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NOVALESA
Via Ferrata ‘’Le Cascate di Novalesa’’

Tra le tante meraviglie naturali della Val Susa, ci sono varie cascate e tra queste le più note sono quelle della Novalesa. Il luogo è molto propizio ai grandi salti d'acqua: la Val Cenischia è di morfologia tipicamente glaciale e sulla sua sinistra idrografica la bastionata montuosa tra il Monte Rocciamelone e la Punta Marmottere, di altezza ben superiore ai tremila metri, strapiomba su un terrazzo glaciale attorno ai milleottocento metri di quota. Questo si raccorda con il fondovalle, situato a poco più di novecento metri, con una ripida scarpata incisa da alcuni torrenti. In primavera la neve accumulata ai piedi delle cime si scioglie e questi ultimi, riempiendosi d'acqua, danno vita a cascate altissime e spettacolari. I salti d'acqua sono molti, ma i due più famosi si trovano a poche decine di minuti di cammino dal centro del piccolo comune di Novalesa. Si tratta della cascata del Rio Claretto, di circa cento metri di altezza e ben visibile anche da lontano, e di quella del Rio Marderello, che si trova un centinaio di metri a sud della prima. A scanso di equivoci va subito detto che, nonostante il nome poco accattivante, anche le acque di questo secondo torrente in primavera sono bianchissime e spumeggianti. La sua cascata è però un po' meno evidente da lontano perché si trova al fondo di un breve canyon, formato dall'azione erosiva del torrente e caratterizzato da altissime pareti rocciose lisce e grigiastre. Esplorare con la dovuta prudenza, questa rimbombante e freschissima "camera segreta" è una esperienza che si ricorda a lungo.

Il percorso attrezzato "Le Cascate di Novalesa", rientra a far parte di quel genere di vie ferrate di tipo "sportivo"; l'ambiente è grandioso, si snoda tra le due cascate più alte ed imponenti della valle e di certo tra le più prominenti e suggestive della Regione. L'itinerario ci porta a scoprire le selvagge gole scavate nel corso dei millenni dai torrenti sopra citati, ed una caratteristica molto poco comune gli attraversamenti della gola su ponti naturali, costituiti da giganteschi massi appoggiati. Il versante ha una esposizione di sud-ovest, alla quota di circa 1000 mt. per cui molto ben soleggiato, l'itinerario è percorribile praticamente tutto l'anno ad eccezione dei brevi periodi in cui abbiamo neve al suolo, con l'accortezza di scegliere gli orari più consoni, le ore più mattutine per i periodi estivi e le ore più centrali nei periodi di tardo autunno / inverno. La componente tecnica è caratterizzata da una prima lunga sezione molto verticale e costantemente esposta sul vuoto creato dalla cascata, ciò nonostante la presenza abbondante di "ferro" (scalini e appigli per le mani) rende il percorso meno intenso di quanto appaia visto dal basso.

Accesso:
Da Susa si risale la Val Cenischia, poco prima di raggiungere l'abitato di Novalesa, in prossimità del ponte sul torrente Merdarello, svoltare a dx. via Gran Breda, e seguire le indicazioni per le cascate. Percorso un km circa si raggiunge un piazzale sterrato adibito a parcheggio, ove presente la bacheca con le indicazioni per la via ferrata. Il medesimo punto è raggiungibile anche dall'abitato lungo la via Roma, ma il passaggio tra le case è parecchio stretto.

Itinerario:
Dal piazzale sono ben visibili entrambe le cascate quella di Merdarello e quella di Claretto, pertanto il versante sui cui si sviluppa l'itinerario ferrato. Si segue la pista sterrata in direzione della cascata di Merdarello, al termine della quale si riduce a sentiero e piegando verso sx, senza possibilità di errore si raggiunge il catino basale della cascata Claretto e la partenza dell'itinerario, ove ritroviamo una bacheca con le informazioni necessarie all'utilizzo delle vie ferrate in generale e a quello dell'itinerario in particolare. (10 min.)
La via si compone di 4 sezioni principali; la prima detta Pilastro di Claretto che con ardito percorso con lunghi segmenti verticali e qualche breve strapiombo, risale il fianco sx orografico della omonima cascata sino a raggiungere la sommità del pilastro. La seconda sezione un lungo traverso in parte discendete, dapprima aereo ed esposto e poi in mezzo al ripido bosco ci trasporta sulla sponda dx orografica della cascata di Merdarello. Qui ha inizio la terza sezione "La Rampa" che dopo un primo ripido pilastro è traverso esposto ci proietta dentro l'enorme  diedro giallo/rosso sovrastato da grandi strapiombi, che si risale con difficoltà decrescenti fino a sbucare nella località di Prazapel, ottima cengia panoramica. Da questo punto in avanti è necessario seguire molto fedelmente il percorso, in quanto ci si ritrova su terreni privati e lunghe sono state le contrattazioni per averne accesso al passaggio di questo itinerario. Ha quindi inizio la quarta sezione che costeggia il fianco della gola di Claretto, dopo un primo facile traverso ci si ritrova praticamente sul fondo del torrente, da cui seguendo senza difficoltà la strada segnata si risale brevemente sempre in riva sx orografica, fino ad incontrare il sentiero che conduce alla località Prazapel. Nel caso di evidenti difficoltà abbiamo qui la possibilità di abbandonare l'itinerario e raggiungerne la sommità per sentiero vedi schema nella cartina. La via ferrata come già detto, in questa parte costeggia il fianco della profonda gola di Claretto al di sopra delle pareti, con due ponti naturali formati da giganteschi massi appoggiati appunto sulle pareti rocciose della gola. Al termine del quale ci si ritrova in località Ponte della Minà ove si conclude l'itinerario.

Difficoltà: AD+ via ferrata, dislivello 300 m. Tempo di salita necessario 3.00  h.

Discesa:
Dal ponte della Minà, fine del itinerario attrezzato, seguire brevemente il sentiero in discesa che costeggia il torrente al di sopra delle profonda gola di Claretto, raggiungere la strada sterrata e la baita della Minà, ove a sinistra diparte la mulattiera per Novalesa, cartello indicatore. Seguire la mulattiera che in circa 40 min. conduce al centro del Paese, ci si ritrova quindi su Via Maestra, seguirla in discesa oltrepassare la chiesa fino alla fontana/lavatoio, indi proseguire diritti in leggera salita lungo via Roma  usciti dalle case, sempre lungo la via a raggiungere il parcheggio. 1.00 h. circa    

Note:

 

 
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