Caprie
Il comprensorio di Caprie è la più vasta
area arrampicabile della Valle di Susa. Le numerose strutture, la quantità di
vie, il comodo accesso, la breve distanza da Torino ne fanno una località molto
frequentata. Purtroppo dopo la scomparsa del suo scopritore e infaticabile
attrezzatore, GianCarlo Grassi prima, e qualche anno dopo del suo degno
successore Diego Cordola, una buona parte dei settori, ha subito un notevole
degrado e presentano oggi una chiodatura obsoleta e non sempre affidabile,
inoltre l'accesso ad alcuni di questi è reso difficile dalla vegetazione.
Ci sono comunque diverse falesie, che al contrario sono state ben rivalutate,
sviluppate e rese sicure da una chiodatura ineccepibile, la roccia è un bel
serpentino rugoso con abbondanza di tacchette a volte taglienti.
CAPRIE -
Settore Placca delle Malizie
Piccola paretina situata a metà altezza tra il fondovalle e l'imponente mole
della Rocca Bianca, come per quasi tutti i settori del comprensorio di Caprie,
anche la Placca delle Malizie è stata scoperta ed attrezzata da solito noto,
Giancarlo Grassi, alla fine degli anni 80, che con l'aiuto di un paio di
compagni chioda i 4 tiri più evidenti. La distanza dal parcheggio e l'assenza di
un vero sentiero di accesso, non ha certamente mai contribuito alla sua
frequentazione, tanto è vero che solitamente era arrampicata prevalentemente in
combinazione con altri itinerari per creare una sorta di lunga scalata che dal
fondovalle portava alla cima della Rocca Bianca (combinazione classica:
Promontorio dei Draghi+ Placca delle Malizie+ Sperone del Paleolitico+Rocca
Bianca).
Oggi la situazione è molto diversa, grazie all'infaticabile lavoro della coppia
S. Rossetti-G. Nota, che nell'inverno del 2013/14 aprono un sentiero di accesso
e riattrezzano integralmente la parete, creando anche tre nuovi itinerari, Oggi
la Placca delle Malizie si presenta come una moderna falesia di tutto rispetto,
la roccia è molto bella, lavorata e perfettamente pulita, con una chiodatura
impeccabile, sette lunghezze di corda non particolarmente ampie, con difficoltà
che spaziano dal 5 al 6C. posta in pieno sud quindi ben soleggiata, giustamente
si adatta alle mezze stagioni e alle tiepide giornate invernali, rimando
comunque frequentabile anche nelle giornate piuttosto fredde. Lo stile di
scalata e quello della placca leggermente appoggiata dove l'uso dei piedi è
sempre fondamentale, in ultimo ma non per l'ultimo la felice posizione, ne fa
della falesia, un bel balcone sul circondario di Caprie.
ACCESSO:
dal centro del paese di Caprie, imboccare la strada che conduce a Novaretto,
oltrepassato il ponte e appena oltre un piccolo bar, svoltare a sx. per una
stradina in mezzo a villette di recente costruzione, via Giardini, al termine
del quale parcheggiare con cura, gli spazi sono limitati e i diritti dei
residenti importanti, imboccare la piccola via, ove troviamo il pannello
informativo Via Ferrata e strutture di arrampicata. Procedere ora per una
stretta sterrata che in due minuti conduce ad un piazzaletto tra i castagni,
sotto la parete di Anticaprie, proseguire lungo il sentiero fino ad aggirare
verso est la parete, un primo bivio a sx conduce all’attacco della via ferrata,
oltrepassarlo e poco dopo un secondo bivio sempre sulla sx, imboccarlo e
risalire lungo il sentiero ora molto meno evidente fino alla base della falesia
dei Dahu. Proseguire oltre, ancora in salita, oltrepassando l’uscita intermedia
della via Ferrata, continuare brevemente lungo il tratto di sentiero a raccordo
tra i due salti della via Ferrata fino a notare sulla sinistra dei bolli bianchi
e qualche ometto, seguirli e in breve si raggiunge la falesia (30 min.)

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Itinerari |
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01- Normale 5
02 - Luxuria 5+
03 - Scaglie Ribelli 6A
04 - La notizia in cui viviamo 6A |
05 - Malefix 6B
06 - Perfidia 6B+
07 - La via Doc 6C |
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