ai tuoi
amici e chiedere che anche loro dimostrino una solidarietà concreta.
Il libro, 180 pagine che l’autore e l’editore ci acconsentono ad inviarVi è uno
dei primi scritti su questa vicenda nel 2004, racconta le fasi iniziali della
lotta No Tav ed è in grado, ancora oggi, di dare risposte a tanti perché… I
contributi devono essere versati sul conto corrente postale via bonifico
bancario , paypal oppure carta di credito
Ricorda puoi decidere quanto donare
Puoi decidere di donare la cifra che vuoi da un minimo di 5 euro ( 5,00 € )
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Contribuisci anche tu inviando una donazione |
di OSCAR
MARGAIRA Diario della formazione di una coscienza ambientalista e di un impegno
civile contro il progetto di Alta Velocità Ferroviaria in Valle di Susa
Prefazione di LUCA MERCALLI
Colpevoli di difendere la nostra terra e i beni comuni. chiediamo a tutti un
appoggio e una solidarieta’ concreta
http://www.presidioeuropa.net/blog/guilty-defending-land-common-good-support-provide-concrete-solidarity/
Il tribunale ordinario di Torino, sezione distaccata di Susa, in data 7/1/2014
depositata in data 14/1/14 ha sentenziato: “dichiara tenuti e condanna Alberto
Perino, Loredana Bellone e Giorgio Vair, in solido tra di loro, al pagamento a
parte attrice [LTF] di euro 191.966,29 a titolo di risarcimento del danno;”
oltre al pagamento sempre a LTF di euro 22.214,11 per spese legali, per un
importo totale di euro 214.180,40. La causa civile era stata intentata da LTF
perché a suo dire gli era stato impedito di fare in zona autoporto di Susa il
sondaggio S68 la notte tra l’11 e il 12 gennaio del 2010. I sondaggi S68 e S69
erano inutili e infatti non sono mai stati fatti né riproposti sia nel progetto
preliminare sia nel progetto definitivo presentato per la tratta internazionale
del TAV Torino – Lyon.
Quella notte, all’autoporto centinaia di manifestanti erano sulla strada di
accesso all’area per impedire l’avvio del sondaggio. La DIGOS aveva detto che
non sarebbero arrivate le forze di polizia per sgomberare il terreno dai
manifestanti ma che sarebbero venuti gentilmente a chiedere di poter fare il
sondaggio, se avessimo rifiutato se ne sarebbero andati. E così avvenne.
Poi si scoprì che era una trappola per tagliare le gambe ai NO TAV con una nuova
tecnica: richiesta di danni immaginari per centinaia di migliaia di euro a
carico di qualche personaggio del movimento.
LTF aveva nascostamente stipulato un contratto di utilizzo di due aree di circa
150 mq cadauna, mai registrato, con la CONSEPI spa, che vantava un diritto di
superficie sull’area di proprietà del comune di Susa per una cifra completamente
folle: 40.000 euro per i primi quattro giorni e 13.500 euro al dì per i giorni
successivi per un totale dichiarato di 161.400 euro IVA compresa. Questo
contratto serviva solo per gonfiare i costi e quindi la richiesta di danno. In
merito la CONSEPI SPA nella relazione di bilancio 2010 scriveva testualmente:
“Si tratta di una vicenda a tutti ormai ben nota e che risale ad un periodo nel
quale l’attività dei corsi di guida sicura di Consepi, rivolti soprattutto ai
ragazzi neopatentati erano al amassimo del loro svolgimento.” ….“La Società
interpellata dalla stessa Prefettura oltre che da LTF, fece chiaramente presente
tali considerazioni chiedendo un rinvio di qualche settimana dei sondaggi,
rimarcando il fatto che se questi fossero stati procrastinati l’onere per LTF
sarebbe stato di gran lunga inferiore a quelli che contrattualmente si
assumevano.” …. “L’onere sopportato da LTF deriva pertanto dal fatto che quest’ultima
e la Prefettura, nonostante le esplicite richieste di rinvio di Consepi, sono
state irremovibili sulle date dei sondaggi.”
Infatti LTF aveva stipulato con la CONSEPI, in violazione di ogni principio di
buon andamento della gestione dei fondi pubblici, una scrittura privata per
accedere ai predetti terreni, sborsando ben 161.400 euro alla stessa CONSEPI per
avere in concessione un terreno di pochi metri quadrati già oggetto di una
autorizzazione amministrativa per occupazione temporanea a costo quasi zero,
come prevede la legge italiana sugli espropri ed occupazioni temporanee. Il
fatto che sia del tutto ingiustificata la somma pagata da LTF a CONSEPI è
sancita in modo inequivocabile anche dalla Commissione Europea che, come
confermato dall’OLAF (Ufficio antifrode europreo) rispondendo ad una nostra
segnalazione in merito, con la lettera Prot. N° OF/2010/0759 in data 29/10/2013
affermava che “La Commissione Europea non ha pagato le spese in quanto non
ammissibili”
Il fatto che tutta l’inutile campagna di sondaggi di inizio 2010 fosse solo un
colossale bluff per dire all’U.E. che i lavori erano iniziati, è testimoniato
dal fatto che dei 34 sondaggi previsti ne furono effettuati soltanto 5 per una
lunghezza complessiva di metri lineari 243 rispetto ai 4.418 metri lineari
previsti.
Ora gli avvocati del movimento presenteranno appello, ma essendo una causa
civile, se LTF pretende il pagamento immediato, occorrerà pagare al fine di
evitare pignoramenti o ipoteche sui beni delle tre persone condannate al
risarcimento.
Il MOVIMENTO NO TAV non ha le possibilità economiche per fare fronte a queste
pretese. Tutto questo è stato concertato e messo in atto solo al fine di
stroncare la nostra lotta.
Non a caso sul quotidiano “La Stampa” del 22 settembre 2010, poco prima
dell’inizio della causa, si leggeva “Il ricorso alla causa civile contro i No
Tav potrebbe così diventare uno strumento di dissuasione che i soggetti
incaricati della progettazione o dell’esecuzione dei lavori potrebbero
utilizzare per contenere la protesta”.
Il MOVIMENTO NO TAV sta già sostenendo un pesantissimo onere per le difese
legali, a cui si aggiunge questa batosta tremenda, che da solo non può
sopportare. Per questo, con molta umiltà, ma altrettanta dignità e fiducia,
chiedea tutti quelli che ci dicono: “Non mollate!”, “Siete l’unica speranza di
questo Paese”, “Resistete anche per noi” di dare un concreto appoggio aiutandoci
economicamente in modo che possiamo resistere ancora contro questo Stato e
questi Poteri Forti e mafiosi che ci vogliono per sempre a cuccia e buoni.
Ci sono più di 400 persone indagate per questa resistenza contro un’opera
imposta, inutile e devastante sia per l’ambiente sia per le finanze di questo
Stato e che impedisce di fare tutte le altre piccole opere utili.
ANCHE UTILIZZANDO QUESTI SPORCHI MEZZI NON RIUSCIRANNO A FERMARE LA RESISTENZA
DEL POPOLO NO TAV.
Aiutateci a resistere, grazie.
MOVIMENTO NO TAV
La redazione di
Ambientevalsusa
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01
gennaio 2014
-
Oracoli o mentitori? Decidete voi!
A fine
anno gli amici si fanno gli auguri per un anno "migliore". Dunque auguri a
tutti per il 2014, auguri a tutti i no tav e a tutte le persone per bene che
ogni giorno provano a fermare il disastro.
Nessun augurio ai mentitori travestiti da oracoli che da 23 anni
raccontano colossali balle.
La prova? Tra i tanti
articoli pubblicati dai "giornali amici del tav" e degli intrallazzatori che
"vendono" il treno veloce ne abbiamo scelto uno.
Leggetelo.
Capirete quanto e come ci hanno sempre presi in giro. Quante bugie! 23 anni fa
erano già in ritardo ed erano tutti d'accordo e sostenevano che la linea
esistente era satura.
Il costo era stimato per la
tratta tra Torino e Lione di 224 km in 7.200 miliardi di lire (3,7 miliardi di
euro). Oggi la spesa presunta (quindi aumenterà ancora) è cresciuta di 5-6 volte
arrivando a 20-24 miliardi di euro (38.000- 46.000 miliardi di lire).
Doveva essere tutto
finito dopo 7/8 anni, invece ne sono passati 23.
Doveva essere un
"treno veloce" per passeggeri, oggi persino i promotori hanno capito che i
passeggeri non ci sono. Rinuciare al progetto? No, semplicemente adesso vogliono
un treno merci ad alta capacità. Peccato che le merci non ci sono specialmente
sull'asse est-ovest. Leggetevi il libro "Binario
morto" di Luca Rastello, giornalista di Repubblica e vi sarà chiaro che non
ci sono le merci ma nemmeno i soldi per costruire la volontà di realizzare
l'opera, insomma non c'è nulla. L'unica immane costruzione è la menzogna.
Oracoli o mentitori?
Di sicuro gente che vende
fumo, che ha interessi personali, politici che spingono a parole l'opera e
premono ancora di più in corrispondenza delle campagne elettorali. Gli stessi
politici che chiudono gli ospedali, allontanano le pensioni e non tutelano i più
deboli. Intanto a Chiomonte ogni giorno (dal luglio 2012), si spendono 100.000
euro soltanto per le forze armate di guardia al cantiere, alcune delle quali
arrivano dall'Iraq, le altre sottratte alla sicurezza delle città, alla ricerca
degli evasori e dei mafiosi. Com'è facile capire, non è la Torino-Lione ad
essere irreversibile, ma l'immane spreco di denaro pubblico che questa marmaglia
di burocrati ha messo in essere.
Dunque, auguri cari no tav, con una certezza: il prossimo anno (per loro) sarà
peggio di quello passato anche se già sappiamo che le balle sulla Torino-Lione
saranno sempre le stesse. Auguri anche ai creduloni che prendono per buone le
notizie sul Tav pubblicate dai giornali di regime e tutte le bufale fatte
circolare dai proponenti dell'opera. Niente auguri a tutti gli altri, quelli che
ci prendono in giro da 23 anni, che poi quasi sempre sono gli stessi che vivono
alle spalle di quelli che vivono onestamente.
L'unica certezza è che valle di Susa resisterà ai faccendieri e alle
menzogne per sempre.
A sarà dura!
La redazione di
Ambientevalsusa
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16
ottobre 2013
-
TORINO – LYON: SI SENTE PUZZA DI CERVELLI ALL’AMMASSO
Dopo la pressione
dei media, le
provocazioni delle false BR, le pallottole spuntate spedite e gli hard disk
preparati da esperti artificieri, la foto di gruppo con trivella di Alfano e
tutta una serie di processi ad hoc speravano forse di veder scemare la
resistenza contro la Grande Opera. Invece… niente, i NO Tav continuano la loro
opera informativa anche
nei vari siti e riescono a guadagnare fette sempre più importanti di
consenso. Qualcuno ai “piani alti” deve averlo capito e ormai ogni pretesto è
utile per mettere all’indice chiunque si dica No Tav. Ciò che è successo perfino
a
Rodotà è emblematico.
A tale proposito annotiamo le recenti attestazioni di amicizia di scrittori come
Erri De Luca, intervenuto a Susa in una conferenza sullla custodia della
terra nella scrittura sacra, le lucide parole di
Giulietto Chiesa , l’esilarante intervento del famoso vignettista
Vauro che sono venuti a trovarci, e la testimonianza di
Augusto Crespi, che nei cantieri Tav Roma- Napoli ci ha lavorato.
Ma[...] continua a leggere
l'articolo sul nostro sito ;
La redazione di
Ambientevalsusa
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25
settembre 2013
-
LA TALPA
È NEL BUCO MA NON SCAVA
Ma un
buco enorme, senza fondo, che viene nascosto agli italiani c’è già.
Telecom svenduta agli spagnoli da Generali e Intesa San Paolo, i suoi azionisti.
L’ A.D. di Telecom Bernabè all’oscuro di tutto (sue parole). Peccato una
settimana prima
tutti sapevano cosa stava per succedere ma il governo era
preoccupato per le frasi di Rodotà.
In questo sistema di scatole cinesi è sufficiente possedere una modesta quantità
di azioni per controllare una società.
Non sfugga che all’inizio di vicenda Telecom, guarda caso ci sono i partiti e
gli stessi soliti noti che spingono tutte le grandi opere.
Le due società più importanti della borsa italiana, una bancaria e l’altra di
assicurazioni, i “pilastri dell’economia italiana”, probabilmente per fare
liquidità, ipotecano il futuro italiano delle telecomunicazioni, al punto che
perfino il Copasir ammette che è a rischio la sicurezza nazionale.
Le grandi aziende se ne vanno, i soldi della cassa integrazione stanno per
finire, l’IVA sta per aumentare, tutte le tasse subiranno aumenti. La
criminalità incrementa i suoi introiti e si sviluppa dove c’è ancora qualche
affare da gestire, fin su nel profondo nord.
Inoltre, chi dovrebbe pagare tasse milionarie con il gioco d’azzardo
legalizzato
viene graziato in parlamento. A proposito, gioco d’azzardo
legalizzato, grazie ai partiti compiacenti (anche di sinistra).
Le città d’arte diventano enormi passerelle per navi da crociera, speriamo che
non si inchinino, ma intanto è la politica ad inchinarsi, anche in questo
caso, non facendo nulla per fermare questo obbrobrio. Intere regioni sono
inquinate, non lo scoprono le istituzioni ma per fortuna ce lo
dicono i camorristi.
Per non parlare dell’agricoltura e del turismo. La prima affossata dalla
politica (costa meno un camion pieno di pomodori dall’Olanda piuttosto che dal
sud Italia); il secondo distrutto da politiche ottuse, fatte da incompetenti sul
paesaggio, beni artistici, ricettività e norme tributarie da medio evo (le
famose gabelle).
C’è chi dice che l’Italia oggi è
già commissariata . Che lo sia oppure no, di sicuro sono
commissariati i portafogli di tutti gli italiani. Chi ha capito cosa sta
succedendo forse salverà qualche briciola, gli altri, plaudenti ad ogni vaccata
televisiva, riesumazioni di partito, smacchiatori di leopardi o asfaltatori in
camicia bianca, sono già potenziali barboni chiamati domani ancora a pagare
nuove tasse. Questa è l’Italia.
La talpa è nel buco ma scava solo nei portafogli degli italiani. A ben guardare,
un’invasione di politicanti famelici come leggendarie cavallette. Carestia,
fame, disoccupazione, povertà in ogni dove meno che nelle tasche dei soliti
noti. Perfino qualche ricco comincia a impoverirsi. Sia chiaro, questa non è
antipolitica, ma è semplicemente la situazione in cui ci troviamo, nella quale
pretendono di continuare impunemente a
raccontare menzogne.
Bugie ne hanno raccontate tante, ma dal nostro osservatorio privilegiato della
Valle di Susa possiamo toccare con mano come la vicenda TAV sia il perfetto
paradigma di un concentrato di truffe, illegalità, angherie e
mistificazioni finalizzate a mantenere il potere politico e
di conseguenza economico che verrà esercitato presto su una moltitudine di
cittadini inconsapevoli, ormai potenziali barboni e futuri schiavi.
In Valle di Susa non ci renderanno mai schiavi perché abbiamo capito quello che
sta succedendo. Nel nostro caso non è tanto una questione politica, quanto
tecnica, infatti non hanno mai ascoltato le tesi dei No Tav e dei loro
rappresentanti tecnici: sapevano che avevano ragione.
Adesso la questione tecnica è un’altra: non ci sono più soldi.
Chiarito che all’Europa di quest’opera non importa assolutamente nulla, e
l’hanno capito anche i
francesi, qualcuno ci spieghi perché l’Europa dopo averci
commissariati, ci dovrebbe regalare soldi per una simile porcata.
La redazione di Ambientevalsusa
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In realtà più “pistoleri”
che “mandriani”.
La prateria contesa giace sul tracciato della Torino-Lione,
In questa storia quali
sono le bufale? E chi sono i mandriani?
Bufale:
per tutto il pomeriggio del 26 agosto, i giornali italiani, incapaci di tradurre
dal francese, parlavano degli espropri in Francia, dicendo che sarebbero partiti
entro 15 giorni,in realtà i giornali francesi riportando il decreto di “Utilitè
publique” parlavano di espropri da attuare entro il 2030, quindi tra 17 anni.
Tra i pochi ad accorgersene il
blog di Gad Lerner.
Evidentemente le pistole fumanti erano quelle dei giornalisti poliglotti per
“convenienza”; attenzione convenienza nel senso che traducono che cazzo
vogliono, mica per soldi o carriera!
Mandriani:
quelli che accompagnano le mandrie di bufale, sparacchiando cazzate in giro per
mantenere unita la mandria e non farsi sfuggire il potere. E’ noto che una
vaccata per volta ha meno credibilità che tante vaccate messe insieme. Ecco
perché servono tanti capi mandria in testa e quelli che traducono che cazzo
vogliono dietro e attorno alle bufale.
Ma il percorso della mandria è lungo e faticoso: le valli della Torino-Lione.
Al contrario che nelle praterie americane qui si va molto piano e si compensa la
lentezza ingrassando sempre più le bufale; più grasse sono le bufale, più grassi
diventano i mandriani (in piemontese si dice “mac ca dura”).
Ma non dimentichiamoci che le bistecche noi non le mangeremo mai anche se le
pagheremo.
La bufala della Torino-Lione è comprovata anche da documenti ufficiali riportati
dal
quotidiano francese le Monde.
Citiamo testualmente il concetto: “les projets de nouvelles lignes à grande
vitesse (LGV) sont repoussés à après 2030″, è corretto specificare per i
giornalisti di cui copra che repoussés significa letteralmente re-spinti.
Morale di questa favola: diffidate da chi scrive senza saper leggere ma dietro
suggerimento interessato. Si potrebbe aprire il discorso anche sui suggeritori
ma lasciamo a voi scoprire chi sono anche perché non vogliamo farci venire il
vomito.
Naturalmente nessuno dei fautori della Torino-Lione ammette che anche in Francia
c’è una forte, documentata e storica opposizione all’opera.
Questo video-documentario (tradotto in italiano) che
proponiamo qui lo testimonia.
Peccato non essere in un fumetto di Tex Willer perché il “ranger e i suoi Pards”
saprebbero sistemare tutto.
La redazione di Ambientevalsusa
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Venite a Chiomonte, vedrete come sprecano i Vostri soldi e soffocano il Paese!
L'occasione non va persa, la marcia Giaglione-Chiomonte che si terrà nel
pomeriggio del prossimo Sabato 27 luglio (partenza ore 14 dal campo sportivo di
Giaglione) permetterà a tutti i cittadini italiani (e non) di osservare da
vicino lo scempio ambientale, lo spreco di risorse e l'apparato militare che
difende la truffa della Torino-Lyon.
Dalla viva voce di chi da anni partecipa alla lotta NO TAV potrete ascoltare la
vera storia di questa truffa, comprendere quante vessazioni, illegalità e
reprimende sono state messe in atto solo per capire se è possibile bucare le
montagne, cosa che nessuno sa con certezza se avverrà e se Ë il vero obiettivo
di questa enorme commedia allitaliana.
Poche persone fuori dalla valle sanno che il cantiere di Clarea a Chiomonte è
definito nei progetti "cunicolo geognostico" ovvero un sondaggio di studio, al
fine di comprendere se e come sia eventualmente possibile realizzare il vero e
proprio tunnel di base, quello di 57 chilometri bucando le Alpi. Insomma,
procedono a passo di lumaca già per lo scavo di studio, dopo appena 200 metri
hanno trovato acqua in quantità e problemi d'ogni sorta... ma il bello Ë che
solo dopo 8000 metri di scavo potrebbero immaginare, si, solo immaginare, se il
tunnel Tav sia potenzialmente realizzabile, almeno in teoria.
Potenzialmente, perchè nessuno ha la certezza che l'opera sia fattibile, quanto
costerebbe la costruzione e la manutenzione, quando sarebbe completata (comunque
a sentire i Francesi se tutto andasse a puntino non prima del 2040...).
Un'incertezza tale che a qualcuno è venuto il dubbio circa la reale volontà di
bucare. Anche perchè tutti, senza nessuna esclusione, sanno in anticipo di anni
che l'eventuale opera sarebbe costosissima, inutile e potenzialmente pericolosa.
Nel massiccio da bucare esistono infatti numerose vene di minerali radioattivi
e anche grandi quantità d'acqua che andrebbero irrimediabilmente perse.
Naturalmente nei progetti di LTF le criticità restano sottotraccia, ma c'è anche
scritto che lo scavo intercetterebbe rocce amiantifere e che la temperatura nel
centro della galleria potrebbe superare 45 gradi centigradi. Cosa non da poco
visto che pare non si sia ancora trovato il modo per abbassare la temperatura
in fase di esercizio del tunnel al di sotto dei limiti di legge.
E la gente continua ad opporsi. Vi pare strano? Propaganda martellante e grandi
interessi sono elementi che condizionano la vicenda, ma il cittadino attento
dovrebbe accorgersi che c'è un'altro fattore fuori misura: l'uso della forza,
sproporzionato, utilizzata da anni per portare avanti quel poco di sondaggi
così inutili per l'opera quanto basilari per la propaganda. Uso della forza e
propaganda, due pilastri della vicenda TAV, che si sostengono a vicenda. A
beneficiarne i burocrati che vivono a sbafo da anni grazie alla cortina di fumo
e di parole. Parolai interessati, da non confondere con i fanfaroni grandi e
piccoli della politica nazionale, regionale e locale che ad ogni occasione
alzano il becco e starnazzano dandosi ragione reciprocamente. Gente con poca
fantasia, che ripete da anni le stesse bugie: l'opera è essenziale, i No Tav
sono criminali, i finanziamenti sono europei. Balle raccontate sperando di
mantenere la poltroncina (e forse qualche prebenda).
Intanto le marce No Tav continuano. Ma Vi pare normale che centinaia di migliaia
di persone sentano la necessit‡ di marciare da anni? Che non si stufino ma
addirittura aumentino di numero? Fino a quando andranno avanti senza perdere la
pazienza? Vi pare normale che i cantieri occupino terreni privati che non erano
nel progetto originale? Che i tecnici comunali vengano denunciati per aver
svolto il loro lavoro? Che le associazioni ambientaliste vengano querelate
perchè presentano esposti? Che il TAR di Roma non emetta un verdetto, di
qualsiasi tipo, di fronte agli esposti firmati da tutte le associazioni
ambientaliste? Ma Vi pare normale che decine di
esperti di università e politecnici di tutto il Paese non riescano ad
ottenere udienza presso i politici per spiegare le gravi criticità fin troppo
evidenti, di questo progetto?
Nel 1999 un magistrato integerrimo, Ferdinando Imposimato e due ottimi
giornalisti come Giuseppe Pisauro e Sandro Provvisionato diedero alle stampe un
libro che raccontava l'inizio di questa storia fatta di finto progresso e tanti
soldi. Il libro si intitola "Corruzione ad alta velocita" ed il sottotitolo
recita: "Viaggio nel governo invisibile". Non erano oracoli, solo attenti
osservatori. Da allora nulla è cambiato. Anzi no, insieme all'attenzione dei
cittadini è cambiata l'arroganza di affaristi, politici, intrallazzatori e "facilitatori".
Sono arrivati ad un tale livello di prepotenza da non comprendere che siamo
tutti di fronte ad un bivio pericoloso. Da un lato si chiudono gli ospedali, le
fabbriche, le scuole, i treni dei pendolari vengono soppressi, banche blasonate
vengono spolpate, dall'altra si mobilitano Carabinieri, Polizia, Guardia di
Finanza, Forestale, Esercito per difendere un buchetto in mezzo ai boschi. Per
difendere gli interessi di chi vuole un cantiere inutile a tutti i costi,
indipendentemente dai costi e dal momento economico che viviamo. I No Tav da
anni sostengono che costoro difendono solo i loro affari e la truffa del secolo.
Ecco, Clarea di Chiomonte non è altro che un bivio pericoloso. Arrestare qualche
malcapitato o qualche eventuale esagitato non risolverà la faccenda... anzi!
Bisognerebbe piuttosto mettere un bel diritto di precedenza ad una delle due
opzioni. O si fermano, confinando tutti quelli che protestano o si ferma la
truffa. Siccome confinare chi si oppone non servirebbe perchè è facile appurare
che
nuovi oppositori arriverebbero in valle di Susa da ogni dove , resta una
sola scelta: fermare la truffa, lo spreco, il governo ìinvisibileî. Sarà dura,
ma li fermeremo, sia il Tav che chi lo vuole. In quel momento forse finalmente
le FF.OO. torneranno alle attività per cui li paghiamo, sotto gli ordini di un
governo più trasparente che sappia occuparsi dei veri bisogni delle persone e
non di quelli della politica.
Resistere per esistere è diventato un dovere per tutti i cittadini onesti, uno
dei pochi mezzi che abbiamo per superare questo difficile momento di crisi
economica caratterizzato da un'indecente contemporaneo spreco di risorse.
Cliccando su
www.ambientevalsusa.it a breve potrete
visualizzare la nuova versione del nostro sito.
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21 marzo
2013 -
LA VALLE C’E’
LA RISPOSTA DEI CITTADINI ALLA MALA
POLITICA E’ COMINCIATA IN VALSUSA
Con questa mail, inviata ad alcune decine di
migliaia di amici, riprendiamo a pieno ritmo le attività di Ambiente Valsusa, il
sito internet storico (nato nel 2001) sulla vicenda TAV Torino Lyon.
Grazie al lavoro ed al contributo di alcuni cittadini che da anni si impegnano a
studiare progetti, verificare dati e raccogliere materiale sulla questione, a
giorni saremo in grado di proporre ai nostri amici lettori un sito più moderno e
con una nuova veste grafica, contente anche le notizie degli anni trascorsi.
In realtà l’obiettivo che abbiamo è anche quello di fornire dati non truccati
ai pochi residuali SI TAV che si ostinano a credere alle favole di Virano & Co.
Infatti è fuori dubbio che molte persone abbiano cambiato idea semplicemente
informandosi.
All’inizio della vicenda Torino-Lyon, il nostro è stato l’unico sito dedicato
interamente al TAV; per fortuna oggi non siamo più soli, ci sono tanti siti no
Tav ed ognuno può specializzarsi utilizzando tutti gli strumenti a
disposizione: twitter, facebook, i video, riprese in diretta. Noi cercheremo di
essere sempre all’altezza, il lavoro è tanto, non ci sono doppi fini, soltanto
evitare gli sprechi, cosa non di poco conto in questo difficile momento
economico.
Ci occuperemo in particolare dello studio dei progetti ovvero la parte tecnica e
di costi, cioè la componente economica ; cercheremo di aprire al contributo di
tutti e saremo grati perciò a chiunque vorrà aiutarci con analisi o scritti
appropriati.
Alla maggioranza dei lettori non deve però sfuggire che sono anni che si
sprecano risorse. Lo stesso Virano ammette che sono stati realizzati almeno 11
studi sulla Torino-Lione. Qualcuno li ha commissionati. Altri li hanno pagati… i
contribuenti, gli stessi che si vedono tagliati pensioni, sanità, scuola.
Progetti inutili che però sono serviti a coinvolgere nel tempo tutti i
territori: sinistra Dora, destra Dora, Valsangone, val Cenischia, Val Clarea,
zone pianeggianti di Pianezza, Rivalta, Rivoli, Settimo, fino ad arrivare a
Montanaro per le discariche. Peggio non potevano fare, infatti oltre ai costi è
aumentata una cosa sola: l’opposizione. Bisogna ammettere che solo dei fenomeni
potevano riuscire nell’intento di aumentare i costi di un’opera inutile.
Fenomeni paraculati dalla mala politica e qualcuno sostiene anche dal malaffare.
Altro risultato da guinness, aver creato un duraturo scontro sociale tra FF.OO
e quelle che il potere identifica in “frange dei centri sociali, anarchici ed
autonomi”. Purtroppo invece noi sappiamo che lo scontro è con la gran parte con
la popolazione, o almeno con quella parte di popolazione che è stufa di subire
illegalità ed eccessi in nome di un progresso rappresentato artificialmente da
opere inutili e spreco di denaro.
Insomma l’esperienza Torino Lyon in realtà si può tranquillamente definire un
esperimento dittatoriale esercitato su un territorio limitato. C’è di peggio?
No, fare peggio era umanamente impossibile perfino per questi fenomeni. Il
risultato è uno spreco spropositato di denaro pubblico, la perdita di fiducia
nello Stato da parte dei cittadini, la militarizzazione coatta e priva di
effettive ragioni di Stato, ma piuttosto nel nome della difesa di un affare
utile ai soliti noti, spesso neppure troppo rispettabili.
Il risultato è l’impoverimento del Paese, l’abbandono da parte dei vecchi
partiti politici di ogni residua modalità di ascolto dei cittadini. Tutto ciò ha
provocato infine la reazione plausibile verso una classe politica corrotta e mai
sazia al grido di TUTTI A CASA! Ed ecco il risultato del M5S che arriva in valle
a superare in media il 40% di voti.
I soldi non ci sono. Il TAV non si farà. Non si illudano questi divoratori di
risorse, il nostro lavoro, l’attività di migliaia di cittadini onesti contro lo
spreco ed il malaffare è appena cominciato. Il TAV è solo l’affare più goloso
per questi uomini vergognosi.
Noi sappiamo benissimo che queste sanguisughe, dirottatori (nei loro
portafogli) di risorse pubbliche non molleranno facilmente, pronti a riciclarsi
negli appalti ospedalieri, nelle speculazioni immobiliari e nel consumo di
territorio, in affari al limite della legalità ed anche oltre… A questo punto la
presa di coscienza della gente è diventata irreversibile, ma non basta, serve
anche l’impegno di chi deve garantire i cittadini, Magistratura in testa, che
come nel più tipico dei casi è prontissima a colpire chi si oppone al TAV ma ha
enormi difficoltà a controllare appalti, verificare la natura delle società
interessate all’opera, i titolari, la provenienza dei capitali…ecc.
Bisogna fermare lo spreco anche tornando a chiamare le cose col loro nome e
tocca ai parlamentari ristabilire alcune norme basilari, eliminando le leggi
permissive sul falso in bilancio, evitando remunerazioni milionarie,
l’accentramento di cariche pubbliche in poche mani, il coinvolgimento delle
banche negli affari truffaldini. Tutti i lettori hanno ben chiara la
situazione. Bisogna agire ora ed il TAV è solo uno, forse l’esempio più
evidente di ciò che oggi non funziona. Dunque diamoci da fare per mandare a casa
chi vuole continuare la truffa. Il TAV è già fermo, ma questa truffa continua…
più o meno come è successo per il Ponte sullo stretto Per fermare anche la
truffa partecipiamo numerosi alla marcia del 23 marzo, senza mai smettere di
informarci, informare, parlare, spiegare. La nostra è una bella comunità di
persone. Una comunità che va ben oltre la Valle, che ha dato speranza a tante
persone, in tutta Italia. Abbiamo la responsabilità di coinvolgere e farci
coinvolgere aiutando questo povero Paese a crescere prima di tutto moralmente, e
per farlo servono tutte le persone di buona volontà. Poco importa se hanno
votato o chi hanno scelto. Le persone serie hanno principi solidi. A noi servono
queste persone e anche al Paese!
A sarà dura ma ce
la faremo Grazie a tutti per
l’attenzione.
La redazione di
Ambientevalsusa
scrivi a:
iinfo@ambientevalsusa.it
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29
novembre 2012 -
A
BUON INTENDITOR POCHE PAROLE
LA LEGGE NON E’ UGUALE
PER TUTTI
Con questa mail vorremmo comunicare a coloro che ci leggono alcuni concetti
semplici che riguardano la vicenda della Torino Lyon e vorremmo farlo con poche
parole.
La prima questione riguarda l'inizio dei lavori nell'area “strategica” di
Maddalena.
Non c'è alcun
inizio del tunnel, tanto meno di quello geognostico, che dovrebbe servire
per verificare la fattibilità di quest'opera. Non sanno ancora se l'opera sia
fattibile ed i lavori di sbancamento realizzati nel fortino difeso dall'esercito
da ben 17 mesi sono solo uno specchietto per le allodole. Anzi uno specchietto
per la UE, per cercare di ottenere qualche spicciolo, visto che i soldi son
finiti da tempo e che ben 2 ditte coinvolte son già fallite.
Il secondo punto che osserviamo è la denigrazione del movimento NO TAV.
Non basta agire scientificamente da anni, per denigrare singole persone, un
movimento civile o una popolazione intera. La storia è vecchia, se non riesci a
vincerli definiscili Autonomi, Anarchici, pericolosi Comunisti mangia bambini.
BALLE!
La gente No TAV non è così facilmente classificabile e ne abbiamo numerose
prove, ma la migliore prova risiede nella ASSOLUTA MORALITA' di un signore che
a nome di tutti noi, si sta spendendo da anni, in prima persona, insieme a tanti
giovani, anziani, artigiani, operai impiegati, donne e uomini seri, che non
parlano mai a vanvera. Questo signore si chiama ALBERTO PERINO, è un ex vice
direttore di banca in pensione, uno che di conti ne capisce, padre di famiglia,
marito premuroso, appassionato di archeologia e di storia, profondo conoscitore
della valle in cui vive. Tutti quelli che lo conoscono sanno che potrebbero
affidargli i loro portafogli, i loro figli, le loro case, così come si può fare
solo con le persone per bene. Persone oneste, che non parlano a vanvera!
Diciamo che Alberto è un modello per tutti noi del movimento, uno che ha subito
perfino l'umiliazione di un’ingiusta perquisizione di casa a causa delle sue
trasparenti e circostanziate posizioni NO TAV. Diciamo anche che di modelli
come Alberto ne abbiamo a centinaia, migliaia in valle di Susa! Ecco
probabilmente sono queste persone per bene che fanno paura a chi vuole rubare
agli italiani il futuro, i risparmi, il rispetto delle istituzioni. Di quei
poveri uomini che usano lo Stato per i loro sporchi interessi e per soddisfare
la loro sete di potere non vogliamo neppure parlare, sono penosi, ma diventano
ancora più repellenti, viscidi se messi a confronto con persone pulite ed
idealmente integre come Alberto. Una differenza abissale, che la gente ha
compreso, che si capisce subito, al primo contatto, la prima volta che li senti
parlare.
La qualità migliore di Alberto? La sintesi. Queste sono le sue parole,
pronunciate oggi in conferenza stampa per spiegare l'attuale situazione in valle
di Susa, che è il terzo elemento che vogliamo condividere con Voi, sperando che
possiate fare il passa parola via internet ed in ogni modo possibile presso i
Vostri amici. Giudicate Voi!
Scarica l’audio della conferenza
(http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/confstampa.mp3)
"137 prescrizioni al progetto definitivo
sul cantiere TAV....
Il progetto esecutivo NON E' MAI STATO
PRESENTATO.....
Si sta operando in assoluta illegalità
edilizia.....
La legge non è uguale per tutti...
Siamo in un'europa di Polizia ...
dove i politici si
prostrano, si inginocchiano e scodinzolano...
gli arresti di questa mattina sono bombe
ad orologeria
che sono fatte scoppiare dalla procura
di Torino...
Segnalazioni ai servizi sociali contro i minori
che distribuiscono volantini e convocazione delle loro famiglie......chi
pensa con la sua testa è
condannato.... cosa gravissima.
Io credo che questi arresti, queste bombe
ad orologeria, in vista di quanto previsto per la prossima settimana, quando ci
recheremo a Lyon, sfilando con i NO TAV francesi, sia il sintomo della
repressione.
Una volta erano i politici a opporsi ...
oggi invece sono complici.
Noi crediamo che sia una deriva
autoritaria per consegnare il paese ai poteri forti.
Noi in Valsusa, non ci fermeremo".
Le ragioni dei No Tav (video
con Alberto Perino)
La redazione di Ambientevalsusa scrivi a: iinfo@ambientevalsusa.it
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26
luglio 2012 -
MARCE SPREAD E GIUSTIZIA
Nella foto:
roditori per sopravvivenza, non le pance senza fondo della maggiorparte dei
politici.
IL
TAV E LO SPREAD DELLA GIUSTIZIA ITALIANA.
Il pm (ovvero chi sosteneva l’accusa) ha chiesto l’assoluzione per i due
sindaci Mauro Russo e Simona Pognant. Il Tribunale di Torino li ha assolti,
Mauro dall’accusa di lesioni a pubblico ufficiale perché il fatto non
costituisce reato e Simona Pognant per non avere commesso il fatto.
Gli episodi di cui furono accusati i nostri sindaci risalgono al dicembre 2005.
A distanza di 7 anni è stato lo stesso pm a chiedere l’assoluzione. Questo è un
esempio classico di “Spread” della giustizia italiana. Tempi morti, costi
enormi, lungaggini perfino nei casi in cui è così manifesta l’assurdità della
situazione. Ma questo è solo un caso… c’ è di peggio.
In questi giorni i legali delle Associazioni ambientaliste stanno provando ad
abbassare lo spread di cui dicevo rispetto ad un’altra vicenda giudiziaria
collegata alla linea TAV . Questa volta si tratta di giustizia amministrativa.
In questo caso si rasenta l’operetta.
Molti valsusini ricorderanno che Ambientalisti e Comunità Montana l’anno scorso
hanno notificato i ricorsi al TAR Lazio con cui si si sono impugnate le due
delibere CIPE relative al cantiere della Maddalena ed ai progetti sulla parte
internazionale della Torino Lyon. Infatti dopo uno studio approfondito durato
mesi gli esperti valutarono che quei progetti contenessero molte illegittimità
e riscontrarono lacune tali da rendere addirittura contraddittorie molte delle
prescrizioni fatte inserire a forza nei progetti dai ministeri.
Bene cosa è successo ad un anno di distanza? A S S O L U T A M E N T E N U
L L A! Qualcuno dirà: “ ma è solo passato un anno!” Vero, peccato che la
giustizia amministrativa dovrebbe giudicare su un cantiere che nel frattempo è
già partito! Cosa aspettano, che gli crolli addosso la montagna? Pare di si,
infatti, a Roma nulla si muove. E sapete perché? Semplicemente perché nessuno ha
ancora nominato il giudice titolare del Tribunale Amministrativo del Lazio… La
carica è vagante, e la giustizia sprofonda nello spread, tanto che gli avvocati
degli ambientalisti hanno dovuto presentare un’istanza di “prelievo” che può
essere definita come la prassi attraverso la quale i legali delle parti
potenzialmente lese (Valle di Susa e Ambiente) segnalano l'urgenza di un
ricorso.
Non sfuggirà a nessuno che se non c’è un titolare al TAR ci saranno dei
sostituti, ma pare non possano giudicare il ricorso e tutti sono in attesa di
una nomina che tarda ad arrivare. Come mai non arriva? Come mai i giornali di
queste “disfunzioni” non parlano? Come si fa a nominare Virano e mandarlo a
Parigi e non nominare un semplicissimo giudice al TAR?
Intanto l’estate valsusina vede i
politicanti farneticare di campi paramilitari e nemmeno si accorgono di
creare problemi senza fornire
alcuna soluzione. Anche il lavoro dei politici è un
lavoro particolare e mentre alcuni comuni vanno via
dall’Osservatorio, i militanti no tav partono per la quarta campagna di “Compra
un posto in prima fila”.
Il campeggio di Chiomonte prosegue, chi ha paura di questa iniziativa non ha
neppure letto il
programma delle attività.
Ormai anche i
Francesi, dopo Portogallo, Spagna, Austria e Slovenia voltano le spalle
all’Alta Velocità e per chi volesse conoscere la posizione degli oppositori
francese al TAV può leggersi
questo articolo.
La redazione di Ambientevalsusa scrivi a: iinfo@ambientevalsusa.it
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2 - Qual é il costo?
Il progetto low
cost da 8,2 miliardi di euro, a cui si fa riferimento nella risposta di Palazzo
Chigi, al momento è una chimera. Infatti, nel testo dell’accordo del 30 gennaio
scorso tra Italia e Francia, non c’è traccia di alcuna nuova stima, né di alcun
vincolo di finanziamento per l’Unione Europea: ci si limita ad indicare la nuova
percentuale del contributo dei due Paesi contraenti (57,9% a carico dell’Italia
e 42,1% a carico della Francia) e si rimanda al progetto definitivo per avere un
costo stimato da un terzo esterno. E’ grave, quindi, che la Presidenza del
Consiglio accrediti l’esistenza di una nuova stima ufficiale dei costi
dell’opera e indirettamente l’esistenza di un piano economico-finanziario ad ora
inesistente o comunque non conosciuto.
Quindi gli 8,2 miliardi
di euro, di cui un 40% (3,28 miliardi di euro a carico dell’Unione Europea) sono
una pura e semplice fantasia, sia perché ad oggi nessuno ha spiegato come si
arrivi a questo sconto sulla realizzazione del tunnel, né come un accordo
bilaterale, non sottoscritto dall’Europa, possa impegnarla a versare quasi 3,3
miliardi di euro, quando tra l’altro la coperta è molto corta sulle reti
transeuropee (TEN-T). Tanto che il commissario europeo ai trasporti Siim Kallas,
negli scorsi giorni in un’intervista ad Italia Oggi ha dichiarato che i fondi
pluriennali destinati agli assi prioritari europei potrebbero aumentare da 8 a
31,7 miliardi di euro, che divisi per i 30 progetti prioritari europei, fanno al
massimo un miliardo di euro per ogni progetto, spalmato nel tempo.
Il finanziamento della
UE per le opere di indagine di fattibilità è stabilito al momento (salvo nuovi
tagli) in circa 643 milioni (erano 671 e sono da suddividere tra Italia e
Francia). I contributi verrebbero elargiti solo a fine lavori e solo se i tempi
stabiliti saranno rispettati. Oggi il sondaggio geognostico non è ancora partito
nonostante nel crono programma si citasse una data precisa, inizio 2010!
Il progetto
preliminare della tratta italo-francese approvato dal CIPE contiene ben 222
“prescrizioni” e 5 raccomandazioni, ed è stato impugnato davanti al TAR dalle
associazioni ambientaliste e dagli Enti territoriali coinvolti, ognuno sulla
base della propria legittimazione. Allo stesso modo è stato impugnato il
progetto della discenderia di Chiomonte. Mentre il progetto preliminare della
tratta nazionale è ancora sottoposto alla procedura di valutazione di impatto
ambientale e il Ministero dell’ambiente ha chiesto ben 36 integrazioni su
aspetti ambientali salienti del progetto. Iniziare l'opera prima del
perfezionamento delle procedure di VIA e delle decisioni del TAR Lazio sarebbe
un azzardo.
La suddivisione per
fasi del progetto è un espediente per dimostrare che i costi diminuiscono. In
verità l'operazione non ha funzionato poiché nei progetti si dichiara che la
“fasizzazione comporta costi suppletivi per circa 200 milioni di euro! Inoltre
se l’Europa decidesse di finanziare solo il tunnel, resterebbe totalmente a
carico delle finanze pubbliche la tratta tra Susa e Chiusa San Michele con un
surplus di costi rispetto quelli oggi stimati di oltre un miliardo di Euro (a
preventivo).
La priorità sarebbe
la sistemazione del nodo, cosa vogliono fare invece? Realizzare la galleria. Il
grande affare sono gli appalti per il tunnel di 57 km (che ancora non si sa se è
fattibile), ma la criticità è il nodo di Torino dal costo pari a 1/20 della
galleria. Strano vero?
Più che “low Cost”
questo sarebbe un progetto “long cost”, ma questa metodologia permetterebbe di
cominciare l'opera tenendo aperto il rubinetto dei costi il più a lungo
possibile, come una Salerno Reggio Calabria del nord….
Tra l’altro
nell’Accordo ufficiale tra Italia e Francia del 30 gennaio scorso non c’è
traccia di cifre e anzi si rimanda al progetto definitivo e ad una valutazione
di un soggetto terzo per stabilire il costo dell’intervento
La ripartizione dei
costi che Monti dichiara in 8,2 miliardi, ma che sul sito ufficiale Ltf diventa
9,5 miliardi, sarebbe ripartito tra gli stati in modo non proporzionale ai
chilometri di galleria: l'Italia per i suoi 12 km (su 57) pagherebbe il 50% dei
costi.
L'asse commerciale
equivalente al 34,4 % citato da Virano, pardon Monti, nel suo documento non
significa nulla. Dell'asse fanno parte anche il valico del Monte Bianco, il
Frejus autostradale, Ventimiglia, i valichi del cuneese tra cui quello di
Tenda... idem per sui valori di interscambio verso Ovest. Si annoti che i valori
di interscambio aumentano con l'aumentare del valore delle merci e
dell'inflazione, il che non corrisponde a quantità di traffici reali. Un 6,3% in
più citato da Virano é sostanzialmente dovuto all'aumento dei prezzi, mentre la
quantità di scambi in tonnellate resta sostanzialmente inalterata rispetto al
2010, ma ben al di sotto (circa 70 %) rispetto alla fine degli anni 90. Qui il
governo tramite i dati dell'Arch. Virano ha cercato di fare il furbetto, ma a
dimostrazione che i flussi principali e assolutamente maggioritari siano Nord
Sud il Governo stesso ammette che la Germania ha il maggior interscambio con
l'Italia...
I costi dichiarati
pubblicamente in TV da Virano per la Torino Lyon sono 130 milioni a chilometro,
a preventivo (tutti sappiamo che a definitivo come minimo quadruplicano), ma la
cosa da chiarire è che si tratta di stime al 2009. Quanto costava l'acciaio, la
benzina, il rame, il cemento nel 2009? Alcune materie prime sono già aumentate
del 35% in 3 anni. Possiamo già parlare di 160 milioni a km a preventivo' 1600
euro a centimetro? Quante scuole, ospedali, quanti locomotori o vagoni si
possono comperare con la cifra equivalente ad un km di ferrovia? In ogni caso
finora, senza piantare un chiodo circa 800 milioni sono già sprofondati nel buco
della Torino Lyon. Un economista, definito “tecnico” che avvalla simili sprechi
non può definirsi sobrio! A proposito, Di Pietro, ministro che chiese i
finanziamenti nel 2007 scriveva: Questa è un'opera dalla complessità senza
precedenti, che abbisogna di un “montaggio finanziario accurato e della
partecipazione economica della UE. Nessuno sa se l'Europa tirerà fuori i soldi,
nessuno sa se l'Europa troverà dei finanziamenti. Tutti i governi invece
vorrebbero tenere i costi delle grandi opere fuori dai bilanci statali. Insomma
la Torino Lyon non ci porterà più velocemente in Francia ma verso Atene, verso
l'aumento infinito del debito pubblico, verso il fallimento.
3 - Qual'è l'importanza
economica dell'area collegata alla Torino Lyon?
Parlare di
baricentri economici e di numeri di abitanti ha un senso se si parla di bacini
economicamente pesanti come Parigi e Londra, circa 40 milioni di abitanti,
nonostante questo la linea ferroviaria Eurotunnel è già fallita 2 volte! Si
consideri inoltre che l’itinerario preferito per i treni dell’Eurotunnel
prosegue sulla direttrice svizzera e non italiana per evidenti ragioni di
maggior traffico. Per le merci inoltre andrebbero considerati prioritariamente
gli itinerari delle “autostrade marittime”, che per evidenti questioni di costi
del trasporto assorbiranno nel tempo sempre maggiori quantità di traffici.
La propaganda delle
“macroregioni” è una bufala colossale, degna di truffatori del secolo scorso, i
tassi di crescita di questa macroregione supposta non sono neppure paragonabili
con regioni ben più piccole della Germania che non sono state benedette con la
AV ferroviaria. Il parallelismo dell'architetto Virano tra crescita, futuro e
velocità/ capacità è del tutto anacronistico allorché tutte le regioni
economicamente avanzate ragionano oggi di filiera corta e chilometri zero, di
reti internet, di cablaggio. La novità non è il cemento, la novità, è la rete
informatica questa si ad alta velocità!
Le risposte del
governo si basano spesso su valori monetari che sono soggetti a variazioni
indipendenti dalle quantità di merci trasportate e si può facilmente verificare
che non esiste nemmeno un parametro utile di ragionamento che si basi su numeri
di passeggeri. Nel miglior stile di Virano si interpretano i dati, e quando si
rischia di non saper cosa dire di favoleggia di futuro senza neppure aver
compreso il presente.
4 - Quali sono i punti
più qualificanti del nuovo accordo?
Il nuovo accordo,
come già detto (vedi domanda e risposta n. 2) stabilisce nella sostanza solo la
nuova ripartizione percentuale dei costi tra Italia e Francia ed è significativo
che nella risposta della Presidenza del Consiglio si usi il condizionale: l’Ue
potrebbe erogare un finanziamento fino all’ammontare del 40% del costo
complessivo. L’uso del condizionale può essere comprensibile ai soli fini
propagandistici ma è sinceramente impresentabile dal punto di vista
istituzionale, visto che il testo compare sul sito di Palazzo Chigi.
Si deve ricordare
che in nessuna parte dell’Accordo del 30 gennaio compare alcuna esplicitazione
dell’impegno dell’Unione Europea non potrebbe essere altrimenti dato che
l’accordo del 30 gennaio, non è sottoscritto dalla Commissione Europea ed
impegna solo i Governi di Italia e Francia.
C’è da notare tra
l’altro che si tratta di uno strano accordo, anche rispetto ai reali impegni
assunti dai due Paesi contraenti dato che all’art. 1 che descrive l’Oggetto
dell’Accordo si precisa: “IL presente accordo non costituisce uno dei protocolli
addizionali previsti all’articolo 4 dell’Accordo firmato a Torino tra i Governi
italiano e francese il 29 gennaio 2001. In particolare non ha come oggetto di
permettere l’avvio dei lavori definitivi della parte comune italo-francese, che
richiederà l’approvazione di un protocollo addizionale separato, tenendo conto
in particolare della partecipazione definitiva dell’Unione europea al progetto”.
Di quale accordo parliamo? Quello del 2001, quello sul libro bianco di Delors
oppure quello di Pracatinat? Di una cosa siamo certi: quando i proponenti sono
in crisi fanno un nuovo accordo, e ad ogni accordo o costi lievitano, mentre le
merci diminuiscono e i cittadini comprendono sempre più la truffa.
I tre anni di
lavoro impegnativo e ben retribuito di burocrati e faccendieri hanno portato ad
un unico risultato: la militarizzazione del territorio ed una spesa enorme
(attorno ai 100.000 Euro al giorno), solo per la cosiddetta “sicurezza” di
Maddalena, il finto cantiere, così come è stato definito dai parlamentari
europei che lo hanno recentemente visitato.
Far approvare in
progetto di questo tipo da parlamenti che non sanno neppure di cosa si parla
come è stato dimostrato ampiamente (RAI 2 L'ultima Parola) è un comportamento
irresponsabile specie per un Governo pro tempore di presunti tecnici.
E' fin troppo
evidente l'interesse delle banche, prima ancora che di Confindustria all'affare.
Il vero affare infatti è prestare i capitali senza rischi per decine di anni.
Capitali enormi che permettono l'incasso garantito di interessi colossali,
presumibilmente non inferiori al capitale impegnato nell'opera.
Interessi a debito
che alla fine saranno caricati sulle future generazioni. Insomma con il DIO TAV
si vende una profezia di progresso uccidendo le poche speranze dei giovani
caricandoli di debiti. Con il DIO TAV si rende palese la totale nullità della
politica e la mancanza di etica economica. La stessa mancanza di etica che stava
dietro alle risate tra imprenditori dopo il terremoto dell'Aquila.
Quando poi si parla
di riprogettazione e di Governance viene veramente da ridere. Basta pensare a
tutta una serie di sondaggi mai effettuati o realizzati sul lato opposto della
valle rispetto all'attuale percorso.
Per concludere
annotiamo che il trasferimento modale alpino dovrebbe far parte di un piano
nazionale dei trasporti che invece manca colpevolmente da anni. L'uno e l'altro
rimangono buoni propositi, nient'altro.
5 - L'opera è stata
concertata col territorio?
Anche qui dire che
c’e’ stata attenzione alle richieste del territorio e che ci sono state 183
sessioni di lavoro settimanale non dimostra, né conferma assolutamente nulla
visto che i progetti del cosiddetto cunicolo della Maddalena, del tunnel di base
e della tratta italiana, presentati in VIA, mai sono stati sottoposti
all’approvazione dell’Osservatorio Val Susa. Né, d’altra parte, il ruolo
dell’Osservatorio è stato mai quello di dare assenso a specifici progetti. Certo
l'Architetto Virano fatica molto a distinguere il suo ruolo di promotore
dell'opera da quello di Commissario “super partes”, riducendosi spesso ad una
maschera teatrale in stile goldoniano.
Come si legge nel Primo
quaderno redatto dall’Osservatorio (pag. 9) viene semplicemente detto che questo
è l’organo tecnico in cui sono rappresentate tutte le istanze interessate, che
ha il compito di istruire i problemi. Demandando al “Tavolo istituzionale” di
Palazzo Chigi e alla Conferenza dei Servizi, rispettivamente le decisioni
politico-istituzionali e amministrative riguardanti i progetti.
Le istanze dei
territori sono state rappresentate? La risposta è NO. La prova? I sindaci
buttati fuori dall'Osservatorio se non condividevano l'opera. Oppure tecnici
come il Professor Tartaglia silurato perché pretendeva di verbalizzare gli
incontri dell'Osservatorio.
Inoltre si
propaganda l'accordo di Pracatinat come l'inizio della concertazione, ma da
quando in qua un accordo viene firmato solo da una delle parti, il proponente
(travestito da Commissario), l'Architetto Virano?
Forse per richieste
del territorio si intende lo spostare il tracciato di qualche decina di metri,
progettare gallerie nel fondovalle, sotto alla linea esistente, convincere a
forza di Contributi regionali comuni come Chiomonte (800.000 euro promessi per
l'area archeologica) oppure la promessa di stazioni internazionali in cui in
realtà i treni non fermeranno mai, come a Susa. Parlare di compensazioni con
chiunque abbia studiato i progetti è perlomeno offensivo, infatti gli unici che
le accetterebbero sono i comuni non coinvolti dall'opera. Guarda caso delle 50
amministrazioni coinvolte nella fase due dell'osservatorio, dopo l'esclusione
dei sindaci contrari all'opera, ben 38 amministrazioni non risultano coinvolte
dall'opera. Un esempio di truffa partecipativa, propaganda viranesca, parole al
vento, anni di bugie per ottenere che la valle diventasse un calderone. Bravo
Virano!
Signor Monti, uno
simile commissario straordinario in un paese civile lo avrebbero licenziato da
tempo e invece di vender fumo dovrebbe guadagnarsi da vivere nel mercato reale
dell'architettura!
Per concludere
annotiamo che dai Quaderni dell'Osservatorio si evincono 3 elementi: 1) la linea
attuale non è satura, 2) l'opzione zero non è mai stata considerata, 3) prima
delle nuove linee serve una politica dei trasporti, che però nessuno immagina di
porre in essere.
Oggi si fa tanto
parlare di compensazioni e di cifre. Facciamo notare che di fronte ad un costo a
km a preventivo di 130 milioni, 500 a definitivo, ogni compensazione promessa
non è altro che una vergognosa bufala buona per dei boccaloni della prima ora.
Solo degli squinternati irresponsabili travestiti da amministratori possono
pensare di farsi convincere da simili argomenti, anche perché la salute non può
stare sul tavolo di alcuna compensazione.
6 - Quali saranno i
principali vantaggi della Torino Lyon, una volta realizzata?
Scappa da ridere,
ma diciamo subito che il vantaggio sarebbe solo per i finanziatori, le banche e
per i General Contractors. La soluzione ci sarebbe: si può da subito di
utilizzare qualche locomotore in più su una linea raddoppiata negli anni 80, far
girare più convogli nella galleria del Frejus (ammodernata e resa percorribile
ai treni merci di ultima generazione con una spesa di 700 milioni di Euro).
Invece di vorrebbe scavare per 20 anni (ammesso che l'opera sia fattibile),
magari senza aspettare gli esiti dello scavo geognostico, per una galleria
inutile. Inutile e pericolosa: milioni di metri cubi di roccia potenzialmente
amiantifera e uranifera, con la perdita di una quantità d'acqua equivalente al
fabbisogno di 1.000.000 di persone (dato commissione COWI presso UE).
Con pochi milioni
di Euro in locomotori, carri e vagoni ferroviari ed un poco di “organizzazione
svizzera” si otterrebbe in brevissimo tempo il risultato voluto evitando di
infilare il Paese in una guerra di religione sul TAV che costerebbe tra i 20 ed
i 60 miliardi di Euro ove si riuscisse mai a realizzarla... forse fra 30 anni.
Una domanda:
qualcuno ha l'ardire di dire e scrivere che la linea storica è vecchia,
obsoleta. Ma allora perché si sono appena spesi 700 milioni solo
nell'ammodernamento della galleria del Frejus di 12 km? Diciamocelo, la Torino
Lyon è una truffa, nel caso contrario lo è stata la sistemazione della linea
storica! Dei passeggeri non parliamo neppure, chi lo fa è un piazzista. I treni
passeggeri veloci viaggiano già sulla vecchia linea, 3 coppie, di TGV e
viaggiano ai 170 km orari in valle. Erano 6 coppie, li hanno tagliati per
mancanza di passeggeri.
Se fosse serio il
Governo dovrebbe spiegare che la nuova galleria necessiterebbe di un traffico di
250 treni al giorno per essere in pari, e che i treni veloci ai 200 all'ora non
sono compatibili con quelli merci da 100 all'ora, che le linee veloci non sono
compatibili con i treni pesanti, che la linea vecchie e nuova non sarebbero
compatibili perché avrebbero alimentazioni elettriche diverse. Questi fatti
interessano al Governo o si accontenta della propaganda di Virano? Evidentemente
si accontenta, non è per nulla tecnico e ben poco sobrio. Sopratutto non ha a
cuore gli interessi dei cittadini ma quelli dei grandi gruppi bancari e di
costruttori. Esempio lampante quello dell'affidamento senza asta dei lavori
della galleria geognostica di Maddalena.
I Treni
“metropolitani” sulla linea esistente ci sono già, girano vuoti, (servizi
televisivi lo hanno dimostrato) sono già stati inseriti negli orari, ma non c'è
utenza! Nonostante questo la linea attuale ha ancora il 60% di tracce libere.
Documenti
governativi ufficiali hanno evidenziato che con la nuova linea completata da
Torino a Lyon, solo l’1% dei traffici gomma passerebbe sulla ferrovia (fra 30
anni eventualmente) e non si considera che per allora le tecnologie
permetteranno di avere camion molto meno inquinanti, ragion per cui anche la
strampalata palla del bilancio ambientale dovuto alla diminuzione del traffico
diventa assolutamente evidente.
Non serve velocità
ma pulizia, mezzi efficienti, stazioni funzionali, prezzi concorrenziali,
politiche dei trasporti moderne, integrazione tra i trasporti e la rete
internet. Tutta roba che costa poco se proporzionata alla Grande Opera, il
tunnel, buco nel bilancio pubblico.
Concludendo il
costi per la Torino Lyon sarebbero immediati, sottostimati, i vantaggi sono già
sovrastimati oggi ma sopratutto così lontani nel tempo da perdersi e perdere il
Paese.
7 – La Francia è più
avanti di noi sui lavori di scavo?
La risposta è
semplice, in una valle spopolata, la val Maurienne, forti pressioni politiche e
finanziamenti mirati ai comuni interessati hanno permesso finora solo di
realizzare 3 diversi sondaggi, ovvero cunicoli che servono per verificare le
caratteristiche geotecniche dell’area di intervento, le “discenderie”, in tutto
circa 8 km di scavo, che hanno evidenziato problemi geologici e idrogeologici
non indifferenti.
Si dovrebbero
scavare 57 km di galleria doppia, più le gallerie di collegamento tra i due
tunnel, le gallerie di ventilazione, roba da circa 150 km di scavo solo nel
massiccio d'Ambin. 50 gradi calore, grisou, rocce inconsistenti, acqua calda in
salita, almeno 21 faglie con venute d'acqua in forte pressione, rocce diverse,
alcune durissime altre gessose e poco consistenti, vacuolari, intrise d'acqua,
poi radon, amianto, materiali radioattivi... per questo e ma Monti non scaverà
un bel nulla, in tutti i sensi!
LTF si è dimostrata
priva di affidabilità tecnica: le tre opere di scavo che ha gestito si sono
dimostrate un clamoroso fallimento. Per la discenderia di Modane, lunga 4.000 m,
ha impiegato 5 anni, che corrispondono ad una media di 2,3 metri di scavo al
giorno. Per quella di La Praz, lunga 2.480 m, ha impiegato 5 anni, che
equivalgono ad una media di 1,4 metri al giorno. Per quella di St Martin La
Porte, di 2.280 metri, 7 anni, corrispondenti a meno di un metro al giorno.
Considerando quindi
una media di avanzamento di 1,5 m/giorno, la galleria geognostica di 7,5 km di
Maddalena non sarebbe conclusa prima di 14 anni. Questa stima non tiene conto
però delle probabili difficoltà geologiche che s’incontrerebbero negli scavi,
come è accaduto durante la realizzazione della vicinissima centrale di Pont
Ventoux, scavata in rocce analoghe, per cui i tempi potrebbero essere assai più
lunghi.
In ogni caso la
difficoltà di attivare gli espropri di Maddalena evidenzia anche un’incapacità
congenita del sistema amministrativo. Le correzioni apportate sono di ordine
militare con l’occupazione illegale dei terreni. Già questo fatto dovrebbe
chiarire da solo l’impossibilità legale e l’incapacità gestionale di Virano,
Ltf, prefetto e forza pubblica. In questo senso la presa di posizione del
Governo a favore dell’opera è grave perché giustifica uno stato evidente di
illegalità.
Per parte francese
va detto che una recente perizia audit nel maggio 2003 stroncava questo
progetto. Non a caso il candidato socialista alla presidenza della repubblica
francese si è impegnato a dare un “colpo di freno” a nuovi progetti di linee ad
Alta Velocità.
8) C’era davvero
bisogno della nuova linea Torino Lione, visto il calo del traffico sulla
direttrice storica del Frejus?
Il tunnel
dell’attuale ferrovia del Frejus è stato ammodernato permettendo il transito dei
moderni container posti su camion sino alla sagoma di 4,08 metri (Gabarit B1,
tipico delle ferrovie italiane, francesi ed europee): i lavori, conclusi nel
dicembre 2010, hanno restituito un’opera grandiosa e modernissima. La questione
della differenza di sagoma con i 4,20 metri della Torino-Lione è peregrina,
perché anche i più grandi container passano senza problemi, se non sono caricati
su di un camion e su un carro tipo Modalohr. I costi di ammodernamento hanno
superato 700 milioni di euro.
In val di Susa tra
il 1973 ed il 1994 sono stati costruiti anche il tunnel autostradale e
l’autostrada del Frejus. La Valle di Susa è la valle alpina più ricca di
infrastrutture viarie di Italia, con due strade statali, un’autostrada moderna
ed una linea ferroviaria a doppio binario sulla quale già attualmente passa il
TGV Parigi-Milano.
Attualmente nel
tunnel di valico del Frejus passano 57 treni/giorno contro una potenzialità di
226 treni/giorno.
A livello di
interscambio merci Francia-Italia, ad es. nel 2008 il traffico attraverso il
valico ferroviario del Frejus è sceso a 4,8 milioni di tonnellate dopo essere
arrivato ad un picco massimo di 10 milioni nel 1997. Il traforo autostradale del
Frejus ha avuto 12,2 milioni di tonnellate di merci, lo stesso livello di 15
anni prima. Al Monte Bianco nel 2008 sono transitate 8,6 milioni, nel 1998,
prima dell’incendio erano 13,3 milioni. Le previsioni di saturazione dei valichi
sono del tutto infondate secondo i dati recenti e quindi è falso che sia
indispensabile una nuova linea, non transitano merci perché diminuiscono i
consumi.
L'ultimo dato
risale al 2011, sono transitate solamente 3,9 milioni di tonnellate di merci ed
anche l'autostrada (nonostante il progetto di raddoppio del tunnel) vede
scendere in ugual percentuale le merci in transito.
9) Ci saranno ricadute
occupazionali nella realizzazione della nuova linea? E nella fase di esercizio?
È stato
propagandato il Démarche Grand Chantier, ossia “Vendere bene il Grande
Cantiere”, uno strumento atto a fornire un’occupazione temporanea per le imprese
edili.
Si tratta di
garantire ai luoghi attraversati dall’opera che lo sviluppo del cantiere sarà
l’opportunità per assicurare lavoro alla manodopera locale. Tuttavia,
lavorandoci grandi imprese che quasi sempre non sono di provenienza locale,
queste ultime si servono dei propri operai specializzati già esperti e non
assumono sicuramente manodopera da formare perché la formazione costa. I
programmi di formazione proposti dalla “concertazione tra il potere centrale e
gli enti locali” lasciano dubbi poiché si immagina che le amministrazioni locali
debbano partecipare con le proprie risorse per formare personale che sarà
impiegato per un tempo limitato, quindi un investimento che non torna a casa,
una spesa e basta.
Gli unici benefici
saranno relativi a subappalti a qualche albergo e ristorante locale e per quanto
riguarda i cantieri. L’occupazione temporanea garantita a poche decine di operai
non ripagherà l’economia locale, mentre il territorio nel suo complesso sarà
devastato dal punto di vista ambientale con probabile abbandono della valle di
parte della popolazione e perdita di valore immobiliare.
La cosiddetta
Demarche Grand Chantier non è altro che una procedura amministrativa, e con
opere simili e così complesse la specializzazione delle imprese e del personale
è basilare ragion per cui la cifra di 4000 occupati indiretti è pura propaganda,
infatti le società operanti si approvvigionerebbero autonomamente, senza
utilizzare personale locale Ciò provocherà la fuga di attività imprenditoriali
locali con contemporaneo inserimento nelle lavorazioni a basso valore aggiunto
(trasporto e movimento terra) di società già attive nella TAV e magari in odore
di mafia.
10) Il progetto ha una
sostenibilità energetica?
Si parla di un
fantomatico studio sul “bilancio carbonio” del progetto a vita intera dove si
stima che a regime la riduzione annuale di emissioni di gas serra sarà
paragonabile alle emissioni di una città di 300.000 abitanti, dopo 23 anni però.
Uno studio
dell’Università di Siena (dott. Mirco Federici) e intitolato “Analisi
termodinamica integrata dei sistemi di trasporto in diversi livelli territoriali”
dimostra scientificamente che “mentre il treno classico mostra rispetto all’auto
un consumo di energia globale pari alla metà, la TAV mostra consumi doppi
rispetto al treno e paragonabili alle auto: questo significa che se un TAV
dovesse trasportare meno di 300 persone diventerebbe più energivoro di un’auto
con due persone a bordo”.
Per quanto riguarda
il trasporto merci la situazione è di gran lunga peggiore: “un treno mostra un
consumo energetico che può variare dal 60% al doppio rispetto al trasporto su
camion, mentre il TAV mostra consumi che vanno dal doppio fino al triplo dei
camion”.
Per quanto riguarda
la produzione di CO2 e particolato, “il TAV è addirittura più inquinante del
trasporto autostradale”.
Perché in questo
studio si arriva a queste conclusioni? Perché lo studio considera la produzione
e l’utilizzo dei milioni di tonnellate di acciaio necessario per l’opera che per
essere prodotto necessita l’utilizzo di milioni di tonnellate equivalenti di
petrolio con emissione di milioni di tonnellate di CO2 e conseguente produzione
di polveri sottili; a questo si aggiungono la produzione di cemento e le
centinaia di migliaia di viaggi da parte dei camion e mezzi di cantiere.
Non sarà quindi il
TAV a ridurre le emissioni proposte dal protocollo di Kyoto, è molto meglio
l’attuale sistema ferroviario.
Alcune cifre: 6
milioni di mc di cemento, come 6 torri gemelle di New York, non meno un milione
e mezzo di tonnellate di ferro ed acciaio cioè come 30 portaerei). Consumo di
energia elettrica 175 milioni di kWh all’anno, per la refrigerazione e
ventilazione in fase di scavo che dovrebbe abbassare i 50° a temperature
compatibili con la sicurezza.
11) Esiste una
sostenibilità ambientale?
Affermazioni
categoriche quale quelle contenute nel testo di Palazzo Chigi sul fatto che il
progetto non genera danni ambientali diretti e indiretti e che l’impatto sociale
sarebbe assolutamente sostenibile si commenterebbero da soli, se non fosse che
le risposte oltre ad essere surreali dal punto di vista tecnico (qualsiasi
grande opera genera impatti sul conteso territoriale in cui viene inserita),
sono molto scorrette, date le pesanti richieste di integrazione volute dal CIPE
e dalla Commissione speciale di valutazione di impatto ambientale e considerato,
quindi, lo stato attuale delle conoscenze e delle procedure amministrative sin
qui avviate.
Infatti, bisogna ricordare, come vedremo meglio qui di seguito, che solo del cosiddetto cunicolo de La Maddalena (Chiomonte) è stato presentato un progetto definitivo, ma ancora non è noto un progetto esecutivo e non sono iniziati i lavori, mentre pendono al TAR del Lazio due ricorsi amministrativi di impugnazione della Delibera CIPE che approva il progetto. Mentre sia per la tratta internazionale italo-francese che per quella nazionale siamo ancora alla progettazione preliminare, con l’impugnazione della Delibera CIPE che approva la tratta internazionale, e quindi si attende il perfezionamento della procedura di VIA sui progetti definitivi.
Per essere più precisi,
sicuramente molto più della Presidenza del Consiglio dei Ministri, facciamo qui
di seguito un excursus sull’attuale stato dell’arte.
Il 10 agosto 2010
viene avviata la procedura di VIA sul progetto preliminare della tratta comune
italo-francese. Il 24 gennaio 2011, grazie anche alle Osservazioni prodotte
dalle associazioni ambientaliste (WWF, Pro Natura, Legambiente e Italia Nostra),
e dalla Comunità montana e di alcuni Comuni della Val Susa e della Val Sangone,
la Commissione tecnica VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente chiede che siano
ripubblicate in VIA e quindi sottoposte ad una nuova fase di Osservazioni del
pubblico aspetti sostanziali mancanti nel progetto LTF che riguarda
principalmente lo scavo di gallerie (tunnel di base e tunnel dell’Orsiera) per
complessivi 75 km, quali. 1. le alternative di trasporto dello smarino per
ferrovia, 2) le alternative i riutilizzo e valorizzazione di materiale di scavo
(in parte non trascurabile contaminato da sostanze pericolose quali l’amianto e
uranio) in esubero, a) la realizzazione dello svincolo autostradale sull’A32. Il
3 agosto 2011 il CIPE (Delibera n. 57) approva comunque il progetto preliminare,
rimandando l’approfondimento delle integrazioni richieste ed indica 222
prescrizioni su tutti gli aspetti più delicati dell’impatto ambientale, a cui
dovrà conformarsi la progettazione definitiva (fase in cui viene perfezionata la
procedura di VIA, ai sensi del Codice degli appalti). Nel gennaio 2012
associazioni ambientaliste (WWF, Pro Natura, Legambiente e Italia Nostra) e la
Comunità montana e di alcuni Comuni della Val Susa e della Val Sangone
impugnano, con due distinti ricorsi, davanti al TAR del Lazio la Delibera CIPE
n. 57/2011.
La procedura di VIA sul progetto definitivo del cosiddetto cunicolo esplorativo de La Maddalena è stata avviata il 17 maggio 2010. Il 18 novembre 2010 il CIPE (Delibera n. 86) ha provato il progetto con ben 128 prescrizioni. A giugno la Comunità Montana e alcuni comuni della Val Susa e della Val Sangone e le associazioni ambientaliste (WWF, Pro Natura, Legambiente e Italia Nostra), che avevano presentato a suo tempo Osservazioni nell’ambito della procedura di VIA, impugnano la Delibera CIPE n. 86/2010 davanti al TAR del Lazio segnalando tra l’altro, che a loro giudizio, non si tratterebbe di indagine esplorativa ma di una vera e propria galleria di servizio di 7,6 km, strettamente funzionale al tunnel di base, e contestando il frazionamento dei vari stralci progettuali in VIA (c.d. cunicolo esplorativo, tratta internazionale e tratta nazionale)
Il 28 marzo 2011 inizia
la procedura di VIA sul progetto preliminare e lo Studio di Impatto Ambientale
(SIA), elaborati da RFI/Italferr, riguardanti la tratta nazionale da Piana delle
Chiuse a Torino (o come viene definita burocraticamente “Cintura di Torino e
connessioni alla linea Torino-Lione - Nuova linea Torino-Lione Tratta
nazionale”). Le associazioni ambientaliste (WWF, Pro Natura, Legambiente e
Italia Nostra) nel trasmettere decine di pagine di Osservazioni chiedono il
ritiro del progetto e la ripubblicazione ai fini della procedura di VIA perché
la documentazione presentata, data la sua vaghezza, non risponde ai requisiti e
agli standard stabiliti dalla normativa sugli appalti. Il 9 giugno 2011 la
Commissione tecnica VIA e VAS del Ministero dell’ambiente invia a Italferr una
richiesta di ben 36 integrazioni su aspetti fondamentali quali le emissioni in
atmosfera e l’inquinamento acustico e da radiazioni ionizzanti e non, l’impatto
sull’ambiente idrico, sul suolo e sul sottosuolo, sulla vegetazione, la flora,
la fauna e gli ecosistemi e il paesaggio, la salute pubblica. La richiesta porta
ad una nuova fase della procedura di VIA sul progetto preliminare che viene
aperta il 17 aprile 2012.
Il progetto genera
danni ambientali diretti ed indiretti, mentre nell’ambito sociale alcuni danni
si verificano addirittura già prima dell’inizio di eventuali dei lavori.
L’impatto più grave al momento è quello sociale sulle aree attraversate, con
evidente manifestazione nel crollo dei prezzi immobiliari. In questo senso ci
troviamo in una situazione assolutamente opposta a quella descritta
dall’Architetto Virano che improvvisatosi oracolo aveva previsto sui “Quaderni
dell’osservatorio” una rivalutazione immobiliare equivalente all’aumento di
oltre 26 euro al metro quadrato.
L’insostenibilità
ambientale deriva da una quantità di fattori totalmente sottostimati ovvero
ufficialmente sconosciuti ai promotori che ad esempio sottostimano in 40 mila le
persone coinvolte mentre invece sarebbero almeno 400 mila, molte delle quali
nella cintura torinese. Sembra che nessuno nel governo abbia letto il progetto
nel quale si cita che l’incremento di malattie respiratorie e cardiocircolatorie
sarebbe del 10% in valle a causa dei cantieri… Il trasporto di marino, la
creazione di enormi discariche, l’utilizzo massiccio della ferrovia per
trasportare rocce, la quantità enorme di mezzi movimento terra necessari non
fanno che confermare l’insostenibilità dell’opera. Totalmente sottostimato
l’effetto dei forti venti e delle gravi alluvioni che si susseguono da anni in
valle.
Il fatto che il
progetto attuale (questo è solo il 7° progetto ) si sviluppi in gran parte in
galleria non deve rassicurare proprio per nulla. Gli acquiferi delle montagne,
la quantità di scavi ed il calore altissimo nelle viscere dei monti sono i
fattori ambientali totalmente nascosti da Virano. Fattori che come per l’amianto
e l’uranio non farebbero che aumentare i costi dell’opera. Rassicura poco che
nel 2005 dopo alcuni sondaggi farsa, Virano avesse rassicurato tutti che
l’amianto non c’era… adesso si scopre che ne dichiarano l’esistenza nei loro
progetti…
Un tracciato per la
tratta internazionale in territorio italiano di 81,1 km ma solamente una decina
di km all’esterno, risulta evidente che anche la sicurezza del trasporto
diminuirebbe rispetto alla linea attuale... Le gallerie profonde,
intercetterebbero le falde acquifere condizionando gli acquedotti e
l’agricoltura, risorsa che ha ormai pochi spazi di sviluppo a seguito della
enorme quantità di strutture viarie realizzate (nota bene: Virano fu
amministratore proprio della più importante, l’autostrada A32). In sintesi il
consumo del suolo dell’opera assume una grande rilevanza se confrontata le
superfici ancora libere ma il ragionamento dell'Architetto è che siccome c'è già
tanto cemento bisogna cementificare ciò che resta...
Il suolo occupato
dalla struttura, cantieri, aree a servizio e vincolate creerebbe una situazione
insostenibile per le attività, per il turismo e per la residenzialità. Già in
passato si sono create enormi strutture inutilizzate, cave e discariche, ma in
quel caso nessuno ancora sapeva cosa rappresentava un’opera tanto impattante,
oggi tutti ne hanno coscienza.
Un governo che nega
l’esistenza di simili problemi non garantisce alcun tipo di fiducia e l’utilizzo
della forza per iniziare un semplice cantiere di verifica geologica ne è la
prova.
12) Quali sono gli
aspetti geologici più importanti?
La difficoltà
incontrata da LTf ed Rfi all’epoca dei sondaggi “militarizzati” nel 2010/2011 ha
obbligato i proponenti ad utilizzare i dati forniti da altri enti, sondaggi
realizzati in aree diverse, a profondità poco rappresentative della realtà che
si doveva studiare. Insomma chi racconta che i sondaggi sono stati fatti dice
bugie, idem per le valutazioni sull'acqua e sulla presenza di materiali
pericolosi. Quale costruttore ammetterebbe di trovarsi di fronte ad un problema?
Ma i problemi, forse insormontabili, sicuramente forieri di costi non dichiarati
nei progetti ci sono.
Chi vuole fare un
test può andare su internet e cercare i vocaboli uranio valsusa, scoprirà cose
che Virano nega mentendo spudoratamente. Nessun Architetto ha un naso così
sopraffino da poter testare il radon, l'uranio e l'amianto fin dentro le
montagne, sarebbe un fenomeno da baraccone. L'Agip Mineraria invece trovò
materiali radioattivi nelle aree vicine al “fortino di Maddalena fin dagli anni
70, usando metodi scientifici, rilevando ben 28 affioramenti, la maggior parte
dei quali nella zona del cunicolo di Maddalena (!). E dove c'è radioattività,
c'e radon, chiedere per informazioni a Pont Ventoux.
Per l'amianto il
dato di riferimento è reperibile anche qui su internet, ma anche direttamente
nei progetti LTF. Se non bastasse si sappia che a Cesana, vicino al confine
francese, i lavori per una importante arteria sono fermi: non si sa come
procedere di fronte a tanta roccia amiantifera! Segno che le procedure di
sicurezza potrebbero addirittura bloccare i lavori.
L'amianto è
presente un po' ovunque in valle di Susa e perfino durante la scelta dei siti
olimpici del 2006 si incontrarono affioramenti in diverse località valsusine.
13) Come sarà smaltito
il materiale di scavo?
La realizzazione
della linea produrrà una rilevante quantità di materiale di scavo. LTF prevede
di massimizzare il riutilizzo del materiale, stoccandone grosse quantità nelle
discariche valsusine a Mattie, Sant'Ambrogio, Caprie. LTF li chiama “interventi
di riqualificazione ambientale” ma 9,6 milioni di tonnellate di pietrisco
costituiscono una montagna di pietre e materiali vari, magari inquinati in parte
durante i lavori (come nel Mugello). La movimentazione dei materiali a discarica
e di quelli riutilizzati e lavorati eventualmente creerebbe un flusso
pesantissimo di mezzi in grado di mutare in peggio la già critica circolazione
viaria. Per ciò che riguarda il trasporto via treno del marino è la scoperta
dell'acqua calda di Virano, o almeno così viene venduta. Trasportare da Susa a
Montanaro, vicino a Chivasso, 80 km di distanza, su vagoni ferroviari, passando
per il nodo di Torino è un'impresa degna di un illusionista, il mago della
bufala. Della serie tutto è possibile, tanto pagano gli altri...
Tra l'altro le
discariche di Montanaro prima dell'inizio degli scavi potrebbero già essere
esaurite. Ma i maghi a cosa servono? Un colpo di bacchetta magica e via! Zero
emissioni, nessun impatto, niente polvere, discariche rinaturalizzate, treni che
viaggiano su e giù leggeri e silenziosi per anni, centrali nucleari francesi che
producono a tutta forza l'energia necessaria per farli muovere, e noi che
paghiamo sia le magie del mago che il suo stipendio (ormai sono 6 anni).
14) Qual è la
dimensione reale del dissenso delle amministrazioni locali?
Vi ricorderete
tutti le dichiarazioni di Virano in cui si affermava che ormai i contrari erano
poche persone, catalogate da Chiamparino nei “soliti quattro gatti”?
Questo è il punto
su cui il mago architetto da il meglio di sé. Lasciato non a caso come ultimo.
Si tende a dimostrare che sono tutti d'accordo, ma spieghiamo meglio: i comuni
francesi, 87, dice Virano, in realtà non hanno ancora visto alcun progetto che
in Francia non c'è. Partirà eventualmente (se il Governo francese troverà le
risorse) solo dopo il 2024, fra 12 anni, allorché i francesi avranno qualche
certezza sulla fattibilità reale del tunnel e sulle reali intenzioni degli
italiani (ci conoscono bene e non vogliono rischiare). Dei restanti 25 comuni a
noi risulta che 24 abbiano deliberato contro, in valle di Susa. Come dire: dove
passa il progetto lo hanno bocciato. Questa è la realtà,i numeri di Virano sono
una truffa.
Diciamo però anche
un'altra cosa: come mai l'Architetto tira in mezzo i comuni francesi? Non stiamo
parlando del tracciato italiano?
Parliamone. I
comuni favorevoli da Chiomonte a Chiusa San Michele sono 2 vogliamo spiegare
come mai? Chiomonte ha ricevuto grossi aiuti dalla Regione Piemonte per la
stazione sciistica del Frais ed ha un assegno pronto di 800.000 Euro per
“riqualificare l'area archeologica”. Una storia non proprio lineare in cui
compaiono parenti di assessori regionali e finanziamenti che arrivano
direttamente da Roma dopo la visita del sindaco Pinard ai ministeri interessati
dal TAV. Parliamo dell'altro comune favorevole ( o forse no, non è ancora
chiaro) Susa. L'attuale sindaca Amprino dopo essersi scagliata contro l'opera
nel 2005, ha repentinamente cambiato idea ottenendo i voti delle ditte segusine
che oggi operano a Chiomonte, voti necessari per diventare sindaco sotto l'ala
protettrice dell'Onorevole Bonsignore, esperto navigatore in appalti & C. La
stazione internazionale, che di internazionale ha solo il nome, è stata l'altra
fetta di torta, per adesso ancora in frigorifero, anzi in freezer. Per fortuna
ad alzare il livello di attenzione sull'opera in famiglia Gemma Amprino c'é il
marito, medico, che firma il manifesto NO TAV dei medici valsusini.
Ciò che Virano
proprio non capisce è che in un pasticcio simile, che lui stesso ha creato e
fomentato da Pracatinat in poi e forse anche prima, ogni amministratore attento
e disinteressato ha preso le distanze dal suo operato degno di un illusionista
circense. Per questo motivo l'opposizione aumenta, perciò lo striscione
amministratori della valle di Susa precede sempre i cortei, per questo il
presidente della Comunità Montana l'Ingegner Sandro Plano è attaccato dal suo
stesso partito (guarda caso lo stesso di Virano) che pare avere grossi interessi
nell'opera con la CMC di Ravenna, la stessa ditta che si è aggiudicata senza
bando i lavori di Maddalena per 94 milioni nel 2011 dopo che nel 2005 aveva
vinto un altro appalto di LTF, in altra area, con altre modalità ed altri costi
(85 milioni)... l'appalto di Venaus appunto, quello per cui è già dovuta
intervenire la Magistratura. Quello per cui l'attuale Ministro Severino provò
senza successo a difendere Comastri il direttore di LTF del tempo, che si prese
una bella condanna per turbativa d'asta.
Il Tav non si farà, e
sarà un bene per i contribuenti e per qualsiasi governo realmente “sobrio”
attento ai reali bisogni dei cittadini. Per procedere in una situazione così
complessa che evidenzia ormai presso la maggioranza assoluta della pubblica
opinione l'inutilità dell'opera, possiamo solo consigliare di cambiare al più
presto gli interlocutori che non si sono rivelati credibili, affidando la
questione ad un gruppo di tecnici, possibilmente non di parte.
Il Governo pro
tempore e tecnico di Monti ha grosse responsabilità. La trasparenza prima di
tutto se la assuma!
La redazione di Ambientevalsusa scrivi a: iinfo@ambientevalsusa.it
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Dialogo e manganelli non sono compatibili.
28 febbraio 2012
Breve riepilogo delle ragioni No TAV (video)
http://youtu.be/4XNP-Z8deTo La truffa TAV
http://youtu.be/tNjb-RmfkeY Opera ecomomicamente insostenibile
http://youtu.be/tNjb-RmfkeY No tav no mafia
http://youtu.be/HLinfT-_S2Y Le lobby del TAV
http://youtu.be/GpP0DoEG0tI Preghiera (7 anni fa)
http://youtu.be/dLDPP5sCAnQ Amianto e uranio in valle di Susa
http://youtu.be/_Orxy6JTj7I Possibile disastro idrogeologici
La redazione di Ambientevalsusa scrivi a: iinfo@ambientevalsusa.it
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IL 25
FEBBRAIO A BUSSOLENO ANCORA UNA VOLTA DOVREMO ESSERCI TUTTI PER DIMOSTRARE CHE:
1) L’attacco
politico alla Comunità Montana ed agli amministratori che resistono agli
ammaliatori (leggi venditori di fumo) delle compensazioni e delle facili
carriere politiche non ha avuto e non avrà alcuna possibilità di rompere la
solidarietà e la competenza degli
amministratori valsusini che si sono dimostrati seri e documentati, capaci
di isolare chi era disponibile alla vendita dei beni comuni.
2) Il progetto è
perfettamente inutile, ovvero uno spreco di denaro pubblico, come le Olimpiadi a
Roma e forse ancora di più. Non c’è bisogno neppure di ricordarne i costi
assurdi. Non è una questione di spesa, ma di inutilità e la cosa è tanto più
grave considerando la crisi che viviamo.
3) In 20 anni è
cresciuta la consapevolezza che il progetto è pericoloso non solo per le finanze
dello Stato ma per la
salute dei cittadini, per l’ambiente, per le attività economiche della
valle, turismo in particolare. Un progetto in grado di provocare la
ricolalizzazione coatta di intere comunità. In particolare è dolosamente
colpevole il tentativo di nascondere gli impatti ambientali e sanitari attuato
con la suddivisione del progetto in varie tratte, considerate progettualmente in
modo distinto, cosa che la legge non permette e che è già stata denunciata tra
l’altro nei 4 diversi ricorsi al TAR.
4) Nessuno osa più
negare ciò che da sempre affermiamo, ovvero che le mafie ed il malaffare si
nutrono di questi sprechi e prosperano spesso indisturbate. La
Procura di Torino, alcuni giornalisti coraggiosi e perfino la
Corte dei Conti sono giunti alle nostre stesse conclusioni. Poco importa se
alcuni rappresentanti politici di Torino contestino l’evidenza dell’espandersi
nella nostra provincia delle mafie, o che deputati di zona neghino l’interesse
della Camorra nell’affare Torino Lyon.
17 febbraio 2012 DIVIDE ET IMPERA
Ai tempi dei romani era il modo di governare il territorio italiano ed evitare
rivolte, una strategia finalizzata al mantenimento di un territorio o di una
popolazione, dividendo e frammentando il potere dell'opposizione in modo che non
possa riunirsi contro un obiettivo comune.
Questa tecnica permette ad un potere centrale, che può essere un governo
dispotico, o un governatorato coloniale-imperialista, numericamente modesto, di
governare e dominare su una popolazione sensibilmente più numerosa. (sintesi da
Wikipedia). Dividere è l’attività principale che da oltre 20 anni i fautori del
TAV Torino- Lyon portano avanti. Infatti i territori coinvolti dall’opera hanno
subito molte vessazioni, proprio come si trattasse di colonie. Se non sono
riusciti e non riusciranno in futuro a “passare” con il loro progetto in questa
valle gran parte del merito è di un territorio che è restato unito, nonostante
tutto. Ma la fatica e diciamocelo, la bellezza di continuare a resistere agli
attacchi di chi ci vuole dividere non è finita.
16 febbraio 2012 PIU’ DI 20 ANNI DI IMPEGNO COSTANTE.
Diciamocelo, leggendo i 7 diversi progetti ( di cui 4 buttati nel gabinetto)
pensavamo di aver visto tutto. Invece sono successe cose ancora più incredibili,
accordi tra stati che non stabiliscono un bel nulla, incontri farsa di
tecnici progettisti che fanno la figura degli idioti, la costruzione di un
fortino militare, con reticolati israeliani, migliaia e migliaia di lacrimogeni
sparati, anche in faccia ai dimostranti, devastazioni di siti archeologici e di
beni privati da parte di chi dovrebbe garantire l’ordine… Abbiamo visto lo
schifo crescere per anni. Nessuna spiegazione plausibile se non il profitto di
pochi, l’interesse o l’ignoranza colpevole di molti politicanti e dei loro amici
affaristi, burocrati, a cui noi paghiamo lo stipendio tramite organismi
internazionali, società di progettazione, commissioni tecniche… Una produttività
pari a zero accompagnata da una quantità enorme di fumo, una babele di parole,
interviste paraculate, articoloni pieni di inesattezze e falsità. Ogni limite
sopportabile è stato superato.
15 febbraio 2012 NOI SIAMO SEMPRE QUI.
Attendiamo che governanti mai eletti prendano decisioni drastiche: il taglio di
tutti gli sprechi, Torino Lyon compresa. Finchè ciò non succederà ci troveranno
sempre qui, più convinti e determinati, più numerosi che mai, per opporci allo
spreco, all’aumento
del debito pubblico, alle mafie di ogni genere che attendono fameliche. Nessuno
creda di poterci dividere. Si sappia che siamo solidali con i
NO TAV arrestati, con quelli che sono ai domiciliari, nei confronti di chi è
stato ingiustamente colpito da perquisizioni per la sola ragione di essere
contro il TAV. la fragilità del sistema è sotto gli occhi di tutti e diventa
tanto più evidente con l’aumento della brutalità delle carceri, con l’innalzarsi
delle reti, l’uso del reticolato, l’invio a Maddalena di
mezzi corazzati. Noi non siamo in guerra con nessuno… Lo è quella parte di
Stato che difende gli interessi degli affaristi, spesso collusi col malaffare,
che spende
90.000 Euro al giorno per difendere il “Cantiere
che non c’è”.
La redazione di Ambientevalsusa scrivi a: iinfo@ambientevalsusa.it
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NOI E LA CRISI DA QUESTA
PARTE;
LE OPERE INUTILI I
POLITICANTI, I PROFESSORI E I BANCHIERI DEL GOVERNO DALL'ALTRA.
Ancora
arresti, ancora provvedimenti ad orologeria, 2 giorni prima di una
manifestazione NO TAV che si svolgerà sabato 28 nella città di Torino per
informare sulla truffa colossale del TAV, fonte inesauribile di nuovo debito
pubblico, per noi, nuovo mangime per la pappatoria della politica (citazione del
Giudice Imposimato), per quelli che stanno dall'altra parte.
Una ferrovia da
130 milioni a km a preventivo, 1300 a centimetro, un colossale spreco di
risorse pubbliche per un'opera che non serve e che è già tecnicamente obsoleta
anche se viene maldestramente venduta come icona della modernità dai
faccendieri, lobbisti e corte politica.
La madre di tutte
le truffe, capace di infiltrare non solo la politica corrotta, ma anche gran
parte della carta stampata e alcuni settori dell'industria, generando
contemporaneamente illusioni in tanti piccoli padroncini e tanti disoccupati.
Una truffa che ha una sponda irresponsabile nella UE che promette briciole di
finanziamento. Un'opera in grado di muovere più denaro che terra, di cui le
grandi banche sono i principali beneficiari dal momento che i capitali dati in
prestito produrrebbero enormi interessi con rischio pari a zero visto che i
capitali utilizzati sono i nostri depositi bancari e a garantire le banche ci
sarebbe lo Stato, cioè sempre gli stessi, noi contribuenti, coi nostri risparmi
che copriranno i loro interessati debiti.
Una torta spartita
tra chi ha la pancia già piena che se la ride pensando ai cittadini che la
finanziano e ne pagheranno i costi per decenni. Diciamocelo, pagare non sarebbe
neppure un dramma, ma un conto è pagare per avere servizi efficienti, un altro
se dobbiamo pagare lo spreco studiato compiutamente a tavolino, un colposo
tentativo di drenare risorse togliendole a scuola, sanità, trasporti, pensioni
per fregare noi che lavoriamo che stiamo di qua e arricchire loro di là... Un
piano delinquenziale che mira semplicemente a trasferire risorse dentro le
tasche delle banche, dei Contraenti generali e loro amici, nelle saccocce delle
imprese mafiose, sicuramente in quelle di molti politicanti corrotti.
Ormai sappiamo che
i politici in buona fede favorevoli all'opera non esistono.
LA POLITICA
E' UN'ALTRA COSA.
Sia chiaro, non c'è
nulla di politico in queste nostre considerazioni, il concetto è troppo
semplice: quando ti viene un ladro in casa e ti ruba tutto non stai a guardare
se era di destra o di sinistra. E' un ladro, un malvivente. Si tratta di
un'opera pubblica di cui non si sa ancora nulla, neppure se è realizzabile, e
nel caso non prima del 2030. Un'opera da 10, 20, 30, forse 40 miliardi di Euro
(80.000 miliardi di lire)che invece di creare benessere provocherà ulteriore
debito pubblico. Non si tratta solo di truffa e furto, ma di un'organizzazione
delinquenziale specializzata che ha lo scopo di prolungare il furto nel tempo.
Semplifichiamo per analogia: è come per la Salerno Reggio Calabria, dove a
nessuno importa nulla dell'opera e della sua utilità, ma ai soliti noti
interessa solo che i finanziamenti pubblici, pagati dai cittadini si prolunghino
all'infinito. Il Professor Angelo Tartaglia ha chiarito con una battuta:
“Vogliono solo aprire il rubinetto, e tenerlo aperto all'infinito”. La “Salerno
- Reggio Calabria del Nord”....
NON SI PUO'
APPROVARE UN SIMILE PROGETTO.
C'è molto di
politico quando invece si parla di “prescrizioni”. Le prescrizioni ad un
progetto come quello della tratta internazionale della Torino Lyon hanno due
particolarità: 1) Evidenziano gravi mancanze progettuali causando una enorme
lievitazione dei costi. 2) Vengono richieste dagli organi di controllo tecnici e
ribadite dai decisori politici. Ognuno ha fatto formalmente il suo compito, ma
nessuno controlla che le prescrizioni vengano rispettate. Controllori e
controllati sono lo stesso soggetto, coincidono con i costruttori... Un bel
timbro e via? Come se non bastasse la Magistratura può intervenire solo a “danno
conclamato”, non prima.
LE
PRESCRIZIONI, ESPRESSIONE DI UN DISASTRO ANNUNCIATO.
A nessuno deve
sfuggire che la Commissione VIA ha dato parere favorevole al progetto sulla
tratta tra Chiusa San Michele ed il confine di Stato condizionandolo
all'ottemperanza di 63 prescrizioni e 6 raccomandazioni di tipo ambientale. Lo
strano è che nella fase successiva di approvazione la regione Piemonte ha
approvato lo stesso progetto condizionandolo a oltre 150 prescrizioni. Tante
prescrizioni equivalgono ad un progetto fatto coi piedi, per legge andrebbe
rifatto, ma cosa fa il CIPE (Comitato Interministeriale Programmazione Economica
che deve stanziare le risorse necessarie)? Approva il 3 agosto 2011 lo stesso
progetto preliminare, ma con 222 prescrizioni e 5 raccomandazioni “proposte dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.
222 prescrizioni, come a dire che quel progetto preliminare ha lacune
terribili, forse insanabili... ma approvano. Perché? semplice, se non
approvassero la UE bloccherebbe la procedura di finanziamento, le famose
briciole. Sta scritto proprio nella delibera CIPE... “al fine di evitare il
definanziamento del contributo comunitario assegnato all'opera in esame, si
rende necessaria la sollecita approvazione del progetto in esame”.
Possiamo dire che
il progetto è da rifare e che chiedere il finanziamento sulla base di queste
carte è una truffa? Possiamo ribadire che l'opera non è necessaria visto che la
linea attuale è utilizzata al 30%? Possiamo definire questa procedura un grande
Bluff?
Ma c'è una terza
truffa in questa faccenda. E' facile verificare e lo ha spiegato benissimo Ivan
Cicconi, esperto di appalti pubblici: i debiti del TAV sono fuori dalla
contabilità nazionale anche se lo Stato viene regolarmente chiamato a
ripianarli. Una truffa contabile sconosciuta alla UE. Si tratta di tanti debiti,
roba da far accapponare la pelle, ma vengono contabilizzati a parte. Famosa in
tal senso la denuncia della
Corte dei Conti che metteva in guardia da questa procedura... Tutto
documentato da tempo.
Orbene, sapete che
c'è di nuovo? Il
Professor Monti, bocconiano doc, professionista politico travestito da
tecnico, Presidente del Consiglio di uno “strano governo” fatto di banchieri per
nulla pentiti, ha già la soluzione in tasca. I prossimi debiti per
infrastrutture cercheremo di finanziarli con Bond europei... almeno così ha
detto in TV intervistato da Fabio Fazio alcune settimane fa. Le banche li
piazzeranno, come al solito guadagnandoci una bella commissione. E i cittadini
sottoscriveranno (se ci sarà ancora liquidità...).
Siamo alla frutta?
Forse se la sono già mangiata, ma non disperiamo, continuiamo a ragionare con la
nostra testa opponendoci pacificamente ma con fermezza, come sempre, diffondiamo
per quanto possibile le nostre ragioni... spieghiamo cosa rappresenta la
militarizzazione di Maddalena... spieghiamo perché i pensionati, gli artigiani,
i giovani, i contribuenti attenti girano con le bandiere NO TAV. Prima o poi
qualche giudice come Falcone e Borsellino risorgerà. Non c'è verso! Comunque la
truffa TAV di qui non passerà. Non c'è verso! Lo sanno, perciò vanno in giro
nelle case dei contribuenti a perquisire ed arrestare... Nessuno che indaghi sui
lacrimogeni sparati in faccia alla gente! SARA' DURA, ma di qui non
passeranno.
Le
prossime manifestazioni:
28 gennaio a Torino: manifestazione No Tav "Una
garanzia per il Futuro".
Scarica l'appello
con le motivazioni dell'iniziativa.
Sesta edizione del Grande Cortile 2012.
Vai al sito.
Prossimamente grande manifestazione nazionale No Tav in valle di Susa con la
partecipazione dei sindaci.
La redazione di Ambientevalsusa scrivi a: iinfo@ambientevalsusa.it
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All’alba del nuovo millennio ognuno di noi troverà questa domanda assurda, ma
tra le tante questioni irrisolte (e facilmente risolvibili) il “caso TAV” della
Torino Lyon presto potrebbe trovarsi al bivio tra follia e martirio.
La cosa non Vi deve
sembrare strana se considerate che il TAV è diventato l’argomento dell’anno per
TV e giornali. E non stupiteVi se di tanti articoli zeppi di slogans raramente
traspare qualche dato utile a capire se l’opera è utile chi paga e non ultimo,
se l’opera è realmente realizzabile.
Nessuno creda che
chi scrive non sappia che esistono problemi ben più gravi in Italia. Deficit,
sanità, scuola, sicurezza dei cittadini, solo alcuni esempi, ma la realtà è
ormai che il TAV fa più notizia, pur essendo il tema meno conosciuto (nei
numeri) tra tutte le gravi questioni italiane.
Chi vuole i numeri
ha oggi i mezzi per cercarli, l’unica accortezza per ottenerli è farsi delle
domande chiare: serve? E’ realizzabile? Quanto costa? Chi paga? Ci sono
alternative valide? La pubblicità di Transpadana risponde a tutte queste
domande? Fatevi anche questa di domanda…
Evitiamo perciò
questa parte di ragionamento. Ognuno se informi e si dia delle risposte. Oggi ci
concentriamo invece su due questioni nel tentativo di rispondere alla domanda
iniziale.
La prima questione
è: No Tav e violenza, Cè un nesso?
Secondo noi no,
tanto è vero che in 22 anni di lotta non è facile poter attribuire ai NO TAV
episodi di violenza. Se ce ne fossero stati nel dicembre del 2005 e nell’estate
2011, è difficile attribuirli ai valsusini che come si suol dire “le hanno quasi
sempre prese”. Oggi c’è chi parla a sproposito di campi di addestramento per i
Black Block tra i boschi valsusini. Noi ad addestrarsi abbiamo visto solo le
forze dell’ordine, spesso anche fuori dal recinto e molto lontano dal loro
fortino, sui sentieri, nel bel mezzo delle nostre proprietà private, dove hanno
rubato anche le castagne. Le stesse ordinanze prefettizie di chiusura di alcune
strade di Chiomonte, di accesso regolamentato alle vigne, e recentemente di
chiusura della strada verso il fortino proveniente da Giaglione, paiono alquanto
arrischiate sul
piano legislativo.
Naturalmente non si
può qui soprassedere sul fatto che la doppia recinzione in filo spinato (made in
Israele) del fortino non sia mai stata autorizzata dagli organi competenti e non
corrisponda neppure a quella dei progetti LTF, ma prendete questa annotazione
come semplice notizia…
Ciò che ci preme è
rappresentare la realtà di questi 22 anni, che si ripeterà probabilmente anche
domenica 23 ottobre a Maddalena e Clarea: Cittadini ed amministratori dopo aver
tentato in tutti i modi civili, democratici, istituzionali e tecnici di
dimostrare la “FOLLIA” di questa grande opera (folle in quanto inutile, di
incerta realizzazione pratica, e nel caso pericolosa per la salute delle persone
e deficitaria per le casse dello Stato), per l’ennesima volta sfileranno in
marcia protestando, avvicinandosi il più possibile al finto cantiere (il
fortino). Qui avverrà probabilmente il salto di qualità della protesta: dalla
semplice protesta alla “DISOBBEDIENZA CIVILE”. I cittadini e gli amministratori
a volto scoperto, a rischio della loro incolumità pare che cercheranno di
tagliare le reti ed il filo spinato
abusivo (in quanto non autorizzato dall’autorità urbanistica competente).
Un gesto più che
altro simbolico, ma proprio per questo pericolosissimo per i fautori dell’opera
che vivono di propaganda ed avranno dato per allora l’ordine ai militi del
fortino di non lasciar tagliare quelle reti. Il rischio evidente per i valsusini
ed amministratori presenti è di “prenderle” per l’ennesima volta.
Le motivazioni che
spingono gli amministratori ed i cittadini a questo atto sono chiarissime e ben
espresse in un
documento del gruppo di minoranza consiliare del comune di Condove.
In due parole non
diventare complici incolpevoli, avallando qualcosa di pericoloso per i valsusini,
inutile per l’Europa, gravato economicamente su tutti gli italiani (si parla di
666 Euro per ogni italiano), non solo come costo netto ma anche come taglio a
tutti i servizi sociali e pensioni.
Passiamo alla
seconda questione, che ci preoccupa ancora più della prima.
Perché tanti
politici parlano a vanvera?
Il Presidente del
Consiglio scopre che “non ci sono i soldi” per il piano di sviluppo che
propagandava da un mese… 100 parlamentari chiedono di trasformare il fortino che
loro chiamano cantiere in un “sito di interesse strategico” Tra i firmatari una
cinquantina di leghisti ed i soliti noti del PD… Altri politici di carriera
chiedono che si vietino le manifestazioni in Valle di Susa, in particolare a
Chiomonte… Sembrano diventati tutti schizofrenici… Ma sanno cosa dicono?
Se non ci sono i
soldi per il piano di sviluppo di tutto il paese, come fanno a trovare i soldi
per il 70% dell’opera, ammesso che la UE finanzi il resto? Notate bene che la UE
finanzierebbe a consuntivo, dietro presentazione delle fatture… e che le imprese
andrebbero pagate al 100% non al 30%. Altri fallimenti in arrivo? Probabile!
Se 100 parlamentari
smaniano per una base militare a Chiomonte (la buona notizia è che agli altri
900 parlamentari non gliene frega assolutamente nulla) e poi ovviamente altre a
Susa, Chiusa, Rivalta, con la prosecuzione dei lavori…. (perché i lavori
dovrebbero proseguire vero?) si dimostrano due fatti:
1) Non c’è
condivisione dei cittadini sull’opera.
2) Ai costi dei cantieri andrebbero aggiunti quelli della sicurezza.
Al momento, dopo
oltre 100 giorni di “manovre militari” al Fortino di Maddalena si sono già spesi
90.000 euro al giorno per un totale di quasi un milione di euro per
realizzare solo parzialmente una recinzione non autorizzata dal costo
preventivato di un milione quattrocentomila euro (ma costerà di più
sicuramente). Insomma, si dimostra fin da subito che il costo dell’opera sarà
superiore a quelli dichiarati alla UE. Di conseguenza è facile affermare che il
bilancio tra costi e benefici realizzato da Virano, già sbilenco dalla nascita,
al punto da non essere minimamente credibile, diverrà doppiamente deficitario.
Ecco perché è importante capire chi paga. Noi? Certo! Siete tutti contenti? No
vero?
E dall’altra parte
della rete del fortino, quegli imprenditori avveduti che “riuscissero” a
prendere i lavori, sono sicuri che sarebbero pagati? No vero? Ma per loro è più
facile… basta subappaltare a qualche poveraccio che magari mette su una ditta
apposta per poter lavorare nelle gallerie, a 50 gradi di calore, i piedi
nell’acqua, con il rischio di respirare
gas radioattivi o fibre di asbesto.
Il lavoro varrà ben
qualche rischio! Fallire in fondo è il
rischio minore in queste condizioni!
E non sono contente
neppure le FF.OO perché non vengono retribuiti gli
straordinari e fornite attrezzature adeguate (aspettando il GENERALE
INVERNO).
Veniamo alla
questione del vietare le manifestazioni. Porca miseria, ma qui si tratta proprio
di non capire, di non aver osservato la realtà valsusina! Mai sentito parlare di
appuntamenti per un “gelato serale”? Mai immaginata l’operazione “lumaca
selvaggia”? la Transumanza umana? Visto che siamo considerati pecore… mai
immaginato che si possa sfilare anche a Torino? Ma dove vivono questi
politicanti? Lasciano basiti: la Torino Lyon non la faranno mai! Prima ancora
che per l’opposizione dei valsusini, non la faranno perché non hanno i mezzi
economici! La festa è finita signori! Sveglia!
Veniamo alla
risposta alla domanda iniziale: per evitare la follia serve un martirio?
E’ un rischiatutto
reale. Si vincerà la lotta No TAV perché non faranno nulla per i motivi di cui
sopra, ma prima di allora qualcuno si farà male. Non tra i poliziotti…
tranquilli militi! Secondo noi si farà male qualcuno tra i NO TAV… ancora un
lacrimogeno in faccia? Possibile. In fondo servono dei martiri, magari credenti,
magari no. Le ragioni NO TAV sono così profonde che talvolta sembra di parlare
di un credo (fatto di dati e di studi tecnici e non teologici): a tal proposito
è interessante leggere su wikipedia una piccola storia di tanto tempo fa, sui
primi martiri cristiani.
Tanti auguri
coraggiosi NO TAV!
La storia riguarda
i protomartiri della Chiesa di Roma, vittime della persecuzione di Nerone in
seguito all'incendio della città, avvenuto il 19 luglio del 64 D.C.
Perché Nerone
perseguitò i cristiani? Ce lo dice Cornelio Tacito nel XV libro degli Annales:
"Siccome circolavano voci che l'incendio di Roma fosse stato doloso, Nerone
presentò come colpevoli, punendoli con pene ricercatissime, coloro che, odiati
per le loro abominazioni, erano chiamati dal volgo cristiani".
Ai tempi di Nerone,
a Roma, accanto alla comunità ebraica, viveva quella esigua e pacifica dei
cristiani. Su questi, poco conosciuti, circolavano voci calunniose. Nerone
scaricò su di loro, condannandoli ad efferati supplizi, le accuse a lui rivolte.
Del resto le idee professate dai cristiani erano di aperta sfida agli dei pagani
gelosi e vendicativi... "I pagani - ricorderà più tardi Tertulliano,
attribuiscono ai cristiani ogni pubblica calamità, ogni flagello. Se le acque
del Tevere escono dagli argini e invadono la città, se al contrario il Nilo non
rigonfia e non inonda i campi, se vi è siccità, carestia, peste, terremoto, è
tutta colpa dei cristiani, che disprezzano gli dei, e da tutte le parti si
grida: i cristiani ai leoni!".
La redazione di Ambientevalsusa scrivi a: iinfo@ambientevalsusa.it
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La redazione di Ambientevalsusa scrivi a: iinfo@ambientevalsusa.it
L’assedio continua con il
CAMPEGGIO NO TAV
Fiato sul collo, con le foto del fortino e delle attività
a Maddalena del gruppo Fotografico NO TAV, invia tutte le foto utili
delle aree militarizzate a info@ambientevalsusa.it, saranno pubblicate
su facebook e sul sito internet.
Informate i Vostri amici con i profili Facebook NO TAV. abbiamo ancora spazio amici sul profilo Ambientevalsusa No Tav Bis
Un’estate di allegria ed informazione NO TAV, tanti appuntamenti aL Nuovo Presidio, ecco il primo.
La corretta informazione sulle ragioni NO TAV comincia a girare. Tra i principali artefici di questa inversione di tendenza il Blog di Grillo, il Fatto Quotidiano, ed il blog di Giulietto Chiesa. GRAZIE A LORO ed a tutti quelli che continuano a fare seriamente informazione!
LIBRI: UN E-BOOK SCARICABILE GRATUITAMENTE CHE RACCONTA IL 3 LUGLIO
ULTIMOMINUTO: Scarcerati i NOTAV arrestati.
INIZIATIVE: Adotta una bandiera - NO TAV - Puoi ordinare cinque, dieci, cento... bandiere NO TAV (5€ l'una) inviando un messaggio email all'indirizzo: bandierenotav@gmail.com indicando il numero di bandiere che desideri e l'indirizzo a cui vuoi riceverle.
A PROPOSITO DEL 3 LUGLIO: APPROFONDIMENTI E RIFLESSIONI:
Ciò che ha visto chi ha partecipato ai cortei genuini (FOTO). A proposito di nonviolenza: una testimonianza.
Dal corteo di Giaglione. Una testimonianza dal corteo di Exilles. Sparo di lacrimogeni ad altezza d'uomo (VIDEO).
Le torture subite da Fabiano Di Berardino (VIDEO). I lacrimogeni CS sono armi di distruzione di massa.
Commento di Oliviero Beha. Caro Presidente di Valentino Parlato.
La maggioranza in Comunità montana: no alla militarizzazione ed a tutti i tipi di violenza.
COME PROSEGUIRE LA LOTTA:
Lettera del team legale a Giorgio Napolitano. L'assemblea di Bussoleno del 6 Luglio.
I legali del Movimento si preparano a denunciare la polizia. Amministratori delle liste civiche: Virano ha fallito, sia rimosso da Commissario all'opera.
La redazione di Ambientevalsusa scrivi a: info@ambientevalsusa.it
- Perchè l'opera è
inutile
- Perchè i dati progettuali sono inattendibili
- Perchè la salute della popolazione è a rischio
- Perchè manca una seria analisi costi-benefici
- Perchè l'economia italiana non regge un simile spreco
- Perchè sui cantieri della Maddalena insistono due ricorsi legali
presso il TAR
- Perchè si nasconde il fallimento della politica con un massiccio
intervento militare.
Perché la manifestazione alla Maddalena:
video
La sera prima del blitz:
video
La fiaccolata di Susa:
video
Dalla Valle che Resiste e non si arrende
Appello per la manifestazione nazionale del 3 luglio
Il coordinamento dei
comitati No TAV riunito a Bussoleno il 29 Giugno indice per domenica 3
luglio dalle ore 9 una manifestazione di carattere nazionale in seguito
allo sgombero del presidio della Maddalena.
La manifestazione avrà carattere popolare con l'obiettivo di assediare
le zone di accesso alla Maddalena occupate illegittimamente dalle forze
di polizia e dalle ditte incaricate di costruire un immenso campo
militare, e non un cantiere, distruggendo il territorio senza alcuna
considerazione per l'ambiente, la storia e la civiltà della nostra
Valle.
Saremo un popolo in movimento, pacifico e determinato per difendere i
beni comuni, la nostra terra e il futuro di tutti e tutte.
Non siamo mai stati un movimento Nimby.
La solidarietà di questi giorni ci dice che combattiamo una lotta che
riguarda tutti.
Per questo invitiamo, quanti hanno a cuore la democrazia del nostro
paese, chi ancora ha coraggio d'indignarsi, a partecipare all'assedio.
(Attraverso i siti internet e un numero telefonico dedicato faremo
circolare le informazioni necessarie per raggiungere la
manifestazione).
No TAV! No mafia! No alla militarizzazione!
Si al rispetto della Valle!
Si alla volontà di riscatto di tutta l'Italia!
Il coordinamento dei comitati delle Valli No Tav Bussoleno 29 giugno 2011 LEGGI E DIFFONDI L'APPELLO
- 30 giugno 2011: un giorno da leoni. Bilancio di soli tre giorni di militarizzazione.
- Un
blindato dei carabinieri diretto a
Chiomonte investe ed uccide una signora di Venaria.
Il famoso gruppo punk
PUNKREAS
viene aggredito in una stanza di albergo da carabinieri alloggiati nello
stesso hotel. Chiusi in camera e gasati con i lacrimogeni.
- Le tende del presidio dopo l'abbandono vengono danneggiate ed i beni privati saccheggiati in un atto vandalico collettivo.
In una lettera ad una giornalista un cittadino evidenzia molte altre vessazioni subite dai presidianti durante e dopo lo sgombero.
28 giugno: Tav: assessore cultura Chiomonte si dimette fra le lacrime. ''La polizia - ha spiegato Uran - si e' piazzata li', nelle stanze del museo, senza chiedere neppure il permesso. E lassu' nei boschi della Maddalena - ha concluso - c'e' una devastazione vergognosa. E' troppo''.
La redazione: Ambiente Valsusa Scrivi a:
info@ambientevalsusa.it
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BLITZ DELLE FORZE DELL'ORDINE ALLA MADDALENA DI CHIOMONTE
27 giugno
2011: c'è stato il tanto atteso blitz della polizia stamattina verso le 4.50. Le
forze dell'ordine hanno bloccato l'autostrada fin dall'alba; come si vede nelle
foto dovevano consentire alle ditte di tagliare il guard rail e la barriera
antirumore per accedere in un'area molto impervia dove vorrebbero realizzare il
cantiere per il tunnel geognostico. Oltre 1000 persone aspettavano dietro alle
barricate. La situazione è poi degenerata allorchè una pinza meccanica ha
cominciato a lavorare sulle barricate dove c'era la gente.
Tra le 5 di mattino e le 10.30 è infuriata una specie di battaglia con uso
sconsiderato di lacrimogeni anche ad altezza d'uomo, non solo nel luogo oggetto
di cantiere, ma soprattutto sul piazzale comunale regolarmente affittato al
movimento no tav. Sono state colpite e incendiate tende, danneggiati mezzi
privati e dopo una difesa sulle varie barricate dalla parte di Giaglione,
Chiomonte e l'autostrada, i manifestanti si sono raccolti al limite del bosco
anche perchè poliziotti sia in divisa che in borghese armati di manganello
hanno iniziato una caccia all'uomo terrorizzando la gente.
In questo momento (ore 11.15) la maggior parte dei presidianti si è dispersa nei
boschi; ci sono alcuni anziani intossicati dai gas,una trentina di feriti per le
manganellate subite, pare quattro arrestati. Alberto Perino e alcuni
amministratori stanno smontando quello che rimane del presidio.
Ci sono blocchi stradali A Sant'Ambrogio e Bussoleno da parte dei manifestanti e
sono previste manifestazioni anche a Torino. Gi elicotteri di polizia e
carabinieri continuano a sorvolare incessantemente la valle.
E' stata utilizzata come base logistica del blitz la galleria sud dell'A32, al
momento è piena di mezzi, container ed operai. Per questa ragione l'autostrada
non è praticabile da stamattina e probabilmente per molto tempo ancora.
La stessa sicurezza dell'autostrada è a rischio.
in queste condizioni, con i mezzi pesanti costretti ad usare una sola galleria
per i due sensi di marcia. Questo cantiere è per altro completamente inutile e
finalizzato solo a rubare dei soldi alla UE e lo sanno tutti!
Si apre un panorama critico per i prossimi giorni e lo stesso sindaco di
Chiomonte se manterrà i suoi impegni dovrà dimettersi. I video:
foto.
Ultima notiza da facebook: " Per quelli e quelle che non possono andare
nella Val di Susa è indetto un presidio oggi, 27 giugno, alle 15,30 in Via San
Francesco D'Assisi 35 di fronte alla sede del PD per ringraziare questo partito
della richiesta di far intervenire l'esercito contro i NO TAV".
Solidarietà tramite migliaia di email, telefonate, sms e messaggi in Facebook
stanno giungendo da tutta Italia. SARA' DURA
La redazione: Ambiente Valsusa Scrivi a:
info@ambientevalsusa.it
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Valle di Susa, 23 giugno 2011
I PRESIDIANTI NO TAV DELLA MADDALENA DI CHIOMONTE
DIFENDONO LA LEGALITA’
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TORINO LYON, UNA QUESTIONE DI ETICA, NON DI ORDINE PUBBLICO!
Sono 20 anni che i valsusini si
oppongono ad un'opera inutile, costosa e devastante. Con loro migliaia e
migliaia di cittadini onesti sanno che questa non è una Grande Opera
Pubblica, ma una GRANDE ABBUFFATA. Politica, Prefetti e Questori non
hanno mai letto una riga di quei progetti. Noi invece lo abbiamo fatto.
Prefetto, Politica, Industriali, Curia, Questore e Poliziotti sappiano
che La gente non si oppone all'opera per questioni locali o politiche
ma piuttosto PER QUESTIONI ETICHE. Per questo la Maddalena di Chiomonte
rappresenta un simbolo. SE SI ROMPE QUEL SIMBOLO SI ROMPE L'ETICA CHE E'
FONDAMENTO DELLA DEMOCRAZIA. Guarda
il video sul presidio NO TAV di Maddalena.
Innanzi tutto etica nell'informazione perché chiunque voglia comprendere
cosa c’è dietro alle Grandi Opere, TAV in particolare, ha un’infinità di
strumenti utili a disposizione, ma se si affida ai mezzi d’informazione
come TV e maggioranza e giornali paradossalmente non ottiene dati e
notizie utili per farsi un’opinione ma solo slogan. Nel migliore dei
casi le ragioni delle centinaia di migliaia di cittadini che protestano
vengono oscurate, mentre quelle dei pochi che sono interessati
economicamente all’opera vengono amplificate. D’altronde gli azionisti
dei maggiori gruppi editoriali sono proprio gli industriali che
trarrebbero profitto dalla realizzazione delle Grandi opere, lo ha
affermato pubblicamente il
Giudice Imposimato...
Questa è la prima parte della storia che vogliamo raccontare oggi, a
titolo di esempio mettiamo a confronto due filmati riguardanti la
recente manifestazione a Susa della CISL a favore delle grandi opere. Il
primo è il servizio mandato in onda dal TG3
regionale , il secondo è il video
realizzato da alcuni amici e pubblicato
da Ambientevalsusa sulla stessa
manifestazione. A supporto del confronto chi desidera può leggere il
comunicato ufficiale dell’ANSA.l Propaganda? Informazione? Ai nostri
lettori il giudizio.
La seconda parte della storia odierna invece riguarda la scarsa etica e
linearità di alcuni politici che tendono ad utilizzare gli eventi per
bucare il video, farsi intervistare, e magari arrivare più facilmente al
potere e mantenerlo. Per fare ciò cambiano le loro posizioni politiche e
se non basta anche i partiti di riferimento; caso emblematico quello di Ferrentino che
dal 2005 ad oggi ha assunto posizione
completamente diverse, diventando di
fatto un estraneo alla maggior parte dei valsusini.
Ma c’è anche una terza questione che andrebbe affrontata per chiudere il
cerchio: il ruolo dei “Virano”, ai vari livelli burocratici e politici.
Gente che viene lautamente pagata per assumere un ruolo “superpartes”,
ma che il più delle volte si rivela invece molto di parte. La logica
delle lobby non ha quasi mai nulla di etico, anche sw la propaganda
nasconde spesso il vero ruolo di questi burocrati. Nel caso di Virano la
questione fu lampante allorché si autodefinì “un facilitatore” rispetto
alla Torino Lyon (un vanto che non trova riscontro nei fatti), “Ho
accettato l'incarico, sulla base di un programma che si pone come unico
obiettivo quello di riprendere il filo del discorso con le popolazioni
della Valle. Se questo accadrà, potremo
andare avanti”. Buoni propositi seguiti
dal nulla... Ma il suo ruolo di “dottor Jekyll e mr. Hyde” si capisce
ancora meglio se si ascolta attentamente ciò che dichiarò in un incontro
pubblico a gennaio 2008 il commissario.
Qui si chiude il cerchio tra organizzazioni sindacali/politiche,singoli
politici in crisi di visibilità, burocrati specializzati nell'arte di
incantatori di serpenti e dell'equilibrismo politico. Tanto fumo da
spargere attraverso i tubi catodici ed i giornali collegati alla vecchia
politica. Una politica succube, stantia, sempre bisognosa di "contributi
elettorali". Ripercorriamo adesso le ultime vicende e dichiarazioni:
(30/5/2011) "La Tav va fatta ad ogni costo". L'appello di politici ed
industriali. Carbonato scrive a Maroni: se serve, usare la forza. Questo
l'appello degli industrialio- La questione TAV in Valsusa per gli
industriali va risolta con la forza, la scadenza del 31 maggio per i
finanziamenti UE è vicinissima...
- (1/6/2011) Virano sempre più nervoso da i numeri. “Io ho sempre
parlato di primavera e ci siamo ancora dentro”. Quindi fine giugno: è
quella la scadenza vera? "La fine di giugno è una scadenza perentoria
per il trattato internazionale e i francesi per firmare l'accordo
vogliono vedere il cantiere di Chiomonte". Bello il gioco dei rinvii,
anche perchè ad ogni rinvio le ditte sperano di prendere i soldi dei
risarcimenti per il mancato avvio dei cantieri e Virano porta sempre più
avanti il suo mandato retribuito all'osservatorio.
- (3 giugno/2011) Il Prefetto passa la mano al Questore. Alberto di
Pace, prefetto di Torino dal 2010, dichiara che il problema del tratto
ferroviario da costruire è ormai un problema di ordine pubblico: "E' un
problema tecnico di ordine pubblico e di sicurezza. Sarà il Questore a
decidere i tempi ed i modi". Insomma, semplice questione di ordine
pubblico, d'altronde non è compito del Prefetto né del Questore leggere
i progetti, le prescrizioni, o tenere in conto che sia la Comunità
Montana che le principali Associazioni Ambientaliste hanno depositato al
TAR del lazio un ESPOSTO contro l'inizio dei lavori alla Maddadena.
- (dal 4 giugno al 21 giugno -fine della primavera anche per
Virano-).“E’ bene che tutti tengano presente che l’opposizione alla tav
non è prerogativa di 2-300 esagitati. Per contrastare l’avvio dell’opera
potrebbero arrivare dalle 3000 alle 5000 persone e se le cose dovessero
mettersi male il numero potrebbe salire a 20mila. E non si risolverebbe
il caso arrestando una cinquantina di persone e neanche manganellandone
300.” Così ha dichiarato al Prefetto Nilo Durbiano, sindaco di Venaus.
Queste dichiarazioni devono aver sortito un certo effetto, ed allora per
alzare il livello dello scontro qualcuno, magari dei disperati, magari
qualcuno collegato alla malavita, bisognosa di accaparrarsi gli appalti,
infila dei proiettili in una busta e li manda via posta ad un politico
pro TAV(ma non lo sa che viene controllata? Oppure lo sa benissimo, ed
allora si capisce la provocazione studiata ad arte). La stessa cosa era
già successa a Chiamparino, mentre altri, in valle se ricordiamo bene i
proiettili li ricevettero direttamente nella buca delle lettere. Atti
vergognosi, all'ordine del giorno in genere dove la malavita intende
allungare i tentacoli.
- (5 giugno 2011) Minacce e proiettili a Esposito. Su Facebook continua
lo scontro. Esposito dichiara
di non essere un pacifista durante una
discussione sul social network.
- (5 giugno 2011): De Magistris all’Europa: “Stop
alla follia della Torino-Lione”. Insieme
al neosindaco di Napoli anche gli altri eurodeputati IDV Sonia Alfano e
Gianni Vattimo prendono netta posizione contro la Torino-Lione ed
eventuali militarizzazioni del territorio.
Nel frattempo il 31 maggio 2011 Le associazioni WWF, Legambiente, Italia Nostra e Pro Natura hanno notificato il ricorso al TAR Lazio con cui si impugna la delibera CIPE (n. 86/2010, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 6/4/2011) che approva il progetto definitivo di escavazione del cosiddetto cunicolo esplorativo de La Maddalena (Comune di Chiomonte) in Val di Susa, funzionale alla realizzazione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lion. La Comunità Montana per le sue competenze ha fatto un'altro ricorso sempre al TAR del Lazio.
N.B. Se potete diffondete i nostri
messaggi alle Vostre Mailing e chiedete l'iscrizione alla mailing list
per i Vostri amici eventualmente interessati.
Il Presidio Di Maddalena (Chiomonte) è partecipazione, VIENI ANCHE TU e
respirerai l'aria di libertà del popolo NO TAV!
I migliori salutiAmbientevalsusa Scrivi a: info@ambientevalsusa.it
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MADDALENA DI CHIOMONTE, 29 MAGGIO 2011 ULTIME NOTIZIE SULLA TORINO LYON
Venaus 2005 dovrebbe
insegnare a tutti qualcosa: la forza interiore di chi è nel giusto.
I responsabili dello scempio: il
video. Carbonato, industriali piemontesi, Bonino (PDL ex Alleanza
Nazionale), assessora, Chiampa, (ex sindaco, PD ex sindacalista CGIL), e
tanti altri portatori di interessi forti delle lobbyes del cemento ed
acciaio vogliono il giocattolino TAV, puntano le loro ultime fiches al
Bingo dei partiti, e sperano che le forze dell'ordine risolvano la
situazione.
Gli industriali ed i lobbisti ben si guardano dal criticare Virano, LTF,
RFI, o i politicanti che sono le vere cause delle loro attuali
preoccupazioni: se Virano e Co. avessero lavorato almeno decentemente
sarebbero anni che tutto si sarebbe risolto. Invece siamo
qui, in questa situazione assurda.Oggi Comunità Montana e le quattro
principali associazioni ambientaliste italiane hanno depositato due
distinti ricorsi al TAR sul Cunicolo esplorativo della Maddalena,
contemporaneamente ProNatura
invia una lettera al Prefetto di Torino per le palesi irregolarità
del cantiere e il Movimento 5 Stelle denuncia
molteplici irregolarità tramite esposto allo Spresal (Servizio di
Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro) di Susa,
all'Ispettorato del Lavoro di Torino, alla Procura della Repubblica di
Torino, in particolare all'attenzione del Dott. Guariniello, e per
conoscenza, alla FIOM.
Prefetto e poliziotti sanno quanto è difficile il
momento, si
ricorderanno ancora l'occupazione di Venaus del 2005,
durata 29 giorni , fino al famoso 8 dicembre. Ricorderanno sopratutto
che alla fine la violenza non ha pagato, anzi!
Imprese e costruttori per parte loro sanno bene che iniziare il
tunnel geognostico oltre che difficile non sarà risolutivo, perché i
sondaggi si fanno proprio per capire ciò che non si sa di quelle
montagne, del calore fino a 50 gradi, dell'acqua, dell'amianto
e dell'uranio.
Insomma, tutti sappiamo che se la situazione si complica non sarà facile
farla passare sotto silenzio, e anche il Ministro Maroni ed i suoi
superiori avranno compreso che la situazione italiana è ben differente
dal 2005.
La Valle di Susa non è un posto facile. Li chiamano montanari per semplificare, ma è gente informata, attenta, e che non dimentica facilmente.
Se nel 2005 Ferrentino era stato adottato dalla valle e faceva il capopopolo, adesso per ritagliarsi uno spazio sui giornali deve farsi intervistare dai pochi giornalisti che ancora gli telefonano per attaccare il suo successore Plano, dimenticandosi dei proclami che faceva dai prati di Venaus. Tutto cambia, i potenti diventano ex, alcuni passano oltre, come la De Palacio o Martinat, ed anche tra i No TAV molti non ci sono più, ma perfino nell'aldilà c'è una differenza tra i lobbisti ed i NO TAV: i primi nel cuore hanno gli interessi, i secondi nel cuore hanno un'anima, la coscienza delle persone, quella che fa la differenza e che da la forza di vincere! Anche in questo senso va probabilmente intesa la parola "RESISTENZA" che si sente spesso ripetere da queste parti. Di fronte alla violazione dei limiti cosa può fare il cittadino? Ce lo spiega il Professor Salvatore Settis, ripreso in una setata ad avigliana, guardate questo video che secondo il nostro parere ha dei contenuti davvero rivoluzionari.
Le attuali iniziative di resistenza nonviolenta sono un campeggio NO TAV alla Maddalena di Chiomonte, con corollario di "Notti bianche" nelle quali si sta insieme ragionando sul nostro futuro, quello che nessuno riuscirà a rubarci.
Il Movimento NO TAV ha bisogno del sostegno attivo e ideale di tutte le persone di buona volontà, vieni a trovarci e tieniti informato, informando a tua volta i tuoi amici. Grazie per tutto ciò che potrai fare. Il futuro del nostro Paese è anche nelle tue mani!
I migliori saluti, Ambientevalsusa Scrivi a: info@ambientevalsusa.it
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PROSSIMI APPUNTAMENTI E SERATE NO TAV
- Giovedì 5 maggio RIVOLI, ore 21
presso Sala consigliare Via Capra 10
- Venerdì 6 maggio CHIUSA SAN MICHELE, ore 21 presso Polivalente
di Via Cantore 14
- Martedì 10 maggio ROSTA, ore 21 presso il salone Oratorio Piazza
San Michele
- Giovedì 12 maggio SANT'AMBROGIO, ore 21 sala Consiglio Comunale
- Mercoledì18 magggio AVIGLIANA, ore 21 Teatro Fassino, via IV
Novembre 19 ”CANZONE DEL PAESAGGIO PERDUTO - Territorio e Costituzione”
con Salvatore Settis, Alessandra Algostino, Luca Mercalli
SABATO 21 maggio 2011 GRANDE MANIFESTAZIONE NO TAV RIVALTA - RIVOLI
ULTIME NOTIZIE DEL 4 maggio 2011
ACQUA, ARIA,
TERRA...
Superati gli ultimi ostacoli (ci dicono)... ricominceranno le
barricate?
Questo è il quesito a cui giornalisti e gli osservatori più attenti alla
questione Torino Lyon vorrebbero delle risposte.
La redazione del nostro sito risposte certe a questa domanda al momento
non ne può dare. Ciò che possiamo fare invece è rappresentare in modo
chiaro la
situazione. Il progetto della tratta nazionale è piombato sulla
cintura Torinese, trovando impreparati i sindaci di Rivoli (“non
pensavo un cantiere così vasto”) e Settimo
Torinese (“se non interrate la linea storica divento NO TAV”).
Chiamparino invece dopo aver reso Torino una delle città più indebitate
del Paese, dorme tranquillo sul megatunnel che attraverserebbe la sua ex
città da Grugliasco a Venaria. Peggio ancora Fassino,
ci vogliono prendere l’acqua, evitando il referendum, ci impesteranno
l’aria con il termovalorizzatore che
probabilmente brucerà rifiuti napoletani, cercano di bloccare il
referendum sul nucleare, adesso l’attacco è a quel poco di terra che
rimane, attraverso le grandi opere ed i reiterati “Piani casa”.
SIAMO AL DUNQUE. La gente ha capito ciò che è in ballo, ognuno sarà
chiamato a fare il proprio dovere di cittadino,
SENZA PIU’ DELEGHE, visto come sono stati trattati i nostri
rappresentanti sindaci ed amministratori a Roma. C’è la possibilità che
la Torino Lyon, fino ad oggi emblema delle
opere inutili ed economicamente insostenibili diventi anche sinonimo di sopruso, inefficienza e
del malaffare.
MOBILITAZIONE GENERALE Queste parole vengono ormai ripetute in tutte le
assemblee, tra i Comitati, nei Consigli Comunali. Non sarà la bugia di
un progetto “Low
Cost”, a far calmare gli animi, non è l’invito al “tavolo romano”
dei sindaci di Giaveno e Claviere a contribuire ad abbassare i toni,
perchè il progetto in realtà trasformerebbe la valle in un cantiere per
30, 40 anni, con costi ancora più difficili da valutare, mentre i
sindaci di Claviere e Giaveno dovrebbero ormai sapere che i progetti TAV
non li coinvolgono per nulla e dovrebbero evitare di fare le "comparse
politiche a chiamata".
UN PASSO IN AVANTI E’ STATO FATTO DICE
FASSINO.
E’ vero, adesso è chiaro a tutti che la democrazia rappresentativa è una
bufala; altrettanto chiaro che le prescrizioni ai progetti non verranno
mai rispettate; ancora più evidente l’illegalità quando si
affida alla CMC il cantiere di Maddalena, con la scusa che avevano
già ottenuto quello di Venaus. La responsabilità dei proponenti è
evidente, ed anche il loro enorme interesse economico. Le grandi imprese
che si fidano della politica sperano negli appalti, gli sparuti quanto illusi
imprenditori locali resteranno probabilmente ancora una volta
delusi, mentre i loro operai ed alcuni
individui economicamente disastrati che sono stati invitati per far
numero (o si sono imbucati?) alla recente riunione dei si tav a Susa
avranno ingurgitato probabilmente gli ultimi pasticcini pagati da Virano
e Co. Buona digestione! Siamo alla farsa verso le istituzioni, alla
truffa nei confronti dell’Europa, all’inganno nei confronti dei
cittadini e contribuenti italiani. LA MOBILITAZIONE GENERALE sarà con
tutta probabilità un evento
naturale, forse atteso perfino da chi vorrebbe l’opera per farci i
suoi consunti, giochini e strategie. La storia di
20 anni ci ha insegnato molto. A SARA'DURA,
ma la cosa non spaventa nessun valsusino serio, proprio perché la
situazione è grave ma non seria.
TAV = MAFIA E' scritto sul monte Musinè, ben visibile arrivando nella
valle da Torino. Alla vigilia di una nuova Salerno-Reggio Calabria, solo
l’impegno nonviolento dei cittadini onesti potrà fermare il sopruso
verso una rappresentanza del nostro territorio non rispettata e l’enorme
spreco di risorse pubbliche in un Paese già allo stremo.
Per parte nostra continueremo ad informare chi lo desidera, utilizzando
tutti gli strumenti tecnici a nostra disposizione.
State in linea… e teniamoci tutti pronti a protestare pacificamente ma
con molta determinazione.
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richiedere di essere inseriti in mailing dite ai Vostri amici di
scrivere a info@ambientevalsusa.it
oppure chiedere amicizia su facebook.
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Comunicato Stampa dalle Valli No TAV Movimento NO TAV 4.5.2011
Una garanzia per il futuro
www.notav.info - www.notav.eu - www.notavtorino.org -
www.ambientevalsusa.it
Il Governo “inaugura” la nuova linea
ferroviaria “long cost” Torino - Lione
I Comitati No TAV dichiarano lo stato di mobilitazione permanente nelle
Valli No TAV con un’attenzione particolare per la Maddalena di Chiomonte.
Il Coordinamento dei Comitati No TAV si è riunito ieri sera a
Villarbasse per valutare le gravi decisioni che sono state assunte a
Roma nel corso della riunione del 3 maggio del Tavolo Politico della
Torino – Lione.
La risposta dei Comitati No TAV è stata immediata con la dichiarazione
di stato di mobilitazione permanente nelle Valli No TAV.
Sabato 21 maggio si svolgerà una marcia di protesta da Rivalta a Rivoli,
il calendario di tutte le iniziative in continuo aggiornamento è già sui
siti No TAV.
Il nuovo e mutilato progetto presentato ieri a Roma ha messo in evidenza che lo Stato italiano non è in grado di rispettare gli impegni assunti con l’Unione Europea con la presentazione nel 2007 del secondo progetto in destra Dora. I Comitati ricordano che il finanziamento europeo è stato concesso a fronte di un impegno pluriennale dello Stato italiano per la realizzazione di tutta la tratta transfrontaliera composta da tunnel di base di 57 km e tunnel dell’Orsiera di 20 km, entrambi a due canne.
Questa ennesima variante, presentata a pochi giorni dalla pubblicazione del progetto preliminare della tratta nazionale, dimostra la volontà di devastare i territori dalle Alpi alla pianura, dai piccoli e medi centri alla Città di Torino che sarà oggetto di una speculazione edilizia in Corso Marche.
La trasformazione del progetto unico in uno “a lotti costruttivi” da realizzare nel corso dei prossimi 30-40 anni (long cost) secondo gli ultimi dettati del decreto milleproroghe caro a Tremonti e in spregio degli accordi con l’UE dimostrando che l’opera è inutile e condannerà a morte la linea storica da Bussoleno fino al Fréjus.
Il Coordinamento dei Comitati No TAV ha anche espresso un duro giudizio nei confronti del Governo Italiano, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte che hanno dimostrato con questa mossa teatrale il loro stato confusionale, l’incapacità di fare bene e l’arroganza nei confronti dei cittadini e dei loro rappresentanti eletti non ammessi al tavolo politico perché contrari o critici nei confronti dell'opera.
I Comitati No TAV hanno manifestato la loro solidarietà ai Sindaci esclusi e al Presidente della Comunità Montana.
I Comitati No TAV, dichiarando che il tempo per giocare è scaduto, invitano i Sindaci “dubbiosi” a prendere una seria posizione di difesa della salute dei loro cittadini e dell'ambiente dei loro territori
“né qui né altrove”,
I migliori saluti, Ambientevalsusa
info@ambientevalsusa.it
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Siamo agli sgoccioli, poche settimane e
dovrebbero iniziare a scavare alla Maddalena, Chiomonte.
Un buco di 7 km, utile per “testare la
trivella” e capire quali sorprese ci riservano le montagne
valsusine, capire se la galleria del TAV si può fare, se il
calore e l’acqua della montagna lo permettono. Questa la
teoria.
Tutti i valsusini e gli italiani
informati però sanno bene che la teoria è ben diversa dalla
realtà. E’ ormai fin troppo chiaro che una nuova ferrovia
non serve, che sarebbe insostenibile per la nostra economia,
che dietro a questa opera, come a tutte le “grandi opere” ci
sono interessi per nulla collettivi ma la necessità di
attingere ai contributi europei e l’incapacità di progettare
un futuro sostenibile per il nostro paese e per i nostri
figli.
TAV, Ponte sullo stretto, nuove basi
militari, inceneritori di rifiuti, centrali atomiche sono
tutti risultati fotocopia di questa incapacità di guardare
al futuro in modo costruttivo, nel rispetto dei cittadini e
delle loro reali esigenze. Capita così che le grandi opere
vengano utilizzate a livello di propaganda facendo credere
che siano la soluzione ai problemi.
Non ci si deve però stupire troppo di
una simile situazione se sono i pubblicitari a governare,
gente che prima promette, e quando si tratta di mantenere le
promesse cambia discorso e comincia a raccontare barzellette
sempre più stupide. E diciamocelo: il meccanismo funziona!
Molte persone ridono alle barzellette e accendono la Tv per
sentire la prossima... La forbice tra conoscenza e
creduloneria pare allargarsi. Da una parte gente sempre più
informata e cosciente della realtà, dall’altro persone che
per interesse o incapacità hanno dimenticato le promesse del
loro capo spirituale e ridono alle sue barzellette. La
politica come una religione, una religione che costa sempre
di più, ed ecco che anche da “sinistra” qualcuno propone di
aumentare i rimborsi elettorali.
Diciamocelo chiaro, è qui che casca
l’asino. Il TAV alla fine rischia di diventare, se non lo è
già, l’ennesimo classico, antiquato modo per finanziare la
politica. Per questo tutti i grandi partiti lo vogliono?
Molto probabile. Forse è anche per questo motivo che le
procedure autorizzative hanno dei buchi enormi, con
revisioni infinite dei progetti, assoluta mancanza di una
qualsiasi valutazione dei rapporti tra costi finali e
benefici presunti. Ma forse tutto è semplicemente studiato
per mettere le mani sul contributo europeo,e certo tutto ciò
stride leggermente con le dichiarazioni del governo di voler
uscire dalla UE in conseguenza della bocciatura
europea sulla linea adottata
dall’Italia sui rifugiati nordafricani.
La nostra riflessione finisce qui...
inutile continuare. Crediamo invece molto utile fornire ai
nostri lettori una serie di notizie che possono confermare
le nostre analisi sulla questione Torino Lyon, attività che
svolgiamo ormai da 11 anni.
Dateci una mano DIFFONDENDO I NOSTRI
MESSAGGI!
Cerchiamo di informare al meglio i
nostri amici e gli iscritti della mailing. e come noi fanno
tanti altri amici e diversi siti internet. In particolare
tutti stiamo esaminando i progetti e predisponendo le
osservazioni e le azioni legali necessarie. Il sito
Ambientevalsusa è gestito a livello volontario e senza scopo
di lucro da 11 anni. Un particolare ringraziamento ci
sentiamo di esprimere agli esperti di Pro Natura Torino e
del WWF per l’enorme mole di lavoro svolto. SOSTENIAMOLI con
il con il 5xMille COME FARE?
Cerca nel modulo Modello Unico, 730, CUD
lo spazio: “Scelta per la destinazione del 5X1000”.
Metti la tua firma nel riquadro
“Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non
lucrative di utilità sociale, ecc.”
Sotto la firma, nello spazio “codice
fiscale del beneficiario” inserisci il codice fiscale di
Pro Natura Torino 8 0 0 9 0 1 5 0 0 1 4
oppure quello del WWF nazionale 8 0 0 7 8 4 3 0 5 8 6
Testo delibera CIPE 86 2010: Cunicolo esplorativo della Maddalena. Approvazione progetto definitivo e finanziamento.
Necci: il TAV e qualche mistero. La stessa storia nel video di Ferdinando Imposimato.
Ecco il tracciato finale Sei cantieri fra Valsusa e Settimo.
5 aprile 2011: Lettera aperta del Movimento No TAv agli imprenditori valsusini.
23 marzo 2011: Il centrodestra scivola sul TAV. Basta la buccia di banana del Movimento 5 stelle...
23 marzo 2011: Osservazioni della Comunità Montana Valle Susa e Sangone alla documentazione progettuale integrativa richiesta dalla Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS trasmessa da LTF S.p.A in data 24 gennaio 2011.
22 marzo 2011: Militarizzare i futuri
cantieri?
18 marzo 2011: Tav e salute pubblica. Manifesto
dei medici ed operatori sanitari.
Comunicato stampa della Comunità
Montana sui manifesto dei medici
14 marzo 2011: Il comunicato stampa, le osservazioni, la diffida delle associazioni ambientaliste sul progetto LTF tratta intenazionale.
14 marzo 2011: Il tracciato da Sant’Ambrogio a Settimo Torinese
13 marzo 2011: Virano alle terme, fantasie di un moderno Giulio Cesare.
2 marzo 2011: il ricatto dell’Ospedale di Susa.
I migliori saluti, Ambientevalsusa Scrivi a: info@ambientevalsusa.it
Torino Lyon, notizie del 2 marzo 2011
LA LETTERA:
Gentile signor Virano,
sono una valsusina doc NO TAV e vorrei esporle il mio punto di vista.
Vengo subito all'enunciato: IL TAV, DI QUI, NON PASSERA' MAI.
E sa perche? Da molti anni ormai, in valle e non solo, una moltitudine
sempre più numerosa di persone prende coscienza di sè, dei veri valori
della vita e coltiva con successo quello che è il primo obiettivo che
ognuno di noi dovrebbe perseguire: la LIBERTA'.
LEGGI TUTTO su
www.ambientevalsusa.it
28 febbraio 2011: SEMPRE PIU�CONVINTI DELLE NOSTRE RAGIONI
E� sempre più chiaro che chi vorrebbe il TAV sostituisce, magari perfino
nel suo inconscio, il bene comune che è la verità, con l�interesse
privato infatti:
1) tutti i dati ufficiali indicano che l�opera non serve. Video.
2) è appurato che i costi del TAV sono al momento sconosciuti ed
insostenibili per la collettività.
3) Non si è ancora piantato un chiodo ma i vertici di LTF sono già stati
condannati per corruzione.
LEGGI TUTTO su
www.ambientevalsusa.it
27 febbraio 2011: NON SOLO TAV
Pur occupandosi prevalentemente della Torino-Lyon la redazione di
Ambientevalsusa sente la necessità di condividere con Voi (che potete
diffondere ulteriormente) alcuni documenti e filmati su argomenti non
meno importanti del TAV, anzi a ben vedere argomenti che sono un tutt�uno
con la questione che da 11 anni seguiamo su questo sito: Acqua pubblica,
Nucleare, Giustizia, Energia.
LEGGI TUTTO su
www.ambientevalsusa.it
25 febbraio 2011 LA COMUNITA� PENSANTE
Si sta allargando sempre più, e nuove persone di ogni ceto sociale vi
aderiscono. La politica dei partiti è sempre più lontana, quella delle
cose reali vicina e partecipata.
Nel nostro piccolo proviamo a contribuire col contributo idi tanti amici
che ci scrivono e che ci danno una mano,ma il lavoro da fare è davvero
molto, e sia chiaro, forse servirà solo per ridurre i danni. Perciò ti
chiediamo di aiutarci a diffondere queste notizie per ricercare un
confronto sereno, non urlato, con tutti, basato su dati reali, sulla
partecipazione dei cittadini alle scelte del mondo nel quale vivono.
26 febbraio 2011: LA PROPAGANDA TAV.
Devono ancora scavare il cunicolo geognostico per capire se �la talpa� è
utilizzabile e per capire cosa c�è nelle montagne e dunque se l�opera è
fattibile, ma i politici parlano come se fosse tutto facile?
Consci del fatto che salute, ambiente, ordine pubblico sono elementi
essenziale del vivere civile e che nessuna opera deve metterli a
rischio, riteniamo doveroso mettere a disposizione di tutti i nostri
amici lettori le ultime dichiarazioni pro Lyon-Turin dei politici. Non
sfugga peraltro che ingenti risorse, pare 500.000 Euro verranno spesi
dalla regione per �convincere tutti sulla bontà dell�opera�, o almeno
per provarci. Soldi buttati.
LEGGI TUTTO su
www.ambientevalsusa.it
Se hai un amico che vuole ricevere le nostre notizie digli di richiedere
l�iscrizione a
info@ambientevalsusa.it
oppure su facebook chieda amicizia ad Ambientevalsusa No Tav Bis
http://www.facebook.com/home.php#!/profile.php?id=100001429734403
Grazie a tutti! I migliori
saluti, Ambientevalsusa
info@ambientevalsusa.it
UNA STORIA IN SEI PUNTATE: LA GRANDE TRUFFA
TAV 19 gennaio 2011
Video di ANTITAV su You Tube.
Sono stati montati mettendo insieme diversi filmati e trasmissioni
televisive.
Un buo lavoro, in grado di aprire gli occhi a chi ha ancora dei dubbi.
Noi ne abbiamo messa una puntata ogni giorno per sei giorni sul nostro
profilo, chiedendo agli amici di far girare.
Se Vi pare utilizzate, linkate, mandate note con i riferimenti. E'
importante informare tutti i contribuenti!
http://www.youtube.com/watch?v=NGTq8XLqRsI
http://www.youtube.com/watch?v=6ZD5BnljL6k&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=XOc39_RvqY8&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=VjHIeqyAsbQ&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=7Uc2RriGIkc&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=TEE9nCsDfJQ&feature=
ULTIME NOTIZIE TORINO-LYON, dal sito www.ambientevalsusa.it
Ottobre 10-20 ottobre 2010.
Video manifestazione Vaie-Sant Ambrogio 9 ottobre 2010.
http://www.youtube.com/watch?v=xaRfGfuKbrc
Video dell�arch. Virano a Susa 19 ottobre 2010
http://www.youtube.com/watch?v=psmpAiyQtrI
Richiesta di interruzione della procedura di Valutazione Impatto
Ambientale sul progetto preliminare tratta internazionale LTF
http://www.notavtorino.org/documenti/osserv-ass-amb-a-prel-ltf-com-sta-8-10-10.pdf
Osservazioni delle associazioni ambientaliste
http://www.notavtorino.org/documenti/oss-assamb-prel-ltf-2010-8-10-10.html
Osservazioni della Comunità Montana
http://www.notavtorino.org/documenti/oss-cmvss-prel-ltf-2010-6-10-10.html
Immobili da abbattere: guarda se c�è anche la tua casa.
http://www.notav.info/?p=2283
20 ottobre 2010 Corte dei Conti denuncia:opere pubbliche
realizzate con studi di fattibilità superficiali o a volte assenti,
tangenti, gravi irregolarità nella gestione e nel collaudo dei lavori
appaltati, esecuzioni difformi ai progetti originari.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-10-19/giampaolino-cresce-poco-sara-115937.shtml)
20 ottobre 2010 Per questo motivo bisogna vendere bene il grande
cantiere Torino-Lione (Demarche Grand Chantier)
http://www.notav.info/?p=2395
19 ottobre 2010 Susa. Il trio delle meraviglie: piazzisti di opere
http://lavallecheresiste.blogspot.com/2010/10/il-trio-delle-meraviglie.html
Siamo andati a dare il benvenuto con le bandiere, gli striscioni e i
cori "Giù le mani dalla Valsusa" ai sigg. Virano, Bonino e Amprino
attesi per un vertice nei locali dell�Autoporto di Susa.
Guarda il video con Virano.
http://www.youtube.com/watch?v=psmpAiyQtrI
19 ottobre 2010 Stoccarda dice no alla nuova stazione sotterranea Tav
In germania la protesta ferma la stazione sotterranea di Stoccarda del
TAV.
http://lavallecheresiste.blogspot.com/2010/10/succede-stoccarda-dove-i-cittadini.html
18 ottobre 2010 Hanno già perso ma non sanno come dirlo
http://ilcorrosivo.blogspot.com/2010/10/hanno-perso-ma-non-sanno-come-dirlo.html
17 ottobre 2010 Comunicato stampa dei comitati No Tav su relazione
Commissione Petizioni Ue
http://lavallecheresiste.blogspot.com/2010/10/comunicato-stampa-dalle-valli-no-tav-19.html
Audizione presso la Commissione Petizioni
http://www.notav-valsangone.eu/documenti/Relazione%20finale%20Bruxelles%20-%20Commissione%20Petizioni%2029%20Settembre%202010-1.pdf
17 ottobre 2010 la valle che resiste: INAUGURAZIONE PRESIDIO N° 9
� VAIE - Mentre si sentono voci di "militarizzazione dei siti" da parte
di "democratici" uomini di partito e/o interesse.... in Valsusa in 10
giorni nasce un Presidio su uno di questi siti. Punto informativo e
luogo di incontro per i cittadini che - democratici - provano ad esserlo
veramente!
http://www.nuovaresistenza.org/2010 ottobre 18/facebook-video-pubblicati-da-guido-pent-inaugurazione-presidio-no-tav-di-vaie-hq/
17 ottobre 2010 Andate e militarizzate! S. Esposito vuole la
militarizzazione della valle ed i sindaci No Tav fuori dal PD.
L'ultima trovata del deputato Stefano Esposito del PD, secondo un
articolo de La Stampa di oggi, è quella di proporre la trasformazione
dei cantieri TAV in siti militari. La proposta si commenta da sé e rende
bene l'idea di democrazia del "nostro rappresentante. Tentato pressing
alla Camera dei deputati di Esposito e Merlo. Ma le telecamere impietosi
li riprendono, soli appollaiati ai loro banchi, in un parlamento vuoto...sembravano
due cornacchie... ma quale pressing cari deputati...Non lo avete ancora
capito che avete già perso?
http://pdpiemonte.it/ultimi-articoli-pubblicati/67-rassegna-stampa/1402-lultimatum-del-pd-no-tav-fuori-dal-partito.html
16 ottobre 2010 Maddalena di Chiomonte. Nuovo presidio in costruzione.
Domenica mattina sono iniziati lavori per la costruzione del nuovo
presidio della Maddalena. Nell�appezzamento acquistato dal Movimento NO
TAV proprio in mezzo all�area del presunto cantiere. I lavori andranno
avanti tutti i weekend a partire dal 22 ottobre.
15 ottobre 2010 Questa è la responsabilità degli assessori regionali
Bonino e Ravello: leggete la relazione e capirete con che leggerezza si
autorizza l�avvio dei cantieri. Leggi la Deliberazione della Giunta
Regionale 7 ottobre 2010, n. 54-768
http://www.notavtorino.org/documenti/ok-giu-piem-progdef-maddalena-dgr_00768_900_07102010.pdf
Guarda caso la Corte dei Conti, il 19 ottobre successivo, nel rapporto
sulla spesa per le opere pubbliche afferma: Studi di fattibilità
superficiali o a volte assenti, tangenti, gravi irregolarità nella
gestione e nel collaudo dei lavori appaltati, esecuzioni difformi ai
progetti originari.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-10-19/giampaolino-cresce-poco-sara-115937.shtml
)
�Il circo delle stelle�: cos�è il cunicolo geognostico
della Maddalena.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010
ottobre 09/sprechi-lentezze-e-costi-stellari-in-val-di-susa-la-tav-e-gia-un-disastro-economico/70462/
14 ottobre 2010 Il Tav a Trieste: è una questione carsica tengono
tutto nascosto.
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=248&ID_articolo=40&ID_sezione=550&sezione
Trieste: Tav, rigassificatori e turismo.
http://massimobulli.blogspot.com/2010/10/tav-rigassificatori-e-turismo.html
9 ottobre 2010 La marcia dei 60.000. �Una valle presidiata� di Chiara
Sasso.
http://www.notav.info/?p=2353
8 ottobre 2010: Perché le grandi opere non si fanno. Un articolo di
Marco Ponti
http://eddyburg.it/article/articleview/15954/0/3/?PrintableVersion=enabled
25 settembre 2010: MARCIA
NO TAV RIVALTA - RIVOLI
23 settembre 2010: LA
NUOVA TANGENTOPOLI? NASCE IN VALSUSA.
Negli ultimi giorni qualcosa di nuovo ha cambiato
gli equilibri.
L’europarlamentare Vito Bonsignore, ha
dichiarato: «Così
com'è oggi la proposta Tav è diversa da quella di anni fa, e quindi è
un'altra cosa. Le merci saranno poche, molti di più i passeggeri.
Diversamente da come sostiene Virano». Ed è scoppiato un macello. Chi si
è agitato però non ha notato che già Tremonti alcuni
giorni prima aveva chiesto di ridurre i costi troppo alti (1.300
euro al cm oggi), ipotizzando di utilizzare una sola galleria.
Pochi sapevano in quel momento ciò che invece preoccupava il Ministro:
1) mancano i soldi e quei 671 milioni di Euro di
finanziamento UE rischiano di far accendere le luci nel buco delle
finanze italiane (se lo Stato italiano ricevesse richiesta di “mettere
sul piatto" la sua parte di finanziamento, scoppierebbe
probabilmente il bubbone da parte della UE;
2) probabilmente Tremonti sapeva già ciò che invece
è apparso sui giornali solo domenica 19 settembre, ovvero che il
Portogallo aveva appena annullato le gare d’appalto per la tratta
Madrid-Lisbona, a
causa aumento costi e crisi economica. Si noti bene che per 50 km di una
tratta i costi erano 1,9 miliardi di Euro, ovvero 38 milioni a km, non
certo 130 come per la Torino-Lyon… eppure il Portogallo ha deciso
di sospendere tutto!
A questo punto chi ci legge comincerà ad
interrogarsi sulla stranezza di questi dati così difformi, ed allora non
ci resta che indicare alcune istruttive letture.
Una scheda su chi questa opera in valle di Susa la
progetta: la Tecnimont,
un articolo di Gianni
Barbacetto, che
parla proprio della linea TAV in valle di Susa, intitolato: La nuova
tangentopoli? Nasce in Valsusa.
Naturalmente ognuno si farà la sua personale idea su
ciò che succede, appare però indiscutibilmente chiaro a questo punto che
sono saltate tutte le regole del gioco, che manca il senso della misura
come dice il giudice Imposimato.
20 settembre 2010: LA
VALLE DI SUSA? COME UNA PENTOLA A PRESSIONE.
La Valle oggi è una pentola a pressione, con il gas
acceso al massimo. Si intervallano nei vari
centri valsusini le serate informative sul progetto LTF. Gli amministratori che
hanno letto i progetti, provano a spiegarli ai
cittadini. Ci sono
gli esperti della Comunità Montana, di Habitat e dei vari Comitati No
TAV che hanno riletto, sempre più allarmati, i dati di questo ennesimo
progetto, il quinto (ufficiale) della serie.
E dopo che da Firenze e dal Mugello sono saliti in valle a spiegare
cos’è successo in
Toscana, i
valsusini sono ancora più preoccupati.
Ci sono i giornali locali che prendono nota e
trasferiscono tre volte a settimana i dati del possibile scempio a tutti
i cittadini. Si susseguono iniziative di mobilitazione, incontri, marce;
riunioni tra esperti, ambientalisti, comitati. Presidi No Tav nascono
come funghi, dopo quello di Maddalena, l’ultimo è quello di Vaie.
Poi ci sono i partiti regionali e nazionali
affaccendati a garantire agli industriali che gli appalti si faranno. Il
PD torinese si dice imbarazzato da
una semplice marcia tra le vigne. Mentre il PD in modo puerile prova a
pensare di isolare il presidente della Comunità Montana Plano,
l'immagine del PD all’estero è ai minimi storici se perfino il
quotidiano spagnolo El Pais scrive:
PD? En coma y sin respirador… solo
in Valle di Susa c'è un po' d'aria?
La situazione si può ben inquadrare riassumendo
alcune frasi apparse sui giornali:
Plano, presidente Comunità Montana: “No
Tav e amministratori di nuovo uniti:
«E' solo l'inizio» «Restiamo uniti.
Ora e sempre resistenza». Ezio Paini, sindaco di Giaglione.
Davide Bono (Movimento Cinque stelle) la «Valsusa
è un esempio di responsabilità e libertà».
Chiamparino, sindaco di Torino e possibile candidato
alla leadership del PD: “vincere
i congressi per isolare Plano”,
e non sarà un caso se La Stampa titolava in questi giorni: “Blitz nelle
sezioni contro i No Tav del Pd”. Le "prove tecniche di resistenza" a
Chiomonte sono stae un successo: siamo alle pendici del Rocciamelone e
altri luoghi storici per la Lotta di Liberazione, siamo in un imbuto, un
territorio di montagna, stremato dalla disoccupazione come gran parte
del Paese, ma che ha sempre rifiutato compensazioni ed accordi
sottobanco di svendita del territorio. I pochi amministratori che hanno
provato a fare il "salto della quaglia" o che si vantano di aver fatto
spostare dai loro paesi il tracciato della linea vengono pubblicamente
contestati e non c’è da stupirsi, visto che cinque anni fa sulle
barricate rifiutavano l’appellativo di “Nimby”.
Decine di persone sono al lavoro in ogni paese, amministrazione,
Comitato e associazione ambientalista. Leggono i 12 scatoloni di carte
dei progetti, fanno osservazioni, cercano di capire quale sarebbe il
loro futuro se un progetto del genere si realizzasse. Più leggono, più
sentono il bisogno di organizzarsi per opporsi con tutti i metodi legali
e non violenti conosciuti.
La pentola è bollente, c’è bisogno di tanto buon
senso da parte di tutti. C’è bisogno che ognuno faccia bene il proprio
lavoro, nel rispetto delle leggi, delle proprie dirette responsabilità,
per il bene, non tanto della Valle di Susa ma di tutto il Paese.
A SARA' DURA! (ma per
loro)
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ULTIME NOTIZIE
TORINO-LYON, dal sito
www.ambientevalsusa.it
L' APPUNTAMENTO: Facciamo rivivere il territorio di Chiomonte!
Domenica 23 maggio dalle ore 9,30 alla Maddalena di Chiomonte, messa a
dimora di piantine e arbusti.
Scarica il volantino.
http://www.ambientevalsusa.it/23%20maggio%2010%20METTIAMO%20RADICI%20VOLANTINO.pdf
18 maggio 2010: una delegazione di No Tav Consegna la Carta di Hendaye
al Parlamento Europeo a Strasburgo.
Per vedere la documentazione consegnata vai al link.
http://www.notav-valsangone.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=432:delegazione-no-tav-a-strasburgo&catid=19:appuntamenti&Itemid=29
17 maggio 2010: pubblicato il progetto definitivo del tunnel esplorativo
di Chiomonte.
Leggi l'avviso di pubblica utilità.
http://www.ambientevalsusa.it/ltf.pdf
(i progetti sono disponibili per la visione presso gli uffici
regionali).
13 maggio 2010: L'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Pinard ha
invitato LTF ma non auspicava una
partecipazione massiccia della popolazione del suo paese.
Ne è venuto fuori un durissimo scontro a livello tecnico e politico nel
quale Pinard e LTF hanno fatto una figuraccia.
Guarda i video: parte I e parte II.
http://www.youtube.com/watch?v=ruvK3ynymD8
http://www.youtube.com/watch?v=A4kP2GGtffI
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Exit - Alessandro Sortino - La grande opera
http://www.la7.tv/richplayer/?assetid=50176113
Chi non l'ha già visto lo guardi: è un pezzo
giornalistico di grande equilibrio che aiuta molto a farsi un'idea.
Chi può/vuole lo faccia girare: c'è molto bisogno di donne e uomini
consapevoli per provare a migliorare questo nostro paese nonché la
qualità della vita nostra e dei nostri discendenti!
E’
FINITO IL BLUFF DI VIRANO
Oggi 17
febbraio 2010 le forze della polizia del signor Virano sono venute
nuovamente di notte per scortare una trivella per i sondaggi
propedeutici alla nuove linea ad alta velocità/capacità Torino-Lyon in
località Coldimosso di Susa.
Alla
fine della giornata, che ha visto un numero sempre crescente di
cittadini della Valle di Susa presidiare il sito della trivella, ci sono
state numerose cariche delle cosiddette forze dell’ordine con questo
bilancio tra i cittadini: due feriti ricoverati all’ospedale di Susa e
un ragazzo portato in prognosi riservata alle Molinette di Torino con un
grave trauma cranico.
TUTTI I
FERITI SONO STATI COLPITI RIPETUTAMENTE ALLA SCHIENA E IN TESTA MENTRE
ERANO PER TERRA.
E’
questa la democrazia e il coinvolgimento della popolazione che il
faccendiere Virano sbandiera ai quattro venti, con l’appoggio della
Bresso e di Cota, uniti nel voler distruggere quello che resta ancora di
intatto nella valle di Susa!?
Ma
questa volta ha sbagliato i calcoli: oggi è cominciata la visita di
alcuni parlamentari europei invitati in valle dal movimento NOTAV, che
si protrarrà per alcuni giorni. Oggi è stata la volta di Luigi de
Magistris, presidente della commissione europea per i controllo del
bilancio comunitario (e quindi interessata ad indagare sulla truffa TAV),
nel fine settimana arriverà il parlamentare irlandese Joe Higgins, che
terrà un’assemblea sabato sera a Bussoleno.
Queste
persone sicuramente porteranno nel Parlamento Europeo foto e
documentazione su come gli abitanti della valle di Susa e i loro
amministratori si oppongono fermamente al TAV, contrariamente a quanto
asserito dalle menzogne di Virano e dei suoi compari in affare.
NO TAV
NO TRIVELLE I comitati NOTAV
della Valle di Susa, Val Sangone, Torino e cintura
Susa, 17 febbraio 2010
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SCARICA LA "CARTA NO TAV" per capire dove si sta andando....... | |
![]() |
Scarica il file PDF ( Cartanotav.pdf 11,6 MB ) / Click destro " Salva oggetto con nome... " / |
5 febbraio 2010: OFFENSIVA CONTRO I SOCIAL NETWORK NO TAV.
Intorno alle ore 12 i gestori di Facebook hanno disabilitato gli account
di AmbienteValsusa No Tav e comitato No Tav Susa-Mompantero.
Senza alcun preavviso, probabilmente a causa di un "blocco automatico"
indotto strumentalmente da qualcuno che ci vuole bene. Questo fatto
indica che:
1) l'informazione che diamo dà molto fastidio e viene costantemente
monitorata. Da parte nostra, naturalmente, grazie alle nostre
statistiche, siamo in grado di sapere chi visita frequentemente il
nostro sito;
2) l'interazione tra sito e Facebook potenzia enormemente l'efficacia,
l'immediatezza e lo scambio di informazioni e conoscenza;
3) probabilmente è proprio l'informazione immediata che spaventa
qualcuno. Chi vuole fare i sondaggi teme forse che questi social network
permettano di informare sui movimenti nel territorio.
Naturalmente è noto ai nostri utenti che Ambientevalsusa si occupa di
dati tecnici e non di informazioni sul traffico stradale.
Abbiamo attivato immediatamente la procedura per la riattivazione
dell'account Facebook; eccovi la
lettera inviata a disabled@facebook.com
per richiedere l'attivazione dell'account.
In questi mesi gli indirizzi di tutti i nostri contatti su Facebook sono
stati salvati e siamo in grado di riattivare in poche ore un altro
account, ma qui la questione è legale.
In allegato
anche la lettera del comitato No Tav Susa-Mompantero.
Invitiamo per ora i nostri ed i vostri amici, se interessati, a
richiedere l'inserimento nella nostra mailing scrivendo a info@ambientevalsusa.it
ed ad iscriversi su facebook ai comitati No Tav Condove, Borgone,
Villarbasse, Spintadalbass, Notavaction, Sito Notav ecc...noi nel
frattempo interagiremo direttamente con loro.
Per corretta informazione inviamo ai nostri utenti iscritti alla mailing
list, che intanto sono diventati 34.000, una mail informativa
riguardante questo tentativo di oscurare l'opposizione al TAV.
Chi ha occhi per vedere e orecchie per sentire sa che questo episodio,
può preludere a "nuove attività" sgradite al territorio, anche perchè
l'azione di momentanea censura è stata attuata contemporaneamente
coinvolgendo due associazioni No Tav che informano più di 9.000 persone
in tempo reale.
3 febbraio 2010: Stato avanzamento sondaggi, a che punto siamo. Dopo le
modifiche apportate sul "Documento
rappresentante gli Indirizzi operativi per la progettazione preliminare"
sul sito della Provincia,
anche dal sito di LTF sparisce il documento sul "Piano
indagini del sottosuolo". Leggi il
documento.
2 febbario 2010: Avere un "indirizzo" e vergognarsene. Cari Foietta P. e
Poletto G. qui il gioco delle tre carte comincia ad essere veramente
evidente, spieghiamo perchè: clicca
qui.
31 gennaio 2010: ore 22.00. Incendiato il presidio di Bruzolo,
probabilmente con benzina. La struttura è andata completamente
distrutta. Forse indizi sugli attentatori. Guarda il
video.
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ULTIME NOTIZIE
26 gennaio 2010: -Perché sto con i No tav- Livio Pepino Membro
togato del Consiglio Superiore della Magistratura [25 Gennaio 2010]
www.Carta.org. Quel che la gente della valle sente, sta
scritto nella Costituzione .
26 gennaio 2010: Solidarietà ai No-Tav dai banchi del Parlamento
Europeo. Gianni
Vattimo e Sonia Alfano segnalano al
Parlamento e alla Commissione Europea violazioni dei diritti democratici
da parte del governo italiano e degli enti locali piemontesi.
24 gennaio 2010: I Si tav al Lingotto: questi sì che erano quattro
gatti. Ecco il video dei quattro
gatti di Chiamparino . In risposta alla
oceanica manifestazione di Susa del 23 gennaio promotori della Tav
Torino-Lione organizzano una contromanifestazione domenica mattina. Il
risultato non è dei migliori e chi aspettava dei dati che
giustificassero la nuova linea resta a bocca asciutta.
24 gennaio 2010 - Con la marcia di sabato la criminalità si è sentita
evidentemente alle strette ed ha deciso di muoversi di nascosto, di
notte. Brucia il Presidio di Borgone ma la reazione dei cittadini a
Borgone non si fa attendere e tutti si preparano a ricostruirlo più
uniti di prima. Incendio presidio
di Borgone .
23 gennaio 2010: in contemporanea con la manifestazione NO TAV di Susa,
si è svolta una imponente manifestazione contro la TAV (LGV - ligne a
grande vitesse). Prima della manifestazione è stata sottoscritta dai
comitati contrari al TAV/LGV francesi, spagnoli ed italiani, la " Carta
di Hendaye "Questa dichiarazione è stata
redatta da associazioni e movimenti di diversi Stati membri dell’Unione
europea (Francia, Spagna, Italia) che si battono contro la costruzione
di nuove Linee ferroviarie TAV (Treno ad Alta Velocità) e di Linee merci
rapide ad alta capacità LGV. Leggi il comunicato
stampa . Qualche immagine da Hendaye
(FR) ed
Irun
(SP) .
23 gennaio 2010 - Cronaca di una manifestazione di 40.000 NO TAV a Susa.
Ecco il
video dedicato a Tutti i giornalisti e
politici che quotidianamente CENSURANO la verità e che Sognano il grande
affare TAV.
www.ambientevalsusa.it
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L'incendio del presidio, un pezzo di vita cancellato dalla Mafia...
ma i NO TAV anche in questo caso dimostrano la loro forza morale,
sorretta dalle ragioni tecniche, ambientali, civili.
Quelli che si muovono di notte, che si vergognano evidentemente delle
loro azioni e che non hanno il coraggio del confronto si combattono
così! guarda il video.
http://www.youtube.com/watch?v=MJwGKQNAe
-SAREBBE UNO SCHIAFFO AGLI IMBECILLI CHE HANNO DATO FUOCO AL PRESIDIO.
Da “Carta” Il presidio di
Borgone
[25 Gennaio 2010]
Dopo l’incendio doloso che ha distrutto il presidio di Borgone, la notte
tra sabato e domenica scorsi, Carta lancia una campagna di
sottoscrizione solidale con i No Tav valsusini: per riscostruire il
presidio più bello di prima
Non ho idea di quanto costi un prefabbricato di legno, di quelli adatti
per la montagna e che vengono adoperati per alloggiare i terremotati più
fortunati [gli altri vanno nei container di metallo]. So che sarebbe un
bel segnale, a noi stessi e a tutti quanti, se una grande sottoscrizione
riuscisse a raccogliere i fondi sufficienti a collocarne uno a Borgone
Susa, dove fino a sabato notte esisteva una casetta di legno in gran
parte autocostruita fin dal 2005, dai giorni della precedente ondata di
sondaggi o carotaggi [per meglio dire tentativi di sondaggi] preliminari
alla costruzione del mitico tunnel da 50 chilometri dell’Alta velocità
ferroviaria. Quella volta, le truppe dello «sviluppo», che avevano
aggredito di notte il presidio di Venaus, su in cima alla valle, furono
respinte con perdite [politiche e culturali], ciò che del resto sta
accadendo anche in queste settimane. Però l’aggressione notturna non
poteva mancare: non poliziotti amanti del manganello, questa volta, ma
«Sì Tav» vigliacconi che nel buio accendono micce per incendiare, così
che il presidio di Borgone è andato completamente in fumo.
A me, che a Borgone sono stato più volte, la notizia ha fatto l’effetto
di un insulto, un’invasione dentro casa mia, anzi nostra, l’effetto
estremo della violenza verbale e dell’intolleranza sostanziale con cui
vengono trattati i cittadini in questo paese. Non solo i cittadini che,
come in Val di Susa, si organizzano per far valere il loro diritto a
decidere sui luoghi in cui vivono, ma i cittadini in generale, ne siano
consapevoli o meno. E’ per questo che Carta sostiene che «clandestino»
non è una definizione che riguarda solo i migranti senza documenti, ma
tutti noi. Tant’è vero che la signora Bresso, o Chiamparino o un altro
dei boss del Pd piemontese, hanno argomentato in questo modo: c’erano
decine di migliaia di persone, a Susa, sabato, contro la Tav? Chi se ne
frega: sono comunque una minoranza,dato che la maggioranza sono gli
italiani che votano per noi, o per Berlusconi, che fa lo stesso [ai fini
della Tav e su quasi tutto il resto]. Si è visto in Puglia, nelle
primarie vinte trionfalmente da Nichi Vendola, quanto questo modo di
ragionare, o di comandare, sia profondamente malato.
Perché poi la realtà – la società e la politica reale – sono fatte di
persone come quelle che facevano vivere il presidio di Borgone, quelle
che negli anni l’avevano accudito con amore, messo un tetto vero, le
finestre con i vetri e le tendine, e un grande tavolo per i pranzi, la
stufa a legna e la cucina, il patio esterno per la bella stagione, la
polenta e il brasato e i formaggi che ciascuno procurava e cucinava. Io
mi sentivo a casa, lì, come tanta altra gente. Lo stesso sentimento che
mi capita di provare quando vado a trovare i No Dal Molin di Vicenza, al
loro presidio, o in decine di altri luoghi come quelli. Che sono,
secondo me, il germe di un’altra politica, dove conta capirsi, stare
insieme, anche volersi bene, e si è uniti da uno scopo e da un modo di
perseguirlo, e attorno a quello scopo si ragiona per capire fino in
fondo cosa significa, quali nessi ci sono con gli altri ambiti
dell’esistenza individuale e collettiva, e infine tutto questo diventa
uno stile di vita, si organizza un gruppo d’acquisto solidale che mette
in pratica un’altra idea del territorio o una lista di cittadinanza che
non preveda i partiti e il loro modo di fare verticale e strumentale,
ecc. Ed è questo un fenomeno molto vasto, perché la delusione per una
politica sorda, cieca e reazionaria [nel senso proprio: lo «sviluppo»
del secolo scorso usato come un bastone sulla testa dei cittadini] si
tramuta in ricerca, in altri modi di decidere insieme, appunto in una
nuova politica.
Perciò è molto importante, simbolicamente e praticamente, fare del
presidio di Borgone la nostra nuova casa: un bel prefabbricato di legno
con il camino che fuma e promette buone cose da mangiare e buone
chiacchiere attorno al cibo. Ciascuno metta mano al borsellino: sono
euro molto ben spesi.
APPUNTAMENTI
Aderiamo in massa alla manifestazione di Susa del 23/01/2010 contro la
militarizzazione della valle. Scarica il volantino. Leggi le ragioni della
manifestazione. Per info logistiche vai su
www.notav.eu
Hanno dato la loro adesione tra gli altri: il movimento No Ponte,
Idra-Firenze, No dal Molin, No Mose, Fiom, CUB-sindacato di base, WWF italia,
Onda studentesca, Unione studenti, Movimento Cinque Stelle,
Anpi, Rifondazione Comunista, CGIL,PRC, RDB, Legambiente, Giovani
Democratici...
ULTIME NOTIZIE
22 gennaio 2010: TAV? Grande confusione in casa PDL, ma anche in casa PD
- L non si scherza. Probabilmente gli unici che hanno le idee chiare e il
cervello acceso sono i No Tav. Guarda il video.
21 gennaio 2010: tutti alla ricerca della trasparenza sugli appalti. E
dire che hanno tutto sotto gli occhi; per cominciare potrebbero controllare la
valutazione del costo dei sondaggi.
21 gennaio 2010: Beppe Grillo a Susa "il Tav è un attentato
all'umanità futura". Ha visitato inoltre i presidi di Rivoli e di
Sant'Antantonino. Guarda i video su
www.ambientevalsusa.it
ULTIMO VIDEO PRODOTTO: LA NOTTE DELLE TRIVELLE- SUSA 19 GENNAIO 2009
http://www.youtube.com/watch?v=48Irp0DQHRU
ASSOLUTAMENTE DA VEDERE E CONDIVIDERE!
UNA VALLE CHE RESISTE ANCHE ALLE MAFIE
http://www.spintadalbass.org/images/mani23-1-2010.jpg
Fine settimana movimentato in Valle di Susa.
E' davvero una valle che Resiste.. (anche al freddo) un breve Report
della settimana di Chiara, Maurizio con nostre integrazioni (mettere in fila
tutto ciò che è successo in questa settimana è davvero difficile ma ci proviamo
lo stesso?)
Chi è collegato a facebook può accedere alle nostre notizie in corrente
su:
Ambientevalsusa No Tav
http://www.facebook.com/group.php?gid=191572736304#/profile.php?ref=name&id=100000497319756
gruppo NO TAV
http://www.facebook.com/group.php?gid=191572736304
Puntate precedenti della storia:
Golpe istituzionale
http://www.youtube.com/watch?v=iH_ImFmslfs
scelta non violenta
http://www.youtube.com/watch?v=uzNdvWmsHog
1) lunedi 11 gennaio - nottata passata a Susa presso il nuovo presidio
dove alle 4 del mattino vengono stoppati i tecnici per i per sondaggi che
si presentano trulli trulli accompagnati da funzionari Digos e delle forze dell�ordine.
http://www.youtube.com/watch?v=3QPmAyi0-uQ
2) settimana trascorsa fra (il lavoro) e il correre a fare il cambio al
presidio, cq sempre affollato..di mattina pensionati, pomeriggio famiglie..di
sera i giovani, un ricambio "normale" Tutte le sere alle ore 18 Assemblea...per
fare il punto.
3) Mercoledi 13 assemblea a Palazzo Nuovo molto partecipata (per la
prima volta) studenti Onda durante la quale si decide di manifestare anche
a Torino il sabato successivo 16 gennaio.
4) intanto nascono altri punti presidi importante quello tra Rivoli e
Villarbasse, famiglie che tengono la postazione, operai al lavoro per costruire
la casetta, lavori fino a notte fonda per preparare l�inaugurazione di domenica
17.
5) venerdi primo consiglio Comunità Montana, la destra diserta in blocco
perché non riconosce il presidente Sandro Plano eletto con l'appoggio
amministratori notav. E� doveroso annotare come i 16 consiglieri di
minoranza in un momento così grave per la valle non si assumano la
responsabilità di presentarsi al primo appuntamento istituzionale di un ente che
raggruppa oltre 40 comuni e più di 120.000 abitanti.
6) sabato manifestazione a torino 3000 persone un successo dato che
èstata organizzata veloce. A torino-appaiono anche alcune bandiere notav alle
finestre di un condominio Partecipa alla manifestazione anche l'europarlamentare
Gianni Vattimo.
http://www.youtube.com/watch?v=O2w1UPneXUc
7) sempre sabato Luca Mercalli ha "Che tempo che fa" riesce a parlare
per 3 minuti di tav con un buon intervento.
8) sempre sabato sera, ignoti danno fuoco al presidio di Bruzolo ora
sotto sequestro, ovviamente l�incendio è doloso e provoca la reazione immediata
dei valsusini che decidono di fare una una fiaccolata la sera successiva.
9) sempre sabato sera viene al presidio di Susa Paolo Ferrero cje porta
la solidarietà di tutto il suo partito.
10) invece domenica passa al presidio di Rivoli e poi di Susa il
poliziotto Gioacchino Genchi con suo libro di 1000 pagine.
11) domenica mattina confernza stampa amministratori valle susa (23 fra
Pd e movimento notav) per dire che si riconoscono SOLO nella comunità montana
democraticamente eletta e non parteciperanno al nuovo Osservatorio. Non
nomineranno perciò i tecnici com'era stato chiesto da Regione e Provincia.
12) domenica pomeriggio la Regione informa che martedì ci sarà
l'insediamento del nuovo Osservatorio, elenca i comuni e si scopre che sono
quasi tutti di destraquelli che hanno dato la loro adesione con un solo comune
di centrosinistra il comune di SANT'ANTONINO !!!
13) domenica sera fiaccolata per l'incendio doloso al presidio
(convocato in un giorno con email e sms) 6-7 mila persone vi partecipano
Presenti anche il presidente della comunità montana Sandro Plano, la sindaca di
Avigliana Carla Matteoli, di Bruzolo Mario Richiero, di Villarfocchiardo Emilio
Chiaberto, la sempre presente Bellone di San Didero e decine di altri
amministratori valligiani.
14) viene deciso per una manifestazione sabato 23 gennaio (il giorno
prima della giornata organizzata a Torino al Lingotto per i Sì Tav ) vedi sotto.
15) da questa mattina nuovo presidio a Sant'Antonino...con gazebo stufa
e stessa storia nel luogo dove dovrebbero trivellare grazie al consenso di
Ferrentino
Non so se ce la faremo a reggere- i giornali ci massacrano tutti i
giorni�ma incredibilmente noi siamo sempre di più boh? Nell�aria della valle c�è
senz�altro qualcosa di strano, se lo scoprono probabilmente prima o poi
proveranno a prenderci anche quella.
Da- La Stampa . L�Osservatorio riparte ma senza il via libera di 23
comuni della Val di Susa (Alta e Bassa) che continuano a opporsi alla Tav e che
chiedono al governo di riconoscere un ruolo di coordinamento della Comunità
montana. Unica eccezione, tra i comuni a guida di centro-sinistra, quella di
Sant�Antonino dove il sindaco, Antonio Ferrentino, che nel 2005 era alla testa
del movimento degli amministratori, ha deciso di stare nell�Osservatorio.
I sindaci No Tav (Avigliana, S. Ambrogio, Chiusa S. Michele, Vaie,
Villar Focchiardo, S. Giorio, Bussoleno, Mattie, Chianocco, Bruzolo, S. Didero,
Mompantero, Venaus, Giaglione, Gravere, Bardonecchia, Oulx, Villar Dora,
Novalesa, Caprie, Almese, Caselette, Moncenisio) ribadiscono di non poter
accettare il criterio della sottoscrizione preventiva della «volontà di
partecipare alla miglior realizzazione dell�opera» per aderire all�Osservatorio
e chiedono una «puntuale valutazione dei costi/benefici della varie soluzioni
per coniugare le esigenze del territorio con quelle di ottimizzazione delle
risorse dello Stato». Rinvio che Regione e Provincia non hanno accettato.
19 gennaio 2010 ore 3 del mattino, la trivella arriva a Susa.
http://www.youtube.com/watch?v=48Irp0DQHRU
Intorno alle 3 di stanotte hanno portato una trivella all�autoporto di
Susa, in altra zona rispetto al presidio piazzato sul sondaggio S68.
Probabilmente tenteranno di fare il sondaggio S69. La zona è
militarizzata, l�uscita autostradale verso l�autoporto è bloccata.
Si scopre poi che sono 1500 i militi impegnati nell�operazione. I No TAV
accorrono a Susa presso il Presidio e bloccano per diverse ore a ripetizione una
corsia dell�autostrada. La polizia alla fine decide chi chiudere anche l�altra
corsia e blocca l�arteria alle uscite più vicine facendo uscire i veicoli sulle
statali.
http://www.facebook.com/album.php?aid=137680&id=789144868&ref=mf
I nostri amici hanno provato a riprendere la trivella e l�area
interessata ma la polizia lo ha impedito, per fortuna le solite sentinelle
valsusine, armate di macchine foto e teleobiettivi hanno immortalato l�azione
militare di presa dell�area dei sondaggi e un inizio molto sospetto di lavori
con tanto di cassette delle carote riempite ad una velocità molto sospetta, roba
da guiness dei primati secondo alcuni esperti?
http://www.youtube.com/watch?v=48Irp0DQHRU
�Di ritorno alla visita alla trivella, solo quattro parole al telefono,
ma intanto ci accontentiamo.
Ci negano l'accesso agli atti. Dicono di aver scavato già 10 metri ma un
nostro tecnico ha potuto avvicinarsi e ed ha notato dei cavi scollegati e la
trivella asciutta, c'è da domandarsi dove hanno scavato i 10 metri. Sono stati
fatti dei rilievi sulla sicurezza del lavoro ma la risposta è stata che non
essendo noi ispettori.... (e chi ha orecchie per intendere intenda...)� Dal Sito
No TAV EU-
La settimana in corso sarà ancora più intensa, quindi per favore, dateci
tutti una mano a cominciare dalla manifestazione di sabato 23 a Susa contro le
Mafie (e se non è mafia questa?)
http://www.spintadalbass.org/images/mani23-1-2010.jpg
Chi invece non può muoversi e volesse dare una mano può attivarsi sulla
seguente iniziativa:
NO-TAV, NO-SONDAGGI!
Se per vari motivi non riuscite ad essere presenti, se abitate in altre
parti d'Italia, potete aiutarci a fare pressione sulle comunicazioni delle ditte
(non solo e-mail) indicate dai giornali, E AGGIORNATE SUL NOSTRO SITO che stanno
lavorando con le trivelle nei diversi punti? Andate a:
http://www.notavtorino.org/documenti/aiu-ditte-sond-12-1-10.html
Proseguite in ogni caso questa azione anche nei prossimi giorni.
Grazie, e continuate a seguire le notizie.
FATE GIRARE TRA LE VOSTRE LISTE ED I VOSTRI CONTATTI
p. il Comitato NO-TAV Torino
Paolo Mattone
Grazie a tutti per l'attenzione e la vostra pazienza. la redazione di
Ambientevalsusa.it
I migliori saluti, Ambientevalsusa
AGGIORNAMENTI SULLA TORINO-LYON
1) Lettera aperta di Angelo Tartaglia professore del Politecnico di
Torino e consulente presso l'Osservatorio tecnico sulla Torino-Lyon.
http://www.ambientevalsusa.it/aperta.pdf
2) L'acqua ha invaso lo scavo della metropolitana di Torino a 15 metri
di profondità. I progetti del TAV a Torino parlano di tunnel ad
una prodondità di 26 metri sotto terra:
3) TAV in Mugello: Condanna a 5 anni per i vertici della CAVET in
primo grado: Qui sotto alcuni stralci della requisitoria del processo.tp://associazioni.comune.fi.it/idra/Requisitoria.htm
4) APPUNTAMENTI: Ancora una serata sul "progetto F.A.R.E." Assemblea
pubblica a Torino: Il progetto F.A.R.E Giovedì 5 marzo ore 20.3
Cascina Marchesa - c.so Vercelli 141
Intervengono: Andrea Debernardi - Antonio Ferrentino - Monica Frassoni
- Angelo Tartaglia
Antonio Saitta - Francesco Vercillo
5) PROPAGANDA ELETTORALE SI TAV in valle di Susa: E' nato il sito
www.sviluppoebuonsenso.it organo ufficiale della destra
valsusina favorevole alla nuova linea Torino-Lyon. Chi volesse chiedere
spiegazioni tecniche e politiche sull'argomento TAV può scrivere a
info@sviluppoebuonsenso.it
o sui vari blog del sito. N.B. Non sappiamo se tutti i messaggi vengono
resi visibili e se le risposte potranno avere un livello tecnico
approfondito...Nel caso non Vi rispondessero o non foste convinti delle
loro risposte, mandatele anche a noi, tenteremo di sostituirci o
chiederemo a qualche esperto. L'argomento è evidentemente tecnico e
prima di parlare bisogna conoscere...
I migliori saluti, Ambientevalsusa
Principali Bugie sulla Torino-Lyone ( estratto da www.legambientevalsusa.it )
![]() |
Scarica il file PDF ( Le Buige sulla Torino-Lyon.pdf 20 KB ) / Click destro " Salva oggetto con nome... " / |
Caro sindaco di Torino
di
Luca Mercalli (pubblicato
su www.notav.it 3 novembre 2005)
"Caro Chiamparino,
nel febbraio 2004, Ti difesi pubblicamente contro le accuse di mancato
sgombero neve durante una massiccia precipitazione. Presi questa
decisione perché ritengo importante cercare di essere obiettivi e
sforzarsi di capire quando le cose sono giuste o sbagliate. Ora ti
chiedo indietro il favore. Ti chiedo di valutare con coscienza la
questione dell'opposizione al Tav in Valsusa, lasciando perdere la
propaganda retorica fatta di "opera strategica", "occasione di
sviluppo", "corridoio internazionale".
Parole vuote, mancano i numeri che dimostrano effettivamente quali siano
i vantaggi. Invece di numeri sugli svantaggi, in questi anni, se ne sono
accumulati assai, messi nero su bianco da professionisti e docenti
universitari (www.notavtorino.org). Ma si fa di tutto per non accettare
la loro discussione. Ci sono molte contraddizioni nel sostenere - destra
e sinistra insieme - questa "grande opera". In genere si dice che la
politica ha la vista corta, pochi mesi o al massimo pochi anni. Per
questo non si investe sulle energie rinnovabili, sul risparmio
energetico, sul risanamento dell'assetto idrogeologico, sulla
pianificazione urbanistica, sulla ricerca scientifica. Strano che per il
Tav, opera che sarebbe pronta tra oltre 15 anni, si sia invece tutti
così solerti... C'è qualcosa sotto. Intanto la "nobile Torino" è un
colabrodo. Come ci si può agitare così tanto per far partire un'opera
faraonica che sfregia le Alpi e manganella le persone, quando non si
riesce a dimostrare nemmeno di saper chiudere piccoli cantieri aperti da
decenni, come il passante ferroviario?
Ogni volta che vado in studio Rai a Milano, osservo sconsolato il
degrado di Porta Susa, i rifiuti, il cantiere infinito di Corso
Inghilterra, un biglietto da visita triste, altro che città olimpica. Si
dimostri di saper risolvere prima l'ordinario dello straordinario.
Il Tav è un progetto fuori luogo nel contesto morfologico del territorio
italiano. E' un simbolo di una voracità ambientale infinita che le leggi
fisiche non permettono più di sostenere a lungo.
Chi percorre l'autostrada Torino-Milano vede oggi la nuova linea Tav che
è uno scempio geografico, una muraglia opprimente di calcestruzzo che
chiude il guardo a sud per 100 chilometri. Un atto d'arroganza
tecnologica per guadagnare mezz'ora. Centocinquant'anni fa la ferrovia
ancora oggi in servizio, assai meno invasiva, ridusse quel viaggio da
quattro giorni a quattro ore. Miglioriamo il servizio che già c'è, fatto
oggi di zecche e di ritardi sistematici. E' un problema di rapporto
costi-benefici. Sette miliardi di euro per un inferno di cemento che
scempia i migliori terreni risicoli d'Europa. Torino e il Piemonte non
saranno lastricate d'oro né grazie a questo o a quel nuovo treno
"veloce". Invece potranno trovare nuove opportunità nell'elaborazione di
un nuovo modello di sviluppo meno invasivo, già suggerito da un grande
manager Fiat torinese troppo presto dimenticato: Aurelio Peccei. Sì,
proprio lui, il fondatore del Club di Roma, promotore dello studio Mit
sui limiti dello sviluppo. E' un libro del 1972, in biblioteca si trova,
e Tu, che sei un forte lettore, so che andrai a riprenderlo. Vedrai che
abbiamo di fronte problemi assai più impellenti del Tav.
Luca Mercalli".
Siti di riferimento : www.legambientevalsusa.it www.notav.it www.notav.info
Da:
Tiziano Vandi [mailto:info@etwelectronics.com]
Inviato: domenica 4
dicembre 2005 18.29
A: Recipient list
suppressed
Oggetto: Valsusa e TAV
Ciao,
scusa se ti invado la posta con questa mail ma ho bisogno di una mano per
uscire da una situazione paradossale, degna veramente di un film
dell'orrore.
Come forse sai vivo in Valle di Susa, la valle di cui la televisione sta a
tratti parlando per la vicenda del Tav.
Ci hanno dato addosso televisioni e giornali come se fossimo degli
imbecilli, senza che però mai nessuno dicesse come stanno le cose veramente.
Io sto provando a mandare in giro delle mail, con un testo abbiamo ha
preparato per spiegare un po' come stanno le cose, ti prego se puoi leggila.
Ne resterai schifato.
Sono tutte informazioni vere, prese da documenti ufficiali, giornali e siti
web.
Se puoi girale a tutti quelli che conosci, so che non è bello chiederlo,
però purtoppo la mail è il solo strumento che ci rimane per far capire come
stanno veramente le cose.
Un grazie veramente di cuore, per quello che riuscirai a fare.
Un abitante della Valsusa
- - - - -
Qui viviamo con gli scarponi ai piedi anche in casa. Viviamo
sbirciando dalla finestra quanti mezzi della polizia sono intorno a noi e
quanti stanno andando a raggiungere “il fronte”.
Viviamo costretti a dare i documenti per andare a casa nostra. Viviamo con
telefoni accesi e sorvegliati. Viviamo schedati, scortati, blindati. Ma
soprattutto, viviamo con gli scarponi ai piedi anche in casa per dare il
cambio a chi da giorni resiste nella neve e per accorrere alla chiamata di
chi sta difendendo le barricate, ogni volta che provano a sfondare per
tentare di far partire i cantieri più inutili della storia d’Italia. Non li
fermeremo? Questo non lo sappiamo, ma almeno potremo testimoniare.
Sono anni che ci nascondono la verità, che ci infangano e ora, come se non
bastasse, ci hanno anche umiliato pubblicamente definendoci terroristi e
nemici dell’Italia.
E’ per questo che, traditi dalle stesse persone che ci rappresentano,
insultati dai mezzi di informazione, ci rivolgiamo a voi personalmente,
facendo appello alle vostre coscienze, perché questo è l’ultimo mezzo che
abbiamo per far sentire la nostra voce vera e per difendere quel poco di
democrazia che è rimasta.
Siamo il cosiddetto popolo no tav. Quei rompiscatole, bollati come nemici
dello sviluppo, che si battono perché, a detta dei nostri ministri, non
hanno nulla di meglio da fare.
No signori, le cose non stanno così, vi prego credeteci, le cose non stanno
così.
Dietro il no tav non c’è la protesta contro il progresso, ma c’è la precisa
protesta contro uno specifico progetto suicida.
Un progetto deciso a tavolino che ha deliberatamente ignorato tutte le
alternative possibili che in questi anni abbiamo fornito e che
consentirebbero la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità
senza questo folle disastro ambientale.
Il motivo di questa mail è semplice quanto triste.
Stiamo cercando di far emergere la verità che sta dietro a quest’opera, e
crediamo purtroppo anche ad altre opere italiane, nonostante i ripetuti
sforzi di alcune testate giornalistiche e televisive di distogliere
l’attenzione dalla realtà delle cose per difendere gli interessi enormi di
poche, importantissime persone.
Quello su cui vi invitiamo a riflettere è semplicemente questo:
Perché nessuno sulle testate nazionali, che si definiscono super partes, ha
ancora detto come stanno realmente le cose? Perché continuano a dipingerla
come una lotta di contadini contro lo sviluppo? O peggio ancora come una
volontà di isolare l’Italia.
Perché nessuno ha ancora parlato con chiarezza dei reali interessi economici
in gioco?
Perché gli studi ufficiali sulla pericolosità spariscono all’improvviso nel
nulla?
Ma soprattutto diteci vi prego, perché, anche in sede europea, non vengono
vagliati progetti alternativi, che passerebbero sempre di qui ma senza fare
il tunnel killer?
Purtroppo le risposte a queste domande ci sono eccome…
Sono nero su bianco, su documenti ufficiali, archiviate e prontamente
occultate.
E la cosa più umiliante è che chi le conosce bene ed ha la possibilità di
parlarne non lo fa. Non lo fa per interesse e non lo fa perché comunque è
letteralmente imbavagliato, da interessi che stanno troppo su per poter
essere attaccati.
Noi invece abbiamo una forza che loro non hanno: non abbiamo più nulla da
perdere.
Tanto cosa dovremmo fare? I ministri ci insultano, chi tutela le istituzioni
ci tradisce, chi si dovrebbe opporre tace, e chi è preposto a raccontare i
fatti dipinge con devozione verità distorte.
Solo questa via c’è rimasta. Informare di persona. Cercando di far conoscere
ciò che sta nero su bianco e che viene nascosto. Informare di persona.
Attingendo unicamente a documenti e dichiarazioni ufficiali e documentate. E
invitando a riflettere su quanto sia emblematica la concordia dei mass media
nel distogliere l’attenzione dai reali interessi economici in gioco.
E’ per questo quindi che vi rubo ancora qualche secondo di attenzione. Per
darvi i link ove potrete iniziare a saperne di più riguardo quest’opera.
Vi prego, consultateli, non lasciateci soli a combattere contro Golia.
Perché scoprirete anche che fine stanno facendo i nostri soldi senza che se
ne sappia nulla. Vedere chi c’è dietro a tutto ciò è sconcertante, ma forse
si riuscirà a capire perché i giornali non vogliono o semplicemente non
possono ancora raccontare tutto.
Come forse qualcuno saprà il nodo cruciale della questione per noi NON E’ la
realizzazione del corridoio cinque. Noi non ci stiamo opponendo al corridoio
cinque. Lo abbiamo detto anche in diretta tv (ambiente italia). E abbiamo
detto chiaramente anche che non vogliamo che il treno non passi da noi per
farlo passare sulla terra di altri. Sappiamo che il treno deve passare. Non
ci opponiamo a un treno. Sappiamo di essere nel 2005. La smettano di dirci
che siamo cretini che vogliono isolare l’Italia!
Quello a cui ci opponiamo sono i due tunnel killer che si vogliono
realizzare.
1 Perché sono un disastro ambientale
2 Perché dietro c’è un progetto che fa vergognare di essere italiani…
Come saprete gli scontri stanno avvenendo per opporsi alla realizzazione del
tunnel italo-francese, Ci hanno insultati dicendo che non capiamo che il
tunnel evita danni all’ambiente. Ci hanno dato degli stupidi. Ma… non viene
il sospetto che qualcosa non sia chiaro se ci opponiamo a un tunnel
chiedendo a gran voce di rivedere il progetto…
Ecco la verità.
Ecco qui di seguito link alle informazioni che sono misteriosamente sparite
da tv e giornali…
Se non riuscite a ciccare direttamente sui link, copiateli e incollateli
nella barra indirizzi del browser.
A spartirsi il grosso della torta saranno due ditte, una per la Francia e
l’altra per l’Italia.
Ecco chi c'è dietro, seguite tutti i link che vi elenco qui sotto
http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=799
Questo è il versante francese… vi siete mai chiesti perché in tv fanno
vedere solo francesi sorridenti che vogliono il tgv mentre in realtà sono
già partite numerose proteste per i danni alle dovuti agli scavi… chi mai
avrà interesse nel far vedere che in Francia sono favorevoli…
http://www.notav.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=2
notate il curriculum da sant’uomo che si è preparata e poi fate un salto
alla sezione "dicono di lui" in fondo a quella pagina e capirete molte cose
E per il versante italiano questa è la ditta incaricata dei lavori qui a
Venaus…
http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=789
vi suona nuova… non credo… guardate qui...
http://www.cmc.coop/article.php?sid=119&mode=thread&order=0&thold=0
Viva l’Italia! E’ questo il vero scandalo legato al tunnel!
Asse trasversale come ai vecchi tempi pur di mangiare tutti dallo stesso
piatto!
Bentornati nell’Italia dei faccendieri!
E ovviamente interessi da parte di chi poi ci mette macchinari, tecnologia
ecc… ecc… Insomma una fetta bella grossa di soldi, lo ripeto solo in parte
europei, da spartirsi secondo un piano preordinato già da tempo.
Adesso si capisce perché anche le testate giornalistiche, inutile parlare di
quelle televisive, solitamente schierate su posizioni opposte si sono
ritrovate d’accordo nel condannare il popolo no tav. Ecco perché soltanto
alcuni quotidiani, non legati a schieramenti o imprese che hanno interessi
economici nella vicenda, hanno conservato una certa obiettività nel
raccontare i fatti.
Politici che si accalcano a bollarci come nemici del progresso, come
terroristi! Da destra e da sinistra, ma non sorgevano alcuni sospetti…
cavolo! Ed ecco la verità, schifosa e sconcertante come sempre!
Ora capite perché i progetti alternativi al tunnel che chiediamo con forza
sono sempre stati bollati come non realizzabili. Non c’era nulla da
spartirsi! L’adeguamento della linea attuale costerebbe molto meno del
tunnel e lo si realizzerebbe in molti meno anni, quindi, perché farlo? Cosa
ci dividiamo se la torta è piccolina!
E noi a ripetere. Lo sappiamo che il treno dovrà passare. Decidiamolo
insieme il tracciato. Le conosciamo bene le caratteristiche geologiche delle
montagne. E invece no! Il tracciato è questo si fa il tunnel punto e basta.
L’uranio, l’amianto, l’instabilità della montagna (le stesse gallerie
dell’autostrada stanno franando lentamente)… affari vostri. A noi per ora
interessa aprire i cantieri. Anche solo per far girare una trivella a vuoto.
Almeno cominciamo a prendere i soldi. Poi si vedrà…
Ora capite perché ci sentiamo umiliati e traditi!
Ma invece di ascoltarci:
1 - Si sono spartiti equamente la torta
2 - Hanno invaso la valle di militari per portare i macchinari
3 - Ci impediscono anche la mobilità all'interno delle stesse aree dove
abitiamo.
3 - Hanno iniziato la più vergognosa delle campagne diffamatorie. Italiani
contro Italiani!
Stanno martellando a più non posso sui media dicendo che noi non vogliamo
che il corridio 5 - Non vero, chiediamo da anni di approvare i progetti
alternativi che tengano conto dei pericoli ambientali
Ci hanno bollato come nemici dell'Italia - E noi proponiamo progetti che
farebbero risparmiare letteralmente miliardi
Come irresponsabili - Mentre loro partono a trivellare l'Uranio
E tutto ciò, ovviamente, non solo sulle tasche ma anche sulla pelle della
gente.
Su questi link ci sono alcuni dati significativi sulla pericolosità
dell'opera.
http://www.beppegrillo.it/immagini/Nota%20Vigili%20del%20Fuoco%20di%20Torino.pdf
Questo riguarda la seconda galleria, quella al fondo della valle verso
Torino
http://www.notav.it/allegati/DocUff/Gays_amianto.pdf
E ancora...
http://www.osservatoriosullalegalita.org/05/interventi/068notavmedia.htm
Ne riportiamo solo tre, e ce n’è già delle belle, ma se voleste
approfondire, sempre dal sito no tav trovate numeroso altro materiale
riguardante l’impatto ambientale.
Per sapere quanto vi prendono in giro…
I soldi ci sono dicono...
http://www.notav.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=5
L'opera è fondamentale...
http://www.notav.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=3
Gli anni di studi e proteste taciuti!!!
http://www.lunanuova.it/servizi/tav/index.html
Le manifestazioni prontamente "ridipinte" dalla stampa nazionale
E infine l'appello all'Italia che lanciamo per i week end
http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1263
E il link al sito ufficiale del nostro movimento
http://www.notav.it
su questo sito ci sono centinaia di informazioni, documenti ufficiali,
dichiarazioni, ma soprattutto c’è l’aggiornamento in tempo reale dai presìdi,
e dai luoghi in cui i manifestanti si stanno opponendo da giorni
all’apertura (allo stato attuale illegale) dei cantieri.
Fondamentale inoltre anche
http://www.legambientevalsusa.it
Come vedete… ce n’è per tutti, nessuno escluso, e noi siamo qui a passare
per nemici dell’Italia e a rischiar le botte in mezzo alla neve…
E ora mi si permetta un piccolo, ultimo sfogo.
Ci hanno detto che siamo violenti e siamo lì da giorni immobili in mezzo
alla neve.
Ci hanno definiti sfaccendati e facciamo i turni svegli giorno e notte per
resistere ed andare a lavorare.
Ci hanno definiti nemici delle istituzioni e, mentre loro ci tradiscono, noi
ci organizziamo per portare un po’ di tè caldo anche a quei poveri
poliziotti, finanzieri e carabinieri, che non ne possono nulla di quello che
sta succedendo, ma che sono lì, a passare le notti al gelo come noi.
Vengano qui i ministri, se hanno ancora un po’ di dignità, a vedere chi è il
popolo no tav. Vengano a vedere la valle, perché mi sa che non sanno neanche
come è fatta, e se la vedessero capirebbero la pericolosità di quest’opera
assurda.
Venga qui chi ci dice che pensiamo solo ai nostri interessi a vedere come il
popolo no tav sta presenziando anche nelle proteste contro la costruzione
delle altre opere a grave impatto ambientale. Venga a leggere i messaggi di
solidarietà dal Vajont, dallo Stretto, dal Mugello e da tantissime altre
parti d’Italia.
Venga il ministro che ha appena parlato di rischio attentati a vedere come
stanno le cose. Venga almeno a vedere di cosa sta parlando. Siamo soli in
mezzo a una piana coperta di neve… ma chi dovremmo mai far saltare in aria.
Venga caro ministro a vedere chi c’è qua. Vedrà gli anziani che hanno
combattuto la seconda guerra mondiale girare con le loro medaglie al valore
e spiegare ai giovani poliziotti che è per la libertà che hanno combattuto.
Cari ministri, voi che dite che fra di noi ci sono terroristi e che cercate
qualunque appiglio per farci sgombrare. Con che coraggio date del terrorista
a chi ha difeso la vostra patria?
Vi prego, inventatevi qualche scusa più credibile che improbabili attentati,
per giustificare alla gente l’assurda militarizzazione di una parte
d’Italia.
E poi rispondetemi
Con che faccia vi sedete sulle vostre poltrone per buttare nel cesso i soldi
di chi vi ha votato? L’Italia è la patria di milioni di persone, non una
terra di conquista, e noi, nonostante i vostri insulti, non siamo qui per
isolare l’Italia, ma per difenderla da chi vuole usarla per i propri, tristi
interessi.
Ed ora un grazie a Voi per la vostra pazienza…
Spero vivamente che abbiate compreso le ragioni di questa mail. So che è
brutto ricevere posta indesiderata, ma allo stato attuale delle cose è
l’unico mezzo “libero” che ci rimane.
Vi ringrazio della vostra attenzione e vi prego, vi prego, vi prego siate
voi uno strumento di democrazia. Le informazioni qui riportate sono tutte
documentate e ufficiali. Fate girare questa mail verso tutti quelli che
conoscete.
E’ l’unico modo che abbiamo per proporre dei progetti alternativi a questo
ennesimo disastro ambientale italiano.
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NO TAV 2018 - ECCO COME STANNO LE COSE
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Novembre 2018
Lettera
aperta notav a chi abita a Torino e si chiede cos’è la manifestazione di sabato
10 Novembre 2018
Questa lettera è indirizzata a chi abita a Torino, a chi in questi giorni è bombardato da notizie relative al Tav Torino Lione e ha voglia di provare a capire il perché di questa tutta enfasi di alcuni notabili della città per la manifestazione di sabato.
Avrete letto i giornali o visto i Tg, e avrete visto che il consiglio comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno che qualifica il comune di Torino come comune notav. Un atto politico che segna un primo vero passo di discontinuità rispetto ai tanti sindaci passati da Torino in questi anni.
Da quel giorno è ripresa la campagna elettorale e i politici di professione della nostra città, hanno deciso di buttarsi a pesce per provare a guadagnare un po’ di nuovo consenso rispetto ai tanti danni fatti in tutti questi anni.
Hanno individuato il Tav come panacea di tutti i mali della città, con il solito modo: prendendo in giro i cittadini! E sapete perché? Perché la linea Torino Lione non risolverà neanche uno dei problemi della nostra città.
Volete davvero credere che un tunnel a più di 50 km da Torino, destinato perlopiù a trasportare merci (che non ci sono!), risveglierebbe l’economia della nostra città?
Sapete quanto influisce il Tav sul traffico in piazza Baldissera o in corso Grosseto? Nulla!
Non vi sembra strano che le categorie di commercianti, industriali, architetti ecc… si trovino d’accordo con il Pd ed altri partiti a marciare insieme rispolverando un “orgoglio” che non abbiamo visto in tutti questi anni passati?
Sì è molto strano! E queste persone non sono semplici torinesi “stufi della situazione” sono gli stessi che ci hanno portato in questa situazione, mangiando il più possibile da Torino, indebitandola e consumandola fino all’osso.
Oggi vedono uno spiraglio per ritornare sulla breccia e lo prendono al volo, usando la vicenda Tav per dare battaglia alla giunta Appendino.
Ci sarebbero mille motivi per manifestare contro questa giunta, che poco ha fatto di diverso rispetto al passato, ma sicuramente non sulla decisione di esprimersi contro il Tav.
Sabato ci sarà una manifestazione che vuole richiamare alla memoria la marcia dei 40.000 della Fiat (esercizio consueto del Sistema Torino…), quando quadri e impiegati furono assoldati per manifestare contro le rivendicazioni operaie e supportare il proprio padrone. Si richiama sempre alla memoria quella marcia ma nessuno spiega poi com’è finita. La Fiat fece quello che voleva del suo personale e della “sua”città, usandoli ad uso e consumo dei propri interessi, arrivando oggi, dopo aver campato del contributo statale per una vita, a scaricare tutto e tutti perché non più utili al progetto.
Come allora, anche sabato i numeri saranno alti, anche perché i giornali li hanno già dati, hanno anche già battezzato la protesta con termini carini e coccolosi.
Ma avete mai visto tutto questo schieramento scendere in piazza quando le nostre scuole cadevano a pezzi, quando le code per una visita aumentavano, quando il lavoro mancava sempre più a tanti?
In tutte queste occasioni avremmo avuto bisogno di vedere tutti questi “amanti di Torino” impegnarsi per far ripartire la città, invece erano sempre occupati a gestire il proprio “ruolo in società”, magari guardando tutti dall’alto della collina torinese.
Essere contro il Tav è atto di puro buonsenso e in Valle di Susa sono quasi trent’anni che ci si oppone perché si è deciso di non accettare più né lo spreco di denaro pubblico né le scelte di chi guadagna sempre sulle disgrazie altrui.
Rappresenta un esercizio semplice che facciamo tutti: in base al denaro che abbiamo facciamo delle scelte di buon senso per arrivare a fine mese, non sprecando i nostri pochi soldi in qualcosa che non ci serve e ci farà indebitare.
Lo state vedendo di come sia diventato pericoloso un temporale per il nostro Paese? E lo sapete perché? Perché gli stessi che oggi parlano della necessità del Tav hanno favorito, in tutti questi anni, la costruzione di opere inutili a discapito di tutte quelle piccole e tante opere utili a tutti come la messa in sicurezza del territorio e tanti altri interventi di manutenzione che darebbero sicurezza e lavoro al nostro Paese.
Il Tav non porterà nessun beneficio a nessun torinese, mentre non fare il Tav e usare quei soldi per cose utili invece sarà positivo per tutti, da Barriera di Milano a Piazza Castello.
Il nostro movimento ha prodotto tantissimi studi in merito e potete vederli sui nostri siti perché non fanno mai notizia, ma v’invitiamo a farlo, perchè ci capireste di più.
Non so quante volte abbiamo manifestato in questi anni con numeri incredibili ma siamo sempre rimasti quattro gatti per i giornali, che invece vedrete che sabato sapranno moltiplicare ogni persona presente per tre.
Essere notav è un investimento per il futuro di tutti e tutti, lo abbiamo dimostrato più volte e lo dimostreremo fermando quest’opera inutile e dannosa.
Lele Rizzo, notav
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